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Cancrena

Affezione caratterizzata dalla morte dei tessuti, che colpisce essenzialmente gli arti e talvolta alcuni visceri, tra cui fegato, polmoni e intestino: la sua causa principale è un’interruzione della circolazione sanguigna a livello locale.

Esistono due tipi di cancrena: secca e umida; quest’ultima si manifesta quando una forma secca o una ferita si complicano per una superinfezione dando luogo a necrosi infettive, la più frequente delle quali è la cancrena gassosa.

Cancrena secca In questa necrosi tissutale non si osserva infezione batterica; le zone colpite muoiono perché il sangue cessa di irrorarle e di conseguenza i tessuti non ricevono più ossigeno. La cancrena secca non si propaga ad altri tessuti.


Trattamento

Consiste nel migliorare la circolazione arteriosa nella zona affetta e nel procedere all’ablazione dei tessuti morti. Questo trattamento locale è associato a un’antibioticoterapia.

Cancrena umida La cancrena umida è caratterizzata da necrosi dei tessuti dovuta a infezione, a opera di batteri, di una zona colpita da cancrena secca o una ferita. I tessuti appaiono gonfi ed essudanti.


Trattamento

È simile a quello della forma secca, anche se il rischio di amputazione è più alto.

Cancrena gassosa È imputabile a germi anaerobi, in particolare del genere Clostridium; si manifesta nella sede di una ferita recente con necrosi tissutale, spesso dovuta a una lesione della pelle o delle mucose (incidente, intervento chirurgico) ed è favorita dalla presenza di un ematoma o di un corpo estraneo. La proliferazione dei germi produce esalazioni gassose dall’odore fetido, che si diffondono sottocute (crepitazione gassosa) e nei tessuti, e tossine che determinano segni locali e generali a rapida evoluzione. Il malato è molto sofferente, ha la febbre elevata e la pressione arteriosa subisce una brusca diminuzione. Osservata soprattutto in tempo di guerra, nelle ferite sporche di terra, la cancrena gassosa oggi è rara e colpisce di solito i diabetici, particolarmente sensibili a tutte le forme di infezione.


Trattamento

Si somministrano antibiotici e si pratica un’ossigenoterapia iperbarica (esposizione all’ossigeno a forte pressione). Localmente, s’impone l’ablazione chirurgica dei tessuti. La prognosi è grave.


Prevenzione

La cura delle ferite in condizioni di asepsi costituisce un trattamento preventivo molto efficace. Se la ferita è contaminata o profonda può essere necessaria un’antibioticoterapia.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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