Questi trucchi perdi-chili funzionano davvero?

Dai centrifugati detox al bicchiere di acqua e limone. Abbiamo indagato tra le ultime mode alimentari e abbiamo scoperto che…



di Isabella Colombo

Nuovi studi scientifici affermano che masticare chewing gum è salutare, confutano l’ipotesi secondo la quale le porzioni piccole siano il miglior deterrente alle abbuffate, e riportano in tavola persino il formaggio, bandito dalla maggior parte delle diete dimagranti. Quando si tratta di alimentazione, è facile sentire tutto e il contrario di tutto. Qui gli esperti ci aiutano a fare chiarezza.

Le app che ti aiutano a mantenere la linea
Vuoi tenere sotto controllo la tua alimentazione con un’app? Su My Fitness Pal puoi registrare il tuo peso e il tuo stile di vita per sapere quante calorie ti servono e prendere nota di tutto ciò che mangi per capire quando raggiungi il limite. Lo stesso fai su Diario Alimentare ma, in più, qui puoi registrare le indicazioni del tuo dietologo. Con Fat Secret passi la fotocamera dello smartphone sul codice a barre degli alimenti confezionati per sapere quante calorie contiene la porzione che vuoi mangiare (gratis su itunes.apple.com, play.google.com, windowsphone.com).

Tenere il diario alimentare
Annotare su un diario ciò che si mangia è considerato un ottimo metodo per rendersi conto delle proprie abitudini quotidiane e correggere il tiro quando serve. La novità è che se lo fai sullo smartphone, con l’aiuto di una delle tante app in tema, hai dei benefici in più: puoi calcolare il tuo peso forma e sapere quante calorie al giorno introdurre. Ed è efficace, come rivela lo studio americano pubblicato sul Journal of Nutrition Education and Behavior. «Tenere un diario di questo tipo è utile per capire, per esempio, quanto un piccolo sgarro pesi sul piano calorico», spiega Elisabetta Bernardi, nutrizionista e autrice di Oggi cosa mangio (Giunti).

Funziona, ma…
«Ogni piano alimentare deve essere ben bilanciato, altrimenti si rischia di coprire il fabbisogno giornaliero di calorie senza però la giusta combinazione di nutrienti», aggiunge Bernardi.

Masticare gomme e caramelle
Dagli Stati Uniti arriva un nuovo trucco dietetico: tre lecca lecca al giorno per diminuire l’appetito. Si chiama Lollypop Diet e i dolcetti hanno tra i loro ingredienti gli estratti di piante sciogligrasso, come hoodia e guaranà. Del resto, è stato già dimostrato che masticare gomme e caramelle tra un pasto e l’altro permette di rilasciare gli ormoni che inducono il senso di sazietà.

Non funziona
«È soltanto un’illusione», sottolinea la nutrizionista Elisabetta Bernardi. «In realtà, stimolando la salivazione e tutti i processi legati all’assunzione del cibo, chewing gum, lecca lecca e caramelle stimolano l’appetito anziché ridurlo».

Bere acqua calda e limone
Lo facevano le nostre nonne per digerire e sgonfiarsi. Oggi lo consigliano dietologi e nutrizionisti. Persino quelli celebri come Gillian McKeith, il cui regime alimentare è seguito dalle star Jennifer Aniston e Demi Moore.

Funziona
«È un’ottima bevanda alcalinizzante: aiuta a eliminare le tossine in eccesso. L’acqua tiepida è un lenitivo gastrointestinale e il succo del limone abbassa i livelli dei grassi», spiega Fabio Piccini, medico ricercatore in Scienza della nutrizione. «Il risultato si ha se la bevanda è presa al mattino, almeno due volte alla settimana, a digiuno e senza mangiare nulla fino a pranzo. In questo caso, agli effetti di acqua e limone si aggiungono anche quelli della mancata assunzione di cibo, che inibisce la produzione di insulina, l’ormone responsabile del deposito adiposo, e favorisce lo scioglimento dei grassi».

Puntare su beveroni antitossine
Prendiamo i centrifugati biologici di frutta, verdura, proteine e integratori alimentari lanciati dall’azienda spagnola Dietox. «Il potere dimagrante e disintossicante è dovuto ad alcuni vegetali (come il cavolo nero, il camu camu, la lucuma) ricchi di polifenoli», spiega Andrea Mangano, specialista in Scienza dell’alimentazione e medicina estetica. «Sono 600 le piante commestibili, noi ne mangiamo solo 60: basterebbe consumarne più varietà per controllare il peso in maniera naturale».

Funziona, ma…
I beveroni si possono fare anche in casa. Basta frullare due pompelmi rosa, due carote e mezzo avocado. «Il pompelmo migliora la digestione e stimola la funzione “bruciagrassi” del fegato e della cistifellea», spiega Kara Rosen, autrice di Succhi+ (Gribaudo). «L’acido oleico dell’avocado, invece, dà il senso di sazietà».

Usare stoviglie piccole
Servirebbe ad avere l’illusione di mangiare di più, perché, a parità di quantità di cibo, il piatto risulta più pieno. Ridurre lo spazio è la filosofia seguita anche dal nuovissimo Smart Plate: diviso in 3 parti per accogliere primi, secondo e contorno in porzioni dietetiche.

Non funziona
Uno studio presentato all’American Psychosomatic Society ha dimostrato che il trucco del piatto piccolo non è efficace. «Può solo ricordarci che dobbiamo masticare più lentamente per rallentare il senso di fame», dice Andrea Mangano. «Oltre alla dimensione delle porzioni, poi, conta la distribuzione del fabbisogno di calorie durante la giornata: il 15% deve essere coperto a colazione, il 10 con lo spuntino di metà mattina e metà pomeriggio, il 45 a pranzo e il 30 a cena».

Mangiare latticini
Uno studio scientifico pubblicato recentemente sul Journal of Agriculture and FoodChemistry ha notato che una dieta con latticini aumenta la concentrazione nell’organismo di butirrato, un acido grasso antinfiammatorio che accresce la produzione di energia e, di conseguenza, aiuterebbe a dimagrire.

Non funziona
«Che il butirrato acceleri il metabolismo non è stato confermato da altri studi», afferma Fabio Piccini. «Gli unici latticini amici della dieta sono quelli con i probiotici, perché riequilibrano la flora batterica e aiutano il transito intestinale».

Articolo pubblicato sul n. 25 di Starbene in edicola dal 9/06/2015

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