Intervista a Martina Sergi, la prima yoga influencer d’Italia

Studiava architettura quando ha scoperto l’antica disciplina indiana. E se ne è innamorata al punto da farne una professione. Ora Martina Sergi insegna yoga dal vivo e via web. E a seguirla ci sono quasi 500mila fan



220589

Appena arriva agli studi di posa, l’atmosfera magicamente diventa più leggera. Sì perché Martina Sergi porta con sé un’aura di serenità che contagia tutto il set. Lo conferma anche Massimo, il make up artist: «Ormai capisco le persone al “tatto” e truccare Martina è un piacere, la sua pelle esprime equilibrio e pace, lo sento attraverso i polpastrelli». Questa ragazza di 29 anni, trevigiana ma naturalizzata a Milano, è capace di trasformare con i suoi sorrisi e la sua compostezza il set fotografico in una palestra zen. Nei ritagli tra uno scatto e l’altro scioglie i muscoli e si concentra con qualche asana (le posizioni dello yoga), sua passione e lavoro.

Stiamo, infatti, fotografando con leggings sportivi e pull morbidissimi, una delle più famose influencer-yoga che vanta uno stuolo di quasi 500mila follower. E pensare che dedicarsi all’antichissima pratica indiana non era tra i suoi piani iniziali. Con una laurea triennale in architettura a Venezia e una magistrale a Milano, Martina sembrava destinata a disegnare progetti e lavorare nei cantieri con l’elmetto in testa. Invece il destino ha sparigliato le carte.


Ti sei laureata per far contenti i tuoi ma in realtà avevi altro per la testa?
Per niente, l’architettura mi piaceva. Durante il corso di laurea avevo anche conosciuto Danilo, che è diventato il mio ragazzo e che oggi è l’unico architetto praticante in famiglia. Cosa è successo? Sono sempre stata una sportiva, ho praticato ginnastica artistica a livello agonistico e, durante gli ultimi anni di studio, mi sono avvicinata allo yoga, perché mi interessava il lato stretching della disciplina. Invece me ne sono innamorata al punto che ho fatto un corso per diventare maestra di Vinyasa Yoga (quello con il ritmo più energico e sostenuto, n.d.r.). Arrivata al post laurea ho annunciato in famiglia: cerco lavoro da architetta ma ci provo anche come insegnante di yoga, lasciamo che a scegliere sia il fato. Il risultato? Zero proposte di lavoro dagli studi di architettura e ben sette offerte come maestra. Insomma non è stato difficile fare una scelta.


Cosa ti piace della disciplina?
Innazitutto è un momento tutto mio. Poi mi ha aiutata ad accettarmi: lo yoga è riuscito a fare di me una persona perfettamente centrata. Mi piace non tanto per la sua funzione estetica ma per la sua capacità di far funzionare alla perfezione il mio corpo. Mi piace la sua capacità di sintesi: fisico e anima diventano una cosa sola e ti mettono in sintonia con il tuo io più profondo. Queste sono le prime cose che mi vengono in mente, ma lo yoga è molto di più e ben lo sa chi lo conosce. E poi è una pratica molto democratica.


In che senso?
Tutti possono praticare, senza limiti di età o forma fisica. Ogni allievo, con i suoi tempi, migliora. Insomma, nessuno resta al palo. Ogni volta che ripeti un asana o una sequenza c’è sempre un impercettibile passo che ti avvicina alla perfezione. Lo yoga non lascia indietro nessuno, dispensa a tutti i suoi benefici ed è davvero una questione di pratica: più lo fai, meglio ti viene.


Ci hai convinto! Dove insegni?
Sono ondivaga. Lavoro in diversi studi e mi piace soprattutto girare il mondo e tenere workout qua e là. Ultimamente mi sto concentrando molto sul web. Chi si vuole avvicinare o vuole perfezionare la pratica trova nel mio sito pacchetti di lezioni video e la mia consulenza personalizzata (corsi da 25 € circa). Chi vuole avere un assaggio del mio yoga può anche cercarmi su Instagram, dove spiego e illustro qualche sequenza. Perché le lezioni video? Non tutti abitano in grandi centri con palestre a portata di mano. Seguire una classe sul pc è un modo comodo per tenersi in forma senza fare chilometri per trovare la struttura giusta.


I tuoi post sono spesso in inglese: scelta di marketing?
Più che altro una scelta naturale, Danilo è serbo e in casa usiamo l’inglese. Insomma, adopero per lavoro quello che per me è il linguaggio del cuore.


Le tue foto e i tuoi video sono bellissimi.
Fotografia e grafica sono altre due mie passioni… Sono pur sempre un architetto! I miei contenuti su Instagram sono farina del mio sacco quando sono in casa. Per scatti e riprese in esterno mi faccio aiutare da Danilo.


Cosa consigli a chi vuole avvicinarsi allo yoga?
Di farlo senza indugi! Oltre a iscriversi a un corso, è strategico munirsi anche di un libro che spieghi passo per passo le posizioni, così da rivedere a casa quello che si è imparato in palestra. Posso essere sfacciata e consigliare Smart Yoga, il manuale che ho scritto con Martina Rando (Bur, 16,90 €)?


Com’è la tua giornata?
Tutto inizia con un caffelatte (preparato da Danilo che si alza prima di me e mi sveglia con la colazione). Poi passeggiata all’aperto con Dobby, il nostro cane. Quindi torno a casa e mi dedico allo yoga…il mio yoga, senza telecamere e hashtag. Pranzo e il pomeriggio mi concentro invece sui contenuti da pubblicare in rete. Cena con Danilo e poi tutti e due sul divano per una serie di Netflix. Questo durante la settimana perché nel weekend stacco: niente yoga, mi dedico alla coppia e cerco di metterci un po’ di allenamento, come un trekking in montagna o in qualche posto che fa bene a cuore e anima.


Com’è l’alimentazione di un’insegnante di yoga? Ascetica?
Ascetica no, ma sana sì. Sto attenta a ciò che metto nel piatto ma sono contraria agli oltranzismi alimentari perché non voglio che il cibo regoli la mia vita con divieti assoluti. È vero, mangio poca carne ma solo perché non la amo e le preferisco il pesce. Adoro mangiare, meno cucinare. La mia passione? Due piatti certo non vegani e per me irresistibili: arancini di riso e parmigiana di melanzane.


Come ti sei sentita con gli abiti scelti per questo servizio?
«Benissimo, intercettano perfettamente il mio stile. I leggings di Alo Yoga li indosso sia per praticare sia nei momenti extra-tappetino. I pull morbidi poi sono la mia passione. Però sono tutto fuorché una modaiola. Uso con i vestiti lo stesso criterio che guida le mie scelte di vita: voglio star bene, che vuol dire essere soprattutto comoda. Così nel mio armadio non ci sono abitini strizzati o scarpe con il tacco. Unica mania: le borse. Ne ho un’infinità.


Passiamo al beauty: sei un tipo da creme e cremine?
«No, no, punto all’essenziale anche davanti allo specchio. Una crema per il corpo e un idratante per il viso bastano alla mia routine. Trucco? Quasi mai. Affidarmi, come oggi per Starbene, alle mani di un make up artist è un’esperienza rara per chi, come me, si mette il mascara solo poche volte l’anno. Qualche fissa però ce l’ho anch’io. La prima per i capelli: per shampo e maschere non risparmio! E poi per lo smalto. Ho sempre le unghie colorate, “lavoro” scalza e voglio essere curata dalle mani ai piedi.


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Articolo pubblicato sul numero 43 di Starbene, in edicola dall'8 ottobre 2019

Leggi anche

I benefici dello yoga

Yoga in gravidanza, la maternità serena

Lo Yoga fa bene al sesso

Yoga per il viso: 5 esercizi

Bambini più tranquilli e felici con lo yoga

Yoga, più forza nel corpo e nella mente