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Angina

Malattia infiammatoria acuta della faringe. L’infiammazione di solito è limitata alle tonsille (tonsillite) e raramente interessa l’intera faringe. L’angina è di origine virale o batterica (infezione dovuta a germi quali streptococchi, stafilococchi o Haemophilus).

Comune in caso di raffreddore o influenza, può eccezionalmente precorrere una malattia più grave (mononucleosi infettiva e soprattutto difterite).

Angina rossa L’angina rossa è un’infiammazione acuta della faringe che all’esame clinico rivela una mucosa più rossa del normale; se ne distinguono diverse tipologie.

Tipi di angina rossa L’angina eritematosa, o angina rossa catarrale (la più diffusa), colpisce in particolare i bambini al di sotto dei 10 anni di età. I suoi sintomi sono febbre, dolore pungente durante la deglutizione, emicrania. L’esame della faringe rivela un rossore diffuso e un aumento del volume delle tonsille. Può causare un flemmone peritonsillare (ascesso tra la parete faringea e la tonsilla) che provoca trisma (contrattura dei muscoli masticatori) e disfagia (disturbo della deglutizione).

L’angina delle malattie eruttive è uno dei sintomi principali della scarlattina, del morbillo e della rosolia.

Nel reumatismo articolare acuto, infine, l’angina streptococcica precede di qualche giorno o di alcune settimane le manifestazioni reumatiche; è associata a tonsillite, vomito e cefalea. Lo studio batteriologico mostra la presenza di streptococchi emolitici di gruppo A che possono comportare disturbi articolari e cardiaci e complicanze renali. Nei Paesi industrializzati tale rischio, un tempo grave, è oggi prevenuto da un’antibioticoterapia sistematica.


Trattamento

Il paziente deve stare a riposo ed evitare di esporsi al freddo, preferire cibi leggeri e bere molti liquidi. La cura è sia locale, con gargarismi o applicazioni di spray per alleviare il dolore e disinfettare la mucosa orale, sia generale, con antibioticoterapia. Il trattamento di riferimento è una penicillinoterapia della durata di 10 giorni, associata ad analgesici, antinfiammatori, antipiretici e collutori. In caso di recidiva frequente è consigliata una tonsillectomia.

Angina bianca L’angina bianca è un’infiammazione acuta della faringe la cui mucosa all’esame clinico si rivela ricoperta da un essudato biancastro. Anche questa infiammazione può avere diverse presentazioni.

L’angina eritematopoltacea causa i medesimi sintomi dell’angina rossa, ma le tonsille appaiono ricoperte di un essudato biancastro o grigio-giallastro, facilmente asportabile con un tampone. L’angina pseudomembranosa genera un essudato aderente (falsa membrana grigiastra) che può far sospettare una difterite. Anche se, grazie alle vaccinazioni antidifteriche, questa malattia è stata oggi praticamente debellata nei Paesi occidentali, in caso di angina pseudomembranosa è sempre necessario procedere a un prelievo batteriologico e, al minimo dubbio, occorre somministrare il siero antidifterico, per scongiurare l’eventuale evoluzione della malattia. L’angina bianca è spesso il segno precursore di una mononucleosi infettiva. L’angina vescicolosa e l’angina erpetica sono causate rispettivamente dal virus dell’herpes zoster e dell’herpes. Sull’orofaringe, di colore rosso vivo, appaiono vescicole biancastre simili a piccole ulcerazioni.


Trattamento

Come per l’angina rossa, il paziente deve stare a riposo ed evitare di esporsi al freddo. Oltre a un’azione locale (gargarismi, applicazioni di spray), il trattamento può comportare l’assunzione di antibiotici per via generale. Nelle angine vescicolose gli antibiotici sono necessari soltanto in caso di superinfezione batterica: di norma è sufficiente somministrare analgesici.

Angina ulcerosa L’angina ulcerosa è un’infiammazione acuta della mucosa faringea, che all’esame clinico presenta una o più ulcerazioni e può presentarsi in diverse forme. L’angina di Vincent colpisce prevalentemente soggetti giovani. È causata dalla moltiplicazione sulla mucosa faringea di due batteri commensali, il bacillo fusiforme e lo spirillo, ed è facilmente diagnosticabile mediante l’esame al microscopio di uno striscio dell’essudato con colorazione batterica (colorazione di Gram). Il dolore, lieve, si accentua con la deglutizione. L’angina di Vincent è unilaterale: generalmente colpisce una sola tonsilla, che appare ricoperta di ulcerazioni molli al tatto e di una falsa membrana. Può essere causata da un cattivo stato della dentatura.

L’angina di Duguet accompagna la febbre tifoide. È caratterizzata da ulcerazione indolore di uno o entrambi i pilastri del velo palatino. L’angina delle malattie ematologiche si osserva di frequente in caso di mononucleosi infettiva o leucemia. La diagnosi si basa sulle analisi del sangue.

L’angina di Ludwig è caratterizzata da una notevole deformazione del collo, febbre alta e dolore intenso.


Trattamento

Il trattamento è a base di penicillina.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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