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Spalla, quando è lussazione o frattura: cosa fare

La spalla è l’articolazione più complicata del tuo corpo, ma chi ha detto che se qualcosa non va devi arrenderti al dolore? Fai il test, scopri da cosa ha origine e poi corri ai ripari

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La spalla l’articolazione più mobile del corpo umano, ma anche quella più fragile. «La sua struttura, praticamente unica, permette alle braccia di sollevare, ruotare, spingere e tirare in quasi tutte le direzioni. Ma la straordinaria libertà di movimento della spalla ha un prezzo: dipende da una delle articolazioni più instabili e schiave del tempo che passa», mette in guardia il dottor Pietro Marconi, fisioterapista esperto in esercizio terapeutico e movimento a Milano. Che di donne e uomini con le spalle conciate male ne ha visti parecchi: «Si stima che una persona su tre sperimenti un dolore alla spalla, con un’incidenza maggiore in chi svolge lavori manuali, fa sport che portano a sollevare il braccio sopra la testa (tennis, nuoto, sollevamento pesi) oppure conduce una vita troppo sedentaria».

Inoltre, con l’arrivo del padel gli infortuni si sono fatti più frequenti: «Si verificano spesso perché molti appassionati di questa disciplina scendono in campo senza un’adeguata preparazione, con un riscaldamento inadeguato», conferma il dottor Luca Bertini, specialista in ortopedia ed esperto di medicina naturale e funzionale a Pisa.


Spalla, un punto debole femminile

Quando si parla di dolori alla spalle, a pagare il conto più salato è il genere femminile. «Colpa di una massa muscolare inferiore rispetto agli uomini, unita ai gesti ripetitivi di alcune professioni più diffuse tra le donne, cui si vanno sempre più ad aggiungere anche alcune tradizionalmente maschili, come l’autista di mezzi pubblici», continua l’ortopedico.

Che fare allora? Con l’aiuto del dottor Marconi abbiamo messo a punto un autotest. Ti basta rispondere alle domande per scoprire la natura del problema. Poi, non ti resta che scorrere qui scoprire le soluzioni ad hoc suggerite dal dottor Luca Bertini e i relativi esercizi di fisioterapia suggeriti dal nostro esperto per preservare questa articolazione così preziosa.

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  • Lussazione o frattura

Fermi e immobili con un tutore

In genere, il dolore che segue un trauma è provocato da una lussazione o da una frattura. «Capita spesso perché quando si inciampa si è portati, di riflesso, spostare le mani in avanti, per attutire la caduta; un gesto a rischio non solo per il polso», avverte l’ortopedico.

«Occorre andare al Pronto Soccorso e sottoporsi a una radiografia, per valutare se si tratta di lussazione, cioè la fuoriuscita della testa dell’omero dalla sua sede, oppure una frattura e che nervi e vasi sanguigni siano sani. Se il problema è solo la lussazione, il medico rimette a posto la spalla con una manovra chiamata riduzione, della durata di circa 10 minuti. Quindi, occorre indossare un tutore per almeno tre settimane e, dopo, sottoporsi a molte sessioni di fisioterapia (almeno una decina), meglio se continuate nel tempo perché occorre sviluppare e mantenere attiva la massa muscolare che circonda l’articolazione poiché non tornerà mai quella di prima».

In caso di frattura, invece, se è composta si interviene con un tutore, da tenere per almeno un mese, finché le radiografie non iniziano a indicare che c’è un consolidamento, ma per la guarigione ci vogliono da 2 a 3 mesi. In caso contrario serve l’intervento chirurgico.




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