Perché lavorare in piedi fa bene

Se svolgi un lavoro sedentario, bruci soltanto 300 calorie al giorno. E allora che fare? Alzati… e cammina, appena puoi. Diversi studi hanno dimostrato che questo favorisce anche il rendimento alla scrivania. Leggi qui



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di Gregorio Grassi


Se fai parte della nutrita schiera dei “forzati della scrivania” (manager, segretaria, bancario, operatore al videoterminale) sicuramente trascorri dalle 6 alle 8 ore seduta davanti al computer, con tutte le ripercussioni negative che ciò comporta per il corpo umano, “costruito” per stare in piedi, muoversi e consumare energia.

Chi non ha mai sofferto di artrosi cervicale, dovuta a posture rigide e fisse nel tempo, come quelle che si tengono davanti a un monitor? Chi non lamenta gonfiore alle gambe e alle caviglie, crampi, formicolii dovuti al ristagno della circolazione venosa e linfatica?

Senza contare che la sedentarietà, il male del secolo, causa problemi di sovrappeso, perdita di tono muscolare, diabete di tipo 2 e rallentata peristalsi intestinale, responsabile della stitichezza. La rivista Diabetes ha studiato che svolgere un mestiere sedentario fa bruciare soltanto circa 300 calorie al giorno, mentre chi lavora normalmente in piedi arriva a bruciarne fino a 2300. E si è visto anche che il controllore del treno, che cammina continuamente da una carrozza all’altra, ha un rischio di incorrere in problemi cardiovascolari del 60% in meno rispetto al macchinista.


SGRANCHIRSI LE GAMBE FA SCHIARIRE LE IDEE

Chi lavora al desk, anche se è assorbito dal lavoro, dovrebbe ricordarsi di alzare i tacchi e fare due salutari passi ogni volta che è possibile. «Non tutti, però, sanno che sgranchire le gambe significa anche schiarirsi le idee», puntualizza il dottor Salvatore Bardaro, docente di medicina integrata all’università di Siena e Pavia. «Oltre a beneficiarne l’organismo, recenti studi dimostrano che stare in piedi e camminare sul luogo di lavoro può rendere più smart la mente, aumentando le idee, le soluzioni, la memoria, la capacità di concentrazione e tutte le performances intellettuali», dice l’esperto.

L' International Journal of Environmental Research and Public Health, mettendo a confronto una riunione fra un gruppo di quadri e dirigenti confortevolmente seduti e un gruppo in piedi, ha riscontrato una maggior “eccitazione cerebrale”, capacità mnemoniche e rapidità nel risolvere problemi nel secondo gruppo. Un’altra ricerca della Texas A&M University ha evidenziato come gli impiegati lasciati liberi di passeggiare in ufficio tendevano ad attivare di più l'area della corteccia prefrontale, quella parte del cervello deputata al ragionamento.

Insomma, ora sappiamo perché Zio Paperone pensa sempre ad alta voce camminando in tondo. «Così facendo, il ricco papero riattiva la circolazione negli arti inferiori, che inizia a stagnare già dopo mezz'ora che siamo seduti, e rende la sua mente più brillante», spiega l’esperto.

Ma che legame c’è tra mettere in moto i piedi e dare nuovi stimoli al cervello? « La propriocezione del plesso plantare (un gruppo di sinapsi nervose nascoste sotto la pianta dei piedi) si attiva proprio camminando», risponde il dottor Bardaro. «E i recettori plantari fanno parte del circuito nervoso piedi-intestino-cervello. La loro stimolazione, con una sorta di reazione a catena, “risveglia”i neuroni del cervello che diventa più recepivo, efficiente, e perforante».


SEGUI L’ESEMPIO DELLE GRANDI AZIENDE

Grandi aziende americane come Facebook e la Apple, e persino la Casa Bianca, si sono dotate da anni dei cosiddetti standing desk, postazioni di lavoro con scrivania e sedia regolabili, in modo che si possa lavorare anche alzati. Al contempo, gli uffici si sono riempiti di lavagne mobili, molto utili per incontri di brainstorming che vengono svolti rigorosamente in piedi.

Anche alcune scuole superiori statunitensi stanno sperimentando lezioni in cui agli studenti viene lasciata la scelta se stare alzati o seduti.

Ma quali dritte si possono seguire in un ambiente di lavoro "tradizionale"? Eccole:

«Per tenere sempre vivi i muscoli e la mente, lascia la postazione di lavoro e cammina cinque minuti almeno ogni ora», suggerisce il dottor Bardaro, «Quando vai a pranzo o in pausa caffè, non fermarti nel primo locale sotto l'ufficio ma cerca di esplorare luoghi più lontani da raggiungere.

E dopo mangiato, fai una passeggiata al parco o ai giardinetti. E ancora: quando hai in programma riunioni di poche persone, approfittane per fare due passi assieme ai colleghi. Il vostro corpo vi ringrazierà e sarete più creativi, produttivi e veloci. Infatti, stando in piedi, il sistema nervoso percepisce una situazione di non comfort. Fatto che aumenta la soglia di attenzione e la concentrazione nel risolvere in fretta una questione», conclude l’esperto. Con buona pace del capo che vi vorrebbe inchiodati alla scrivania.

18 novembre 2016


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