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Iniezioni: la tecnica per farle bene

Imparare a iniettare un medicinale per via intramuscolare non è difficile. Ecco quali sono i passaggi fondamentali

credits: iStock



di Valentino Maimone

Dall’antidolorifico per il mal di schiena al ciclo di antibiotici contro un’infezione respiratoria. Saper fare le punture può rivelarsi molto utile in mille occasioni. «Imparare a iniettare un medicinale per via intramuscolare non è difficile. Basta conoscere bene i passaggi fondamentali e rispettarli con cura», spiega la dottoressa Cristina Faenzi, coordinatrice infermieristica a Torino. Vediamo, in basso, quali sono.


1 PREPARA LA SIRINGA

Lava con cura le mani e asciugale bene. Poi inserisci l’ago della siringa (sterile e monouso) nella fiala del farmaco che dovrai iniettare. Ora comincia ad aspirare lentamente tirando su lo stantuffo. Appena finito, dai qualche piccolo colpo al corpo della siringa in modo da far salire in superficie le eventuali bollicine d’aria che si sono create durante l’aspirazione: per farle uscire, ti basterà spruzzare verso l’alto qualche goccia di medicinale.


2 TROVA IL PUNTO
La zona migliore dove infilare l’ago senza rischi è quella dove non corrono grandi arterie o grosse vene, i nervi sono profondi e lo spessore del muscolo è massimo. Si chiama sede ventrogluteale e corrisponde a un muscolo nell’anca. Come la trovi? Fai così: se l’iniezione sarà sul lato destro del paziente, appoggia la mano sinistra sull’anca. Forma una “V” con il dito indice e il medio, mentre con la punta del mignolo e dell’anulare dovresti sentire il bordo dell’osso del bacino. Il punto in cui va inserito l’ago è quello al centro della “V”.


3 INFILA L’AGO
Con un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante, pulisci la parte eseguendo dei piccoli movimenti rotatori. Quindi, distendi la pelle con due dita e infila l’ago con un movimento svelto e deciso, come se stessi lanciando una freccetta. Non deve affondare completamente, ma restare visibile solo per un terzo della sua lunghezza (circa 1 cm). Premi lo stantuffo in modo lento e progressivo: per iniettare 1 ml di farmaco dovrai impiegare circa 10 secondi. 


4 ESTRAI E TAMPONA 
Quando avrai iniettato tutto il farmaco, estrai l’ago con un movimento deciso. Per farlo uscire senza problemi non piegarlo, ma mantienilo perpendicolare al corpo. Con l’altra mano, prendi un nuovo batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante e appoggialo sul punto di entrata dell’ago facendo pressione per 2-3 minuti al fine di evitare l’eventuale fuoriuscita di sangue.


TRE COSE DA SAPERE

1 NON MASSAGGIARE LA PARTE una volta estratto l’ago: «Rischieresti di ostacolare il normale assorbimento del farmaco e potresti anche favorirne il ristagno in superficie», spiega la dottoressa Faenzi.

2 EVITA DI ASPIRARE APPENA INSERITO L’AGO, per verificare l’eventuale presenza di sangue: «Un tempo si pensava che, in quel caso, si dovesse estrarre subito la siringa e ripetere l’iniezione. Era la procedura raccomandata per la sede dorsogluteale, ma oggi la letteratura scientifica dice che non serve».

3 NON È INDISPENSABILE INDOSSARE GUANTI in lattice e monouso: «È molto più importante lavare bene le mani e disinfettare con cura la parte dove iniettare il farmaco», conlcude l’esperta.


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Articolo pubblicato sul n.20 di Starbene in edicola dal 03/05/2016

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