Pausa pranzo: così è ok

Per chi lavora e mangia fuori, è importante organizzare con attenzione il pasto di mezzogiorno



Lavorare lontano da casa con ritmi a volte frenetici e orari sballati costringe a mangiare fuori, di fretta e spesso senza controllare quello che si sceglie. Un errore visto che il pranzo di mezzogiorno è fondamentale per arrivare a sera senza piluccare di continuo snack dolci e salati che alzano il numero delle calorie assunte e fanno pericolosamente salire l’ago della bilancia.

Ecco allora come regolarsi per coniugare sapore e salute nei tempi brevissimi della pausa pranzo.


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Per chi mangia alla scrivania

Secondo il Censis, sono circa 7,7 milioni gli italiani che ogni giorno lavorativo si portano il pranzo da casa e lo consumano in ufficio spesso alla scrivania, magari davanti al computer. Un’ottima soluzione per risparmiare che può anche essere salutare se si prepara la sera prima quello che si deve portare in ufficio.

Il rischio da evitare è l’eccessiva semplicità e la monotonia: uno yogurt e un frutto oppure un pacchetto di cracker e un pezzetto di formaggio vanno bene di tanto, ma non bastano ad affrontare con lo stomaco pieno il pomeriggio senza continue soste ai distributori automatici.

Cosa mettere nella “schiscetta”

Le insalatone miste sono un’ottima soluzione perché permettono di riunire in un solo piatto verdure di ogni tipo, sia crude che cotte, con aggiunte proteiche che possono essere di volta in volta rappresentate da cubetti di carni bianche alla griglia, filetti di pesce al vapore, dadini di prosciutto cotto, mozzarella e altri formaggi non eccessivamente grassi, tonno e uova.

Il condimento? Si può portare da casa e aggiungere al momento per evitare che le verdure fresche perdano croccantezza. E i pasti sostitutivi? Possono andare bene ma non più di due volte a settimana.

Al self service

È il posto ideale per comporre un vassoio su misura che proponga cibi gustosi e insieme sani, ricchi di minerali, vitamine e altri nutrienti ma contenuti nelle calorie. Per evitare le interminabili code che spesso si formano per la pasta o la griglia, ideale è optare per il piatto unico.

Nella zona insalate si possono trovare abbinamenti già pronti o da comporre partendo da una base di verdure verdi aggiungendo legumi, tonno, uova e formaggi. Attenzione solo a non esagerare con le dosi e con i condimenti per non appesantire eccessivamente il piatto e lo stomaco.

Al bar

Il classico panino? Può funzionare a patto che lo si mangi solo un paio di volte alla settimana e scegliendo con cura la farcitura. Attenzione innanzitutto a mettere le verdure: fresche o alla griglia devono sempre essere presenti per rendere più sano e anche più saziante il panino. Poi si aggiungono le proteine, meglio se fornite da un solo alimento a scelta tra formaggi, salumi, tonno e salmone.

Se non si può fare a meno di salse e condimenti, meglio puntare sulle più leggere: senape, concentrato di pomodoro, ketchup e patè di olive possono andare bene, mentre sarebbe preferibile evitare maionese e salsa cocktail.

In pizzeria

Difficile rinunciare alla pizza. La scelta può comunque essere buona a patto che non si esageri con le farciture e si rimanga sulle proposte più semplici come la margherita, la napoletana oppure la pizza con le verdure grigliate. Salumi, patatine, salse e formaggi come il gorgonzola sarebbero invece da evitare per non rischiare che il piatto diventi troppo calorico.

Attenzione anche alle bevande: l’acqua minerale è perfetta, ma per chi proprio non riesce a rinunciare, anche un bicchiere di birra è consentito. No invece alle bevande gassate ricche di zuccheri e di calorie.

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