Berilliosi
Rara malattia polmonare della famiglia delle pneumoconiosi, dovuta all’inalazione di polveri o vapori contenenti berillio, un metallo duro che entra nella composizione di numerose leghe.
Nella forma acuta, la berilliosi può esordire qualche settimana dopo l’inizio dell’esposizione al berillio; in tal caso causa edema polmonare, che regredisce sospendendo l’esposizione.
Nella forma cronica, la malattia dà luogo a dispnea (difficoltà respiratoria) progressiva, possibili manifestazioni cutanee, epatiche o linfonodali, e a formazione di granulomi (piccoli tumori) detti berillici. L’esame radiologico, la biopsia bronchiale per individuare l’eventuale presenza di granulomi, e talvolta una conta ematica permettono di confermare la diagnosi.
Questa patologia non va infatti confusa con la sarcoidosi, malattia di origine sconosciuta che presenta sintomi analoghi. I corticosteroidi attenuano la sintomatologia della fase acuta, ma non arrestano l’evoluzione della malattia. La prevenzione resta perciò essenziale.
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