Assistere un familiare

Il movimento
Incontinenza fecale
L’incontinenza fecale è la perdita involontaria di gas e feci, senza il controllo della volontà.
Le forme più frequenti sono:
- incontinenza da impatto fecale: è il disturbo più frequente nelle persone anziane ed è provocato dalla presenza di feci dure nel retto, che ne determina la distensione e l’irritazione con fuoriuscita di feci liquide;
- incontinenza funzionale: è provocata dal mancato riconoscimento dello stimolo di evacuare a causa di varie malattie;
- incontinenza sintomatica: è l’espressione di una malattia del retto o del colon;
- incontinenza anorettale: è causata dal danno dei nervi a seguito di malattie o traumi.
Una valutazione accurata del paziente con stipsi deve essere effettuata dal medico e, in seguito, sarà possibile intervenire con una serie di strategie mirate.
Nel caso dell’incontinenza da impatto fecale, come già accennato la più frequente nell’anziano, si deve procedere con la rimozione del materiale fecale presente nell’ampolla. La rimozione avviene tramite l’esplorazione rettale manuale e relativa evacuazione dei fecalomi.
Quando il retto è libero, quindi non è più disteso, la fuoriuscita del materiale fecale cessa. Spesso è necessario stabilire un programma per la gestione della stipsi.
Le altre tecniche di natura comportamentale devono essere intraprese da personale esperto.
La somministrazione scriteriata di lassativi ai soggetti con disturbi cognitivi o che non sentono lo stimolo di evacuare è un grave errore. La normale evacuazione avviene grazie alla spinta fornita dalla contrazione dei muscoli dell’addome (torchio addominale), senza spinta le feci non fuoriescono, quindi i lassativi possono fare aumentare la contrazione dell’intestino e produrre in alcuni casi diarrea senza che le feci formate possano essere eliminate. In questi casi, la gestione corretta prevede l’impiego di enteroclismi che stimolano la parte finale dell’intestino consentendo un’evacuazione più fisiologica.
Questa breve esposizione ha lo scopo di chiarire che l’incontinenza fecale è spesso l’espressione di un disturbo che in molti casi può essere trattato. La disponibilità ad accompagnare in bagno la persona e un programma che miri a stimolare le evacuazioni in momenti precisi della giornata (dopo la colazione il riflesso che stimola la defecazione è intenso) sono di grande importanza nella gestione del soggetto con incontinenza. Quando tutti gli interventi falliscono, è necessario ricorrere agli ausili assorbenti, in primis il pannolone a mutanda.
Altro inAssistere un familiare -Il movimento
Altro inAssistere un familiare