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I 5 cibi top per potenziare la memoria

Secondo un nuovo studio americano, spremute d’arancia rossa, verdure a foglia verde e frutti rossi proteggono i ricordi. Ecco il menu salva cervello

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Non capita solo agli over 70 di perdere colpi quando si tratta di memoria. Specie durante i periodi di forte stress e stanchezza psicofisica, è molto comune anche fra i più giovani non ricordarsi un nome, un impegno, qualcosa da fare (vedi i dubbi amletici sull’aver chiuso o meno la porta di casa).


Una ricerca durata 20 anni

La soluzione per proteggere la memoria, aumentare la lucidità mentale e la capacità di restare concentrati? Non farsi mancare spremute d’arancia rossa, verdure a foglia verde e frutti rossi. Questa la conclusione di un nuovo studio pubblicato sulla rivista medica Neurology e condotto dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health in Boston su un ampio campione: 27842 uomini, tutti professionisti del settore sanitario, osservati per un ventennio a partire da quando avevano in media 51 anni.

I partecipanti alla ricerca sono stati sottoposti a una serie di test di valutazione periodici, al fine di monitorare le abilità mnemoniche e di ragionamento. La correlazione tra scelte alimentari e funzionalità cognitiva è apparsa N evidente ai ricercatori. Ma non è solo la frutta e la verdura a fare bene al cervello.


Gli altri alimenti amici dei neuroni

«Per proteggere la memoria e la capacità di concentrazione è importante anche assumere regolarmente gli Omega 3, che mantengono elastiche le pareti delle cellule nervose. Ne sono ricchi pesce azzurro, salmone e frutta secca», afferma la biologa nutrizionista Graziana D’Oro.

«Ok poi all’uovo di gallina: contiene la colina, che serve all’organismo per rendere efficiente la comunicazione tra i neuroni. È perfetto abbinato agli spinaci che, essendo ricchi di luteina, garantiscono un effetto antiage sul cervello. Molto importanti, nella “dieta della memoria”, sono anche i legumi: ricchi in proteine e sali minerali, nutrono senza appesantire, incentivando la concentrazione e i processi cognitivi. Infine, come non citare il migliore amico della memoria, ma anche del buonumore: il cioccolato. Consumarlo prima di uno sforzo intellettivo particolarmente pesante è l’ideale, perché permette di affrontarlo al meglio», conclude l’esperta.


I cibi sabotatori della mente

«In pole position nella “black list” dei cibi che interferiscono negativamente con la nostra memoria troviamo i cibi dolcificati, come succhi, bibite gassate, merendine, frutta in scatola. Questi alimenti, a cui sono stati aggiunti glucosio, fruttosio, melata o sciroppo di mais, possono danneggiare la memoria e l’apprendimento, provocando una comunicazione tra i neuroni disturbata e rallentata. Il cervello, insomma, si intoppa e lavora a fatica», afferma la dottoressa Graziana D’Oro.

«Stesso discorso vale anche per il junk food che, con il suo surplus di calorie e grassi saturi o trans-saturi, irrigidisce le membrane dei neuroni. Infine, da limitare o bandire gli alcolici, noti nemici della lucidità mentale (causano un vero e proprio “annebbiamento”)».


Articolo pubblicato nel n° 3 di Starbene in edicola dal 2 gennaio 2019

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