• Magazine
  • Calcola e scopri
  • Esperti
Starbene
  • Medicina A-Z
  • Salute
    • News
    • Problemi e soluzioni
  • Alimentazione
    • Diete
    • Dimagrire
    • La dieta di Starbene
    • Mangiare sano
    • Ricette della salute
  • Diete
  • Bellezza
    • Capelli
    • Corpo
    • Viso
  • Fitness
    • Esercizi
    • Palestra fai da te
    • Sport
  • Sessualità
    • Amore
    • Coppia
    • Sesso
  • Vivere meglio
    • Corpo e mente
    • Psicologia
    • Rimedi naturali di benessere
  • Oroscopo
  • Video
ABBONATI
  • Home
  • Medicina A-Z
  • CancroBroncopolmonare

CancroBroncopolmonare

Cancro che si sviluppa a spese dei tessuti dei bronchi e dei polmoni. Le neoplasie broncopolmonari sono tumori maligni bronchiali, mentre gli unici veri tumori che si sviluppano a partire dal tessuto polmonare sono quello broncoalveolare e le forme secondarie. L’espressione cancro del polmone è quindi spesso impropria.


Cancro broncopolmonare primitivo

È il cancro più frequente al mondo e la sua incidenza ha conosciuto un drammatico aumento negli ultimi decenni. Il tabagismo ne è considerato la causa principale. Anche un’esposizione passiva al fumo ha effetti cancerogeni: tra i non fumatori che vivono a contatto con grandi fumatori il rischio di cancro broncopolmonare primitivo è del 35% superiore rispetto a quello dei non fumatori non esposti. L’ambiente (non tanto l’inquinamento atmosferico, quanto l’esposizione, professionale o meno, a radiazioni ionizzanti o a determinate sostanze, come amianto, cromo, nichel, idrocarburi) costituisce un altro fattore di rischio. Si distinguono due grandi categorie di cancro broncopolmonare primitivo, a seconda delle dimensioni delle cellule.

Le forme non a piccole cellule, quali tumori epidermoidi (35%), adenocarcinomi (40%) e neoplasie maligne indifferenziate a grandi cellule (15%), rappresentano quasi il 90% del totale dei tumori broncopolmonari. Si manifestano con segni respiratori (tosse persistente, affanno, dolore toracico, emottisi, sibili respiratori, pneumopatia persistente o recidivante, ascesso polmonare, pleurite purulenta), che a uno stadio tardivo si associano a un peggioramento dello stato generale del soggetto.

Le forme a piccole cellule costituiscono il 10% dei tumori broncopolmonari e, per il loro elevato potenziale metastatico e la precoce invasione del mediastino, sono particolarmente gravi.

Le loro manifestazioni sono simili a quelle delle forme descritte in precedenza. In conseguenza del volume dei tumori e della loro proliferazione, talvolta determinano la dilatazione delle vene superficiali del torace e un edema alla base del collo per compressione della vena cava comune, oltre a una sindrome paraneoplastica (in particolare la sindrome di Schwartz-Bartter, dovuta all’anomala secrezione di un ormone antidiuretico a opera del tumore maligno).


Diagnosi

La scoperta di un cancro broncopolmonare primitivo in genere ha luogo in occasione di un esame radiologico prescritto a causa dei sintomi sopraelencati. Il prelievo di tessuto (mediante biopsia, di solito per fibroscopia bronchiale) o delle cellule cancerose (per l’analisi dell’escreato) permette di confermare la diagnosi. L’estensione della malattia si valuta con una TC toracoaddominale e cerebrale, un’ecografia dell’addome e una fibroscopia bronchiale.


Evoluzione

Dopo un’evoluzione locoregionale, i tumori broncopolmonari primitivi possono dare luogo a metastasi extratoraciche, in genere ossee, epatiche e cerebrali.


Trattamento

Il trattamento delle forme non a piccole cellule dipende dalla loro estensione nel torace o altrove (metastasi) e dalla funzionalità respiratoria del soggetto. Al termine di questa valutazione, solo il 30% dei pazienti risulta operabile. Di questi, il 25% può trarre beneficio dall’asportazione completa del cancro, laddove l’ablazione può riguardare un segmento del lobo, un lobo (lobectomia) o anche un intero polmone (pneumectomia). La radioterapia non vale a contenere l’estensione del tumore se non in un numero molto limitato di casi.

Quanto alla chemioterapia, dà scarsi risultati sul tumore in sé, ma migliora la durata e la qualità della vita dei pazienti. Il trattamento delle forme a piccole cellule consiste nella chemioterapia d’associazione (che impiega più farmaci). A titolo preventivo è auspicabile associare la radioterapia del torace nelle forme localizzate e, talvolta, in quelle dell’encefalo.


Prevenzione

È costituita principalmente dalla lotta contro il fumo e dalle misure riguardanti la protezione professionale.

Cancro broncopolmonare secondario Molto frequente a causa della ricca vascolarizzazione dei polmoni, è dovuto a metastasi. Più spesso localizzate nei bronchi che nei polmoni, queste provengono, per via sanguigna o linfatica, da un cancro primitivo di sede variabile (seno, apparato digerente, reni o bronchi). I sintomi sono gli stessi del cancro broncopolmonare primitivo.

Alla radiografia il tumore può assumere aspetti molto variabili: opacità polmonare unica, opacità polmonari multiple, opacità reticolonodulari diffuse, spesso corrispondenti a linfangite carcinomatosa (responsabile di alterazioni della diffusione gassosa) e così via.

Il trattamento, in primo luogo medico (chemioterapia, ormonoterapia), dipende soprattutto dalla natura del cancro primitivo; in via eccezionale, può essere chirurgico. La prognosi è in genere severa.

Cerca in Medicina A-Z

Chiedi a Starbene.it

( max 100 caratteri )

Dolore sotto costola sinistra

Le risposte dei nostri esperti

avatar Medicina Generale
Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

Tutte le domande Tutti gli esperti

Cerca tra le domande già inviate

Trova farmaco

Trova il farmaco che stai cercando all'interno dell'elenco completo dei farmaci italiani, aggiornato con schede e bugiardini.

Calcola
il tuo peso ideale

  • Informativa
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • ATTENZIONE: Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer »

© 2020 Stile Italia Edizioni srl - Riproduzione riservata - P.Iva 11072110965