Come scegliere il materasso giusto per dormire bene: guida all’acquisto

Prima di acquistare un materasso nuovo, leggi i nostri consigli. Gli esperti ti spiegano quale modello scegliere sulla base delle tue caratteristiche fisiche: se soffri di mal di schiena, se sei sovrappeso, se sudi tanto



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Trascorri circa un terzo della giornata in sua compagnia. Poi però, dopo una decina d’anni (secondo gli esperti), arriva il momento della separazione. Devi rottamare il vecchio materasso divenuto ormai poco funzionale e comprarne uno nuovo, che ti assicuri il massimo del comfort. Come sceglierlo? «Il modello ideale per tutti non esiste», afferma il dottor Gabriele Pucciarelli, fisioterapista e posturologo a Pisa e Lucca.

Nella scelta, infatti, entrano in campo alcune varianti: «Occorre tenere conto del proprio peso (che magari nel corso degli anni è cambiato) e della posizione in cui si dorme, per esempio», sottolinea Mila Frigati, esperta di articoli per il riposo e responsabile del Centro del Materasso di Mirano (Venezia).
A lei e al nostro staff di esperti abbiamo chiesto quali sono i modelli di materasso più adatti in base alle diverse esigenze.


Il materasso per chi soffre di mal di schiena

«Un’importante ricerca riportata su The Lancet condotta su un gruppo di pazienti che soffriva di dolori cronici alla schiena ha dimostrato che riposare su un materasso semirigido migliora i sintomi sia di notte sia durante la giornata», puntualizza il fisioterapista.

«Chi soffre di mal di schiena in genere trova confortevole un materasso con uno strato di Memory foam alto almeno 5 cm, in modo che si adatti meglio al corpo», conferma Mila Frigati.

«Anche se un materasso in lana non ha la stessa capacità di assorbire le deformazioni dei modelli tecnologici di oggi, una volta dotato di un fondo in doghe sottili rappresenta un’ottima scelta per chi ha problemi alla colonna», aggiunge il dottor Luigi Torchio, specialista in medicina dello sport e medico omeopata a Torino.


Il modello adatto se hai qualche chilo di troppo

«Chi ha un peso “importante” ha bisogno di un materasso capace di offrire il giusto sostegno», continua il fisioterapista.

«In questo caso può tornare utile un modello rigido, come un materasso a molle, che offre una spinta extra verso l’alto ed è in grado di sostenere fino a 180/200 kg», suggerisce Mila Frigati.

«Meglio puntare sulle tipologie di ultima generazione, con molle indipendenti l’una dall’altra: ognuna di esse è racchiusa in un sacchetto e a “schiacciarsi” sono soltanto quelle sottoposte alla pressione del corpo. Di solito si consiglia un materasso con almeno 800 molle, suddiviso in 7 zone differenziate», puntualizza l’esperta.


Il materasso ok se sei "leggera"

«Per chi pesa fra 40 e 70 kg può essere indicato un materasso abbastanza accogliente, con uno strato in Memory che abbia un’altezza da 6 cm a 10 cm», suggerisce Mila Frigati.

Il perché? «Un corpo leggero “preme” poco sul materasso, quindi c’è bisogno di un prodotto avvolgente, che si adatti alle forme», chiarisce l’esperta. «Occorre comunque che sia semirigido», aggiunge il fisioterapista.


Il materasso indicato se sudi tanto

«Per chi suda tanto torna utile un prodotto traspirante», suggerisce la dottoressa Magda Belmontesi, specialista in dermatologia e docente alla Scuola superiore di medicina estetica Agorà a Milano.

«Fra questi ci sono, per esempio, i materassi con gomma di caucciù al 100%, che favoriscono l’evaporazione dell’umidità e l’aerazione. Per renderli ancora più adatti a chi soffre di questo problema è possibile coprirli con una fodera di Gore-Tex che permette di far “respirare” la pelle, proteggendola dagli acari. Anche quelli a molle, di solito agevolano una maggiore diffusione dell’aria», continua la dermatologa.

«Queste al loro interno sono vuote, quindi consentono un maggiore passaggio d’aria. Nel caso, meglio se dotati di una fascia traspirante perimetrale, che permette all’aria di entrare perfettamente, e di fibre chiamate breeze, che servono ad attirare l’umidità del corpo e disperderla nell’ambiente», aggiunge Frigati.


Il materasso per chi soffre di allergie

«Di solito si sconsigliano i modelli in lattice naturale, poiché se sistemati in zone molto umide, non vengono arieggiati bene e con molta costanza, possono causare allergie», sottolinea Frigati. «Gli acari, infatti, ricavano acqua dall’esterno. Quindi, in un ambiente abbastanza umido riescono a vivere e riprodursi meglio, precisa il dottor Franco Marchetti, specialista in allergologia e immunologia clinica a Milano.

«Inoltre, uno studio condotto sui materassi di 152 studenti norvegesi pubblicato su Allergy ha dimostrato che il rischio di trovare feci di acari era quattro volte superiore nei materassi in schiuma rispetto a quelli a molle», continua l’esperto. «Si possono scegliere materassi con un rivestimento sfoderabile e soprattutto antiacaro e antibatterico», continua Frigati.


Il materasso per chi si sveglia con il mal di testa

«Il più delle volte non è colpa del materasso, ma della posizione che si assume durante le notte: dormire a pancia in giù, per esempio, è in grado di favorirlo», spiega Pucciarelli. Talvolta, però, può essere facilitato da un modello troppo rigido per il proprio peso, che mantiene il corpo in tensione. «In questo caso può servire un materasso con almeno 1600 molle», conclude l’esperta.


Prima dell'acquisto provalo in negozio

Proprio come un vestito, il materasso deve essere prima “provato”. «In negozio occorre evitare di limitarsi a schiacciare il materasso con la mano o a sedersi sopra, perché potrebbe apparire più morbido di quanto sia in realtà. Va testato come se si fosse a casa», sottolinea Mila Frigati.

«Quindi, al cliente viene chiesto di distendersi sul materasso e provare tutte le posizioni che assume durante la notte. Quando poi si è a pancia in su, è consigliabile far passare la mano nello spazio sopra i glutei», continua l’esperta.

Se passa troppo facilmente significa che il materasso è eccessivamente rigido per la propria corporatura; se invece incontra qualche difficoltà vuol dire che è più morbido del dovuto.



MATERASSO, REGOLE DI MANUTENZIONE

Se vuoi riposare al meglio occorre mettere in pratica qualche piccolo suggerimento. Ecco quali sono.


  • Come pulire il materasso

    «Oggi l’80% dei materassi è dotato di un rivestimento sfoderabile, lavabile in lavatrice, che basta pulire una volta l’anno. Inoltre, i prodotti di ultima generazione non hanno bisogno di essere esposti al balcone o sbattuti, come si faceva una volta. È sufficiente togliere lenzuola e coprimaterasso, aprire le finestre e far arieggiare bene la stanza da letto, preferibilmente ogni mattina», spiega Mila Frigati. Una regola valida anche per i modelli un po’ più datati, come i materassi a molle tradizionali (cioè non indipendenti) o non sfoderabili: «In questi casi però è davvero indispensabile proteggerli con un coprimaterasso in cotone», continua l’esperta. Occorre fare particolare attenzione ai materassi in lattice: «Devono essere “arieggiati” a lungo. Meglio non esporli al sole perché tendono a sgretolarsi», aggiunge l’esperta.


  • In che modo prendersene cura

    «Il materasso va ruotato testa-piedi una volta ogni due mesi e, se non è in Memory foam, capovolto due volte l’anno. Lo strato in questo materiale, infatti, è presente soltanto nella parte superiore del materasso», spiega l’esperta.


  • Quando cambiare il materasso

    Andrebbe sostituito almeno ogni 10-12 anni perché accumula materiali come polvere, capelli, sudore. «È statisticamente provato che, dopo 10 anni, un materasso pesa quasi il doppio di quando è stato comprato. Inoltre a lungo andare si schiaccia, e la sua consistenza non sarà più quella originaria», afferma Frigati.



6 FAMIGLIE DIVERSE DI MATERASSI

L’offerta di modelli oggi è molto vasta. Noi di Starbene, per aiutarti a fare chiarezza, abbiamo individuato 6 grandi famiglie  di materassi. Ecco quali sono.

In Memory foam

Sviluppato dalla Nasa per rendere i sedili degli aerei più confortevoli e protettivi, il Memory foam è uno strato composto da una particolare schiuma di poliuretano che permette al materasso di adattarsi alla forma del corpo.

A molle indipendenti

Sfrutta centinaia di molle insacchettate che lavorano in maniera indipendente, per sostenere correttamente le zone del materasso sottoposte a un peso elevato. Inoltre favorisce la ventilazione: aspetto che lo rende indicato se sudi tanto.


A molle indipendenti con Memory foam

Alle molle racchiuse in un sacchetto e che operano in “autonomia”, utili per dare al corpo il giusto sostegno, viene accoppiato uno strato in Memory foam, in modo da rendere il materasso più comodo e accogliente.


In schiuma

Realizzato in schiuma poliuretanica, assicura elasticità e traspirabilità. Può essere una soluzione valida se non cerchi una sensazione “avvolgente” come quella trasmessa dal Memory foam e, allo stesso tempo, preferisci evitare la “spinta” dei materassi a molle.


Di lana

Si tratta di una fibra tessile tradizionale, capace di offrire una sensazione di comfort molto particolare. Soffice e calda, la lana è in grado di favorire la traspirazione e assorbire l'umidità. Perché renda al meglio, però, richiede un'attenta manutenzione.


Di cotone 

Disposto in diversi strati, è possibile trovarlo anche accoppiato ad altri materiali, come lana e lattice. Inoltre, può presentare degli inserti particolari, tipo in fibra di cocco, utile sia per favorire la traspirazione sia per rendere il materasso rigido.




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Articolo pubblicato sul n. 4 di Starbene in edicola e nella app dal 16 marzo 2021


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