• Magazine
  • Calcola e scopri
  • Esperti
Starbene
  • Medicina A-Z
  • Salute
    • News
    • Problemi e soluzioni
  • Alimentazione
    • Diete
    • Dimagrire
    • La dieta di Starbene
    • Mangiare sano
    • Ricette della salute
  • Diete
  • Bellezza
    • Capelli
    • Corpo
    • Viso
  • Fitness
    • Esercizi
    • Palestra fai da te
    • Sport
  • Sessualità
    • Amore
    • Coppia
    • Sesso
  • Vivere meglio
    • Corpo e mente
    • Psicologia
    • Rimedi naturali di benessere
  • Oroscopo
  • Video
ABBONATI
  • Home
  • Medicina A-Z
  • Infezione tubercolare primaria

Infezione tubercolare primaria

Penetrazione del bacillo di Koch in un organismo non ancora colpito da infezione tubercolare. Un tempo più frequente nei bambini e negli adolescenti, nel mondo occidentale industrializzato questa infezione, detta anche tubercolosi primaria, oggi si verifica più raramente, dal momento che la tubercolosi colpisce sempre più di rado in modo permanente.

La contaminazione avviene di norma per via aerea (inalazione di goccioline di saliva espulse, con la tosse o gli starnuti, da un individuo affetto da tubercolosi polmonare e contagioso), più di rado per via digestiva o mucocutanea.


Sintomi e segni

L’infezione primaria si traduce in una lesione polmonare e in un ingrossamento dei linfonodi del mediastino (zona del torace che divide le facce interne dei polmoni).

A livello polmonare, nel punto di penetrazione del bacillo di Koch, si forma una lesione, ricca di bacilli, che va incontro a necrosi caseosa; in un secondo tempo la sua parete si calcifica.

Nel 90% dei casi l’infezione è latente, non comporta alcuna alterazione dello stato di salute generale e regredisce spontaneamente.

In meno del 10% dei casi, circa 2 mesi dopo l’incubazione si sviluppa una sindrome infettiva di grado moderato (tosse, febbre lieve, affaticamento, perdita dell’appetito). Talvolta le manifestazioni sono più imponenti: febbre a esordio improvviso, disturbi digestivi, eritema nodoso (eruzione di noduli rosso-violacei sugli arti), cheratocongiuntivite (infiammazione oculare).

A volte l’infezione è complicata dalla fistolizzazione della lesione bronchiale, dalla compressione dei bronchi o dalla diffusione del bacillo ad altri organi attraverso il sangue circolante.


Diagnosi

L’infezione primaria viene rivelata dall’intradermoreazione alla tubercolina (il paziente infetto presenta una cutireazione positiva), ma può essere evidenziata anche mediante radiografia polmonare.


Trattamento ed evoluzione

Nella maggior parte dei casi il test alla tubercolina positivo rimane l’unica prova dell’avvenuto contagio, in quanto l’infezione primaria regredisce spontaneamente. In casi specifici è necessario intraprendere una chemioprofilassi preventiva dell’evoluzione dell’infezione a malattia tubercolare. In ogni caso, se si ha pregressione dei sintomi è necessario procedere al trattamento, avvalendosi della somministrazione a lungo termine di farmaci antitubercolari (isoniazide, rifampicina, etambutolo, pirazinamide, streptomicina).

La prevenzione si basa sulla vaccinazione (BCG), sebbene l’efficacia del vaccino sia limitata.

Cerca in Medicina A-Z

Chiedi a Starbene.it

( max 100 caratteri )

Dolore sotto costola sinistra

Le risposte dei nostri esperti

avatar Medicina Generale
Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

Tutte le domande Tutti gli esperti

Cerca tra le domande già inviate

Trova farmaco

Trova il farmaco che stai cercando all'interno dell'elenco completo dei farmaci italiani, aggiornato con schede e bugiardini.

Calcola
il tuo peso ideale

  • Informativa
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • ATTENZIONE: Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer »

© 2020 Stile Italia Edizioni srl - Riproduzione riservata - P.Iva 11072110965