ADHD da adulti: segnali rivelatori e 6 consigli in pillola
Non solo da piccoli. Anche molti adulti convivono con il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, spesso senza saperlo. Ecco i segnali rivelatori e alcuni consigli pratici, per la vita quotidiana, che possono fare la differenza
L’attrice Jennifer Lawrence, 34 anni, gestisce dall’infanzia l'ADHD, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, e si cura con farmaci e supporto psicologico. Grazie alla recitazione ha incanalato ansia e iperattività. L'attore e cantante Justin Timberlake, 44 anni, ha dichiarato di aver scoperto di avere il disturbo durante l’adolescenza. L'attore Jim Carrey, 63 anni, considera l’ADHD una potenzialità, che ha saputo sfruttare nei suoi ruoli al cinema. All’attore e cantante Will Smith, 56 anni, la diagnosi di ADHD è arrivata solo in età adulta.
Non solo da piccoli. Anche molti adulti convivono ogni giorno con il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, spesso senza saperlo, ritrovandosi a navigare tra scadenze dimenticate, progetti iniziati ma mai conclusi e una mente che saltella da un pensiero all’altro.
Ecco, in breve, i segnali rivelatori e i consigli in pillole.
ADHD negli adulti, i segnali rivelatori
• Hai difficoltà ad assegnare priorità ai vari impegni.
• Resti bloccata in un’attività, in maniera fissa e alle volte inconcludente, per lunghi periodi.
• Dimentichi spesso appuntamenti, scadenze o dettagli importanti.
• Hai problemi a mantenere amicizie stabili o a gestire i conflitti in modo efficace.
• Reagisci in modo eccessivo a situazioni stressanti o frustranti.
• Hai bisogno di muoverti frequentemente E trovi difficile rimanere seduta per lunghi periodi.
• Prendi decisioni affrettate senza considerare le conseguenze.
• Non riesci a mantenere l’attenzione su compiti o attività, soprattutto se poco interessanti.
ADHD da adulti, i consigli in pillole
È importante adottare alcuni consigli pratici per la vita quotidiana, che possono fare una grande differenza:
1) Usare sveglie, promemoria o app per annotare scadenze, appuntamenti e attività quotidiane.
2) Strutturare le giornate con routine fisse che includano momenti specifici per il lavoro, il riposo e le attività ricreative.
3) Stabilire obiettivi realistici e suddividere i compiti in piccoli step per evitare di rimandare.
4) Creare liste di controllo per ogni compito. Spuntare gli elementi completati può dare una sensazione di realizzazione e motivare a continuare.
5) Ridurre al minimo le distrazioni nell’ambiente di lavoro, organizzando lo spazio in modo ordinato, impostando il telefono in modalità aereo e usando cuffie con cancellazione del rumore se necessario.
6) Prendersi cura di sé, dedicando del tempo al relax, all’esercizio fisico e a una dieta equilibrata, perché il benessere fisico influisce sulla capacità di concentrazione.
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