Agopuntura: 4 motivi per sceglierla

Quest’antico metodo della medicina cinese è privo di effetti collaterali, rapido ed efficace. Scopri quando è utile



di Rossana Cavaglieri

Pochi aghi sottili come capelli, infissi in punti strategici nel corpo, possono fare la differenza fra salute e malattia. È l’agopuntura, metodo antico di duemila anni, senza effetti collaterali, in genere rapido ed efficace.

Ci crede l’Organizzazione mondiale della sanità, che l’ha riconosciuta fin dal 1997, e ci credono i circa 20mila medici che la praticano in Italia. Forti di migliaia di studi scientifici che ne hanno confermato gli effetti positivi. Ecco i casi in cui è particolarmente utile.

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1 METTE IN RIGA GLI ORMONI FEMMINILI


Dalla pubertà alla menopausa l’agopuntura è un toccasana per le donne. «Risolve in 8 casi su 10 le mestruazioni irregolari o dolorose, sblocca le amenorree di vecchia data e i disturbi dovuti alla sindrome dell’ovaio policistico», spiega Elisabetta Casaletti, medico agopuntore a Milano.

«Succede grazie agli effetti degli aghi sull’asse ipotalamo- ipofisi-ovaio, chiamata in medicina cinese asse cuore-rene. Diverse ricerche hanno dimostrato che gli aghi inducono la secrezione di GnRH (Gonado-P tropine Releasing Hormone) l’ormone che stimola la produzione degli ormoni sessuali».

Con i loro effetti antidolorifici gli aghi ti aiutano anche se soffri di sindrome premestruale o di endometriosi, la malattia che provoca la crescita del tessuto uterino al di fuori della sua sede naturale, con fortissimi dolori e rischio di infertilità. «Fin dalla prima seduta il flusso si modifica, è meno doloroso e senza coaguli.

Inoltre, si è visto che l’agopuntura rallenta la crescita delle cisti endometriosiche», dice l’esperta. Non riesci a rimanere incinta? Prima di affidarti alla fecondazione artificiale prova l’agopuntura. Gli aghi, infatti, attivano diversi meccanismi pro-fertilità: oltre a stimolare il GnRH, normalizzano i livelli di cortisolo e prolattina, ormoni dello stress che tante volte impediscono di rimanere incinta.

Inoltre modificano il flusso sanguigno dell’utero favorendo l’impianto dell’embrione. «Per ottimizzare l’ovulazione ci vogliono almeno 8 sedute settimanali», precisa la dottoressa Casaletti. «Si notano subito dei miglioramenti, come il corretto rialzo della temperatura basale in corrispondenza del periodo ovulatorio».

Anche se hai optato per la Fivet, puoi migliorare le tue chance sempre con gli aghi, iniziando la terapia 2-3 mesi prima della stimolazione ormonale. «In molti casi vale la pena che anche il partner si sottoponga alla terapia», aggiunge l’esperta.

«Basta una seduta per far aumentare la velocità degli spermatozoi, mentre per migliorarne qualità e quantità bisogna lavorare per almeno 2-3 mesi». Gli aghi aiutano anche in gravidanza, contro nausea e mal di schiena. Non è finita.

Sei arrivata in zona menopausa e vorresti prolungare il ciclo senza prendere gli ormoni? L’agopuntura ti aiuta, inoltre combatte vampate, sbalzi d’umore e calo del desiderio.

2 RIEQUILIBRA LA SFERA EMOTIVA


Riuniti sotto il denominatore comune di “disturbi dello shen”, cioè dello spirito, ansia, depressione e attacchi di panico si curano bene con l’agopuntura, medicina che vede corpo e mente come due facce della stessa medaglia.

«Gli aghi hanno un effetto rilassante documentato in 9 casi su 10, e agiscono particolarmente bene nelle fasi di ansia transitoria legate a un periodo difficile, per un esame o un cambiamento di vita», precisa la dottoressa Casaletti.

L’agopuntura, inoltre, regolarizza i cicli del sonno, e aiuta sia in caso di risvegli precoci sia di difficoltà di addormentamento. La terapia deve essere sempre personalizzata e a ogni seduta, prima di metterti gli aghi, il medico valuterà il tuo stato energetico con le tecniche tipiche della medicina cinese, cioè la presa dei polsi e l’osservazione della lingua (fase diagnostica).

In media, per ritrovare il sonno ristoratore, occorrono 8 sedute, ma già dopo le prime terapie dormirai meglio.

3 SCONFIGGE IL MAL DI TESTA


Che sia emicrania o cefalea tensiva da stress (i due tipi di mal di testa più diffusi), gli aghi le risolvono in 7 casi su 10, con una media di sole 10 sedute. Lo confermano vari studi, tra cui una recentissima revisione della Cochrane Collaboration, l’autorevole organismo internazionale per la ricerca in campo sanitario.

«Ma già dopo le prime 3-4 sedute le crisi diminuiscono di frequenza e intensità», dice Giovanni Battista Allais, responsabile del Centro cefalee della donna e del Servizio di agopuntura in ginecologia e ostetricia presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino.

L’agopuntura non punta solo a far passare le crisi: l’obiettivo è correggere gli squilibri energetici in modo che il problema non si presenti più».

Gli aghi sono efficaci anche sulla nausea che accompagna certi tipi di emicrania e si possono usare in tandem con i medicinali nelle cefalee più intrattabili: gli effetti, infatti, si potenziano, raggiungendo il risultato ottimale». 

4 È UN ANTIDOLORIFICO INNOCUO


Studi recentissimi di neuroimaging (si fotografa l’attività del cervello in tempo reale con la risonanza magnetica) hanno dimostrato che l’agopuntura regola la percezione del dolore a livello cerebrale, dimezzando le sensazioni sgradevoli. Questa metodica, inoltre, aumenta la quantità di antidolorifici naturali, i cosiddetti oppioidi endogeni (cioè prodotti dall’organismo stesso) come le endorfine.

Se sei perseguitata dal mal di schiena, dalle contratture dolorose o anche dalla fibromialgia, puoi affidarti agli aghi. «In questi casi si ricorre anche all’elettroagopuntura, dove questi ultimi sono “potenziati” da una leggerissima corrente elettrica che amplifica gli effetti antidolorifici della terapia», spiega la dottoressa Casaletti.

Ma un fatto resta, e cioè che con questo metodo puoi evitare i farmaci antidolorifici, dannosi per gli effetti negativi sullo stomaco, o dimezzarne le dosi. Anche nei dolori acuti l’agopuntura è una valida alleata. «Nel giro di 2-4 sedute a cadenza ravvicinata di un giorno può alleviare dolore
e infiammazione in caso di periartriti, gomito del tennista, distorsioni», aggiunge l’agopuntore Carlo Di Stanislao.

«In questi casi, molto diffusi, si usa l’agopuntura neuroriflessologica, cioè si infiggono gli aghi lungo le radici nervose dell’arto corrispondente, per esempio nel caso di periartrite scapolo- omerale a livello delle prime vertebre dorsali e dell’ultima cervicale».

Ma perché il dolore sparisce? Lo hanno spiegato gli scienziati dell’Università di Rochester: gli aghi stimolerebbero la produzione di adenosina, una sostanza naturale con effetti antinfiammatori e rilassanti.

NON SOLO AGHI


Se l’agopuntura ti incute timore ma vuoi sperimentare l’efficacia della stimolazione dei meridiani, prova il tuina, il micromassaggio cinese che puoi fare da sola.


Ansia - Massaggia per qualche minuto in senso orario il punto shanzhong. È la sede dell’emotività e si trova esattamente al centro del petto, sullo sterno, tra i capezzoli. Shenmen, un altro punto importante per il rilassamento, è invece sulla piega del polso, sotto il mignolo. Bisogna massaggiarlo con l’unghia 2 o 3 volte al giorno.

Insonnia - Con delicatezza massaggia in senso orario il punto yintang. Presiede ai ritmi del corpo e si trova al centro della fronte, fra le sopracciglia (corrisponde al famoso “terzo occhio”).

Mestruazioni dolorose - Nella parte interna della gamba, circa 4 dita sopra sopra la caviglia, trovi il punto sanyinjiao (milza 6), che facilita il deflusso del mestruo e ti rilassa, attenuando i dolori. Premi a fondo per almeno 10 secondi, poi lascia andare e premi di nuovo una o più volte, sempre per lo stesso tempo.

CI SONO ANCHE LE “PUNTURE” PER DIMAGRIRE


Se vuoi liberarti di qualche chilo gli aghi possono essere tuoi alleati. «L’agopuntura stimola il metabolismo, aiuta a ridurre i cuscinetti di grasso e a eliminare le tossine», spiega Hu Jii, medico agopuntore al Posthotel Achenkirch in Tirolo.

Altre beauty farm specializzate nei programmi di dimagrimento sono sul Lago di Garda: il Lefay Resort di Gragnano e il Centro Tao di Limone.

Articolo pubblicato sul n. 13 di Starbene in edicola dal 14/3/2017

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