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ApparatoRespiratorio

Insieme degli organi da cui dipendono le prime fasi della respirazione, ossia la ventilazione (movimento dell’aria nei polmoni) e l’ematosi (trasformazione del sangue venoso ricco di anidride carbonica in sangue arterioso ricco di ossigeno).

Struttura

L’apparato respiratorio comprende vie aeree superiori (fosse nasali, cavo orale, faringe, laringe) e inferiori (trachea, bronchi e polmoni, circondati dalla pleura). Anche il torace, con la gabbia ossea e i muscoli, concorre al suo funzionamento.


Fisiologia

L’apparato respiratorio permette all’organismo di arricchirsi di ossigeno ed eliminare l’anidride carbonica prodotta dall’attività cellulare. L’aria penetra nelle vie aeree grazie alla contrazione muscolare, che durante l’inspirazione abbassa la cupola diaframmatica, aumentando il volume della gabbia toracica e provocando così una depressione intratoracica. La ventilazione si articola in due tempi: una fase attiva, l’inspirazione, che permette all’aria l’ingresso nella gabbia toracica, e una passiva, l’espirazione, durante la quale l’aria viene espulsa all’esterno. Preposti all’inspirazione sono i muscoli respiratori, in particolare il diaframma, la cui contrazione è consentita dai nervi frenici. L’espirazione, più lunga, corrisponde al ritorno in posizione di riposo delle strutture elastiche che concorrono all’inspirazione. Gli scambi aria-sangue avvengono negli alveoli per mezzo di una membrana molto sottile ed estesa (circa 80 m2), la barriera alveolocapillare, attraverso la quale si diffondono i gas: l’ossigeno lascia gli alveoli per entrare in circolo nel sangue, mentre l’anidride carbonica passa dal sangue agli alveoli. Il sangue proveniente dal sistema venoso, povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica, scorre dal cuore destro nelle arterie polmonari, le quali si ramificano in un sottilissimo reticolo di capillari che riveste gli alveoli; una volta arricchito di ossigeno e privato dell’anidride carbonica, viene convogliato verso il cuore sinistro dalle vene polmonari.


Esami

I mezzi per diagnosticare le malattie dell’apparato respiratorio sono molteplici.

Metodiche di imaging Radiografia (radiografie toraciche standard, di fronte e di profilo), TC o, più raramente, risonanza magnetica, angiografia polmonare, arteriografia bronchiale e broncografia, tomografia a emissione di positroni (PET). Altri metodi di imaging sono riservati a patologie ben precise: ecografia in caso di malattia della parete toracica o della pleura, scintigrafia in presenza di embolia o trombosi oppure per valutare ventilazione e irrorazione del polmone.

Endoscopia Comprende laringoscopia e broncoscopia (che visualizzano le vie aeree, soprattutto laringe, trachea e bronchi, e permettono di effettuare prelievi bioptici), mediastinoscopia (che visualizza il mediastino), angiografia (che visualizza i vasi sanguigni) e così via.

Esplorazione della funzionalità respiratoria Serve a diagnosticare la maggior parte delle malattie polmonari, a valutarne la gravità e a verificare l’efficacia del trattamento. Comprende molti esami, come spirometria, test farmacodinamici, pletismografia, manometria endoesofagea, emogasanalisi, misurazione della compliance (elasticità dei polmoni) e così via.

Esami anatomopatologici Molto importanti per lo studio di questo apparato, formato da strutture molto diverse e soggetto a varie patologie, comportano prelievi di varia natura: espettorato, liquido pleurico, frammenti di tessuto polmonare, pleurico o bronchiale.


Patologie

Per spiegare frequenza e varietà delle patologie che colpiscono l’apparato respiratorio, occorre tener conto dell’immensa superficie di contatto con l’esterno e della posizione “di crocevia” di questo organo.

Patologie tumorali Comprendono il cancro broncopolmonare primitivo (dovuto quasi esclusivamente al tabacco) e secondario, consistente nella metastasi di una neoplasia maligna sviluppatasi in un’altra parte dell’organismo, che può colpire polmoni, pleura o, più raramente, i bronchi. I tumori primitivi della pleura e del mediastino sono piuttosto rari.

Patologie immunologiche Comprendono varie malattie, quali l’asma, le alveoliti allergiche, la sarcoidosi e le manifestazioni polmonari delle patologie sistemiche.

Malattie infettive Includono tubercolosi, infezioni delle vie aeree superiori (rinite, sinusite, faringite, angina, laringite), bronchite, broncopolmonite, polmonite, pneumopatie atipiche, suppurazioni polmonari o pleuriche legate alla penetrazione nell’organismo di un agente microbico e così via.

Patologie vascolari Comprendono l’edema e l’embolia polmonare.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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