Isolamento
Separazione di un individuo (o di un gruppo di individui) dagli altri membri della società.
In patologia infettiva, l’isolamento dei malati contagiosi (in passato detto quarantena) ha lo scopo di evitare o arginare la propagazione di un’infezione. Alcune malattie gravi (febbri emorragiche africane Ebola, Marburg o Lassa) richiedono un isolamento rigoroso. In tal caso il malato viene confinato in una stanza singola, se possibile dotata di un portello a tenuta stagna, e il personale ospedaliero è tenuto a indossare maschera, occhiali, indumenti protettivi e guanti, che in seguito verranno distrutti o sterilizzati. Queste misure sono inutili se esiste un antibiotico efficace (come per la peste). Nel caso in cui la malattia dia luogo a un contagio meno esteso (pertosse, impetigine, rosolia) l’isolamento è solo parziale e consiste in misure di protezione elementari, universali o adattate alla malattia in causa: adozione di una maschera (contagio per via aerea), trattamento particolare delle deiezioni dell’apparato digerente, soprattutto feci (contagio orofecale), prevenzione della trasmissione indiretta, tramite le mani, grazie all’uso di guanti o a lavaggi frequenti, prevenzione del contatto accidentale con sangue infetto da parte del personale sanitario e così via. Inoltre, rientra tra le forme di isolamento l’accorgimento di tenere lontani dall’ambiente scolastico, finché sono contagiosi, i bambini malati o convalescenti. In caso di epidemia (colera), può essere utile un isolamento collettivo, il cui scopo è tenere sotto controllo la disseminazione del germe (vibrione del colera) attraverso le feci. I malati le cui difese immunitarie risultino molto indebolite devono essere tenuti in isolamento, dal momento che in soggetti così vulnerabili infezioni abitualmente benigne (varicella, herpes) assumono un’insolita gravità. Queste misure protettive possono giungere alla filtrazione dell’aria o allo spostamento del malato in una camera sterile o sotto un’apposita tenda.
Isolamento psichiatrico L’isolamento dei malati mentali, nel caso in cui siano pericolosi per se stessi, ha lo scopo di sottrarli all’ambiente che ha provocato o che può perpetuare il loro stato. In certi casi, serve a proteggere la società e il malato stesso dai rischi eventualmente connessi al suo stato mentale. L’isolamento psichiatrico richiede un protocollo di sorveglianza speciale.
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