di Irma D’Aria
Articolo pubblicato sul n. 42 di Starbene in edicola dal 06/09/2015
di Irma D’Aria
Migliora la flessibilità, facilita la circolazione, allenta lo stress, aiuta a combattere il mal di schiena e mantiene in equilibrio il sistema nervoso ed endocrino. È lo yoga, i cui benefici per la salute sono ormai scientificamente dimostrati. Eppure molti pensano ancora che questa disciplina non offra un allenamento abbastanza intenso per vedere dei risultati concreti, che sia noiosa perché devi meditare oppure che sia riservata a chi è dotato di grande flessibilità. In realtà, si tratta solo di luoghi comuni. Che qui sfatiamo con la nostra esperta.
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È riservato a chi è molto flessibile
"Riesco a malapena a toccare le ginocchia, come posso arrivare alle dita dei piedi?”. In genere chi non è sciolto si lascia frenare dall’idea che il saluto al sole, il cane rovesciato o il cobra siano posizioni irraggiungibili perché ci vuole molta elasticità.
«Lo yoga serve proprio ad acquisire flessibilità con la pratica perché in ogni lezione si lavora sempre in progressione individuale, cioè rispettando il corpo e lasciando ciascuno libero di scegliere l’intensità con cui allenarsi», chiarisce Daniela Lanticina, insegnante di Hatha Yoga a Milano.
Questo significa che se all’inizio non arrivi a toccare con le mani fino a terra, man mano che ti alleni ci riuscirai: «Tutti possono fare yoga, anche chi è molto “legato”, anzi a maggior ragione questo tipo di allenamento è adatto a loro perché, grazie anche alla respirazione profonda che accompagna ogni asana, aiuta a sciogliere muscoli e articolazioni. Tant’è vero che è indicato anche per chi ha delle disabilità», conclude l’esperta.
Non fa sudare
Molte persone hanno bisogno di sollevare carichi, avere il respiro corto e bruciare calorie, altrimenti hanno la sensazione di non allenarsi con la giusta intensità. E le asana, in confronto al tapis roulant, allo spinning o a un corso di aerobica sembrano statiche e lente.
Anche con lo yoga si suda: alcune posizioni sono davvero molto impegnative e coinvolgono tutti i muscoli. Per esempio, la posizione della sedia: in pratica è uno squat che si esegue a gambe unite e con le braccia in alto, ma va tenuta a lungo per cui gambe e glutei lavorano intensamente» chiarisce l’esperta. «Anzi, rispetto agli allenamenti con i pesi, lo yoga è più completo perché consente di abbinare il lavoro di tonificazione e di allungamento muscolare».
È una disciplina noiosa
“Come si fa a stare fermi per ore? Io così proprio non riesco a rilassarmi, anzi continuo a pensare a tutte le cose che ho da fare. E poi recitare l’Om è noioso…”.
«La meditazione è un passo successivo nella pratica dello yoga, ma non è assolutamente obbligatorio » chiarisce Lanticina. «Recitare l’Om significa aver raggiunto un livello avanzato, perché richiede una concentrazione molto intensa che conduce a uno stato di rilassamento profondo. L’Om, infatti, ha un andamento vibratorio che mima la campana tibetana infondendo calma e relax».
Quanto alla noia, i corsi di yoga sono talmente tanti e diversi che si può scegliere la variante che più ti si addice: dall’Ashtanga (la più dinamica) all’AcroYoga (la tecnica più acrobatica), allo yoga della risata, dove letteralmente ci si lascia andare e si ride “a crepapelle”.
Ti spinge a scelte radicali
Molte delle persone che praticano yoga scelgono di seguire una dieta priva di carne e pesce, ma non è certo una scelta obbligata.
Nessun insegnante ti dirà cosa mangiare: «nei testi antichi delle pratiche yoga non si cita la necessità di un’alimentazione vegetariana. Piuttosto si fa riferimento al principio del non togliere la vita a un essere vivente per cibarsene, quando hai un’alternativa» spiega l’esperta.
A questa motivazione, si è aggiunta quella legata alla salute: «numerosi studi dimostrano i benefici di una dieta a base di verdure ». Consigliate e previste, comunque, in qualsiasi regime alimentare equilibrato. In ogni caso, la scelta di cosa portare in tavola è tutta tua!
Non tonifica i muscoli
Essendo una “disciplina dolce” viene considerata da molti utile per migliorare l’agilità e la scioltezza ma poco efficace per il potenziamento muscolare.
«In realtà, questa disciplina è nata per l’addestramento militare. Anche se oggi è praticata soprattutto dalle donne, combina in sé pratiche considerate tradizionalmente più femminili come allungamento, apertura e respirazione profonda con altre più maschili, che richiedono forza ed equilibrio», spiega Lanticina.
In più, anche “i maschi” hanno buoni motivi per praticare yoga: «Il lavoro sulla muscolatura pelvica che si fa con alcune asana aiuta a prevenire la prostatite», continua l’insegnante.
Articolo pubblicato sul n. 42 di Starbene in edicola dal 06/09/2015
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