Sindromi da lesione
Sindrome da lesione dei corpi quadrigemini Sindrome che deriva da una lesione adiacente ai corpi quadrigemini, per esempio tumori nella regione pineale. Le manifestazioni possono includere difetti di coniugazione dello sguardo verso l’alto (sindrome di Parinaud), idrocefalo ed emianopsia se la lesione è localizzata lateralmente.
Sindrome da lesione del cono midollare Sindrome che deriva da una lesione del cono midollare. Le manifestazioni cliniche principali sono quelle dovute a paralisi degli sfinteri, e includono inoltre anestesia a sella e una serie di segni secondari a lesione dei motoneuroni superiori e inferiori degli arti inferiori. Vi può essere atrofia muscolare e astenia, assenza dei riflessi anale, cremasterico e addominale basso, e a volte assenza dei riflessi rotuleo e achilleo, con una risposta plantare che è sempre estensoria.
Sindrome del lobo frontale Manifestazioni cliniche che possono derivare dalla lesione di uno dei lobi frontali. Una lesione della corteccia motoria può dare origine a un'epilessia jacksoniana controlaterale ed emiparesi o emiplegia (sindrome rolandica). Una lesione, situata anteriormente, causa amnesia, apatia, diminuita attenzione e concentrazione, irritabilità, scherzosità fuori luogo, disinibizione e, se viene colpito l’emisfero dominante, afasia di Broca. La deviazione della testa e degli occhi dal lato opposto può essere presente se sono colpiti i campi visivi frontali, mentre se è colpito il lobo frontale possono essere presenti atassia, aprassia e anosmia unilaterale insieme con disturbi emotivi del sistema autonomo che dipendono dal sito esatto della lesione.
Sindromi del seno cavernoso Qualsiasi sindrome che derivi da un danno di vari nervi cranici (terzo, quarto e sesto, e la prima e seconda branca del quinto) dovuto a una lesione, come una trombosi o un aneurisma, all’interno del seno cavernoso. Le manifestazioni possono essere simili in tuttto o in parte a quelle della sindrome della fessura orbitaria superiore, della sindrome dell'orbita superiore, dell’oftalmoplegia dolorosa e della sindrome infraclinoidea.
Sindrome del verme del cervelletto Atassia statica o del tronco cerebellare associata a lesioni (specialmente tumori), situata nel verme o in altre strutture mediane del cervelletto. Il paziente barcolla da un lato all’altro, ha difficoltà a girarsi e ad arrestare la marcia, ma non presenta i segni classici di disfunzione cerebellare (incoordinazione e dismetria) a carico degli arti. La sindrome è riscontrata tipicamente in bambini con medulloblastoma e viene detta anche sindrome da sbilanciamento sagittale.
Sindrome della capsula interna Sindrome che deriva da una lesione della capsula interna (di solito vascolare) caratterizzata generalmente da un’emiplegia totale (paralisi che colpisce interamente il lato opposto del corpo) e proporzionale; infatti la paralisi è presente e ugualmente grave in qualsiasi segmento della metà corporea colpita. L’emiplegia è inizialmente di tipo flaccido, ma diviene rapidamente spastica. Meno frequentemente vi è anche perdita della sensibilità degli arti emiplegici. La sindrome può derivare da un’emorragia o da un’occlusione delle branche perforanti profonde dell’arteria cerebrale media.
Sindrome diencefalica Ognuno dei vari disordini funzionali, endocrini o autonomici, derivanti da una lesione (di solito neoplastica) situata nell’ipotalamo e a carico delle vie di connessione situate tra ipotalamo e ipofisi, oltre che a quelle correlate con il diabete insipido.
Sindrome neocerebellare Gruppo di manifestazioni cliniche che derivano da una lesione degli emisferi cerebellari; includono ipotonia, lateropulsione verso il lato della lesione, incoordinazione motoria, dismetria, inclinazione del corpo e tremore intenzionale che coinvolge prevalentemente le mani, ma può anche essere evidente nelle gambe. Questi disordini sono proporzionali all’estensione della lesione o delle lesioni e sono più evidenti quando viene coinvolto il nucleo dentato.
Sindrome parietale Qualsiasi sindrome che derivi dalla lesione di uno dei lobi parietali. La lesione, che colpisce prevalentemente il giro post-centrale, determina la sindrome di Christiansen-Silverstein. Lesioni situate più posteriormente possono causare disattenzione sensoriale e, nell’emisfero non dominante, disordini dell’immagine corporea compresa l’aprassia del vestirsi e l’anosognosia (sindrome di Anton). Lesioni del lobo parietale dominante possono dare origine a disfasia, dislessia, aprassia, acalculia o alle caratteristiche della sindrome di Gerstmann, a seconda della sede in cui si localizzano.
Sindrome rolandica Sindrome clinica attribuibile a una lesione del giro post-centrale e pre-centrale dell’opercolo rolandico e del lobulo paracentrale; è evidenziata da una paralisi controlaterale della faccia e delle estremità, con perdita del senso della posizione, delle articolazioni, della discriminazione tattile e di altre forme di sensibilità corticale con stereoanestesia (sindrome di Verger-Dejerine); in rari casi vi può essere una perdita della sensibilità tattile, termica e dolorifica (sindrome sensoriale corticale di Dejerine e Mouzon). La sindrome rolandica spesso include anche attacchi epilettici, generalmente di tipo jacksoniano, che possono essere motori, sensoriali o di natura complessa.
Sindrome superiore del ponte Sindrome attribuibile a una lesione unilaterale della porzione superiore del ponte: si manifesta con emiplegia e emianestesia, talvolta paralisi periferica ipsilaterale del facciale, emisindrome cerebellare ipsilaterale, nistagmo e deviazione della testa e degli occhi verso il lato opposto alla lesione, con paralisi dei movimenti oculari verso la sede della lesione. Viene detta anche sindrome di Raymond, sindrome di Raymond-Cestan, sindrome di Cestan-Raymond, sindrome tegmentale pontina superiore.
Sindrome talamica Sindrome attribuibile a lesione talamica e caratterizzata da dolore spontaneo, severo, bruciante, avvertibile specialmente al lato opposto della faccia e della mano; talvolta sono presenti anche iperpatia, accentuazione del dolore al contatto, iperestesia, ipoalgesia degli arti inferiori colpiti; ulteriori segni possono consistere in atassia sensitiva, emiparesi, emianopsia omonima, tremore o coreoatetosi e sudorazione eccessiva. La sindrome viene detta anche sindrome di Dejerine-Roussy (o di Roussy-Dejerine) e sindrome retrolenticolare.
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