Aneurisma arterioso

Dilatazione di un segmento di un vaso arterioso. È generalmente causato da un ateroma (deposito lipidico responsabile dell’aterosclerosi) che colpisce la parete vascolare. Più raramente si manifesta nell’ambito di una malattia infiammatoria (malattia di Horton), di una patologia di origine infettiva o di un’anomalia congenita della parete arteriosa (malattia di Marfan). L’aneurisma può essere sacciforme […]



Dilatazione di un segmento di un vaso arterioso. È generalmente causato da un ateroma (deposito lipidico responsabile dell’aterosclerosi) che colpisce la parete vascolare. Più raramente si manifesta nell’ambito di una malattia infiammatoria (malattia di Horton), di una patologia di origine infettiva o di un’anomalia congenita della parete arteriosa (malattia di Marfan). L’aneurisma può essere sacciforme o fusiforme. In assenza di complicanze, l’aneurisma arterioso non comporta sintomi particolari. Le complicanze possono però essere molteplici: fissurazione, che provoca dolore locale, compressione degli organi circostanti, embolie causate da un trombo localizzato sulla parete dell’aneurisma oppure dalla rottura dell’aneurisma stesso, che dà luogo a un’emorragia spesso fatale. Il rischio di rottura è proporzionale alle dimensioni dell’aneurisma, che aumentano a una velocità variabile.

Aneurisma arterioso intracranico Dilatazione di un segmento arterioso all’interno del cranio che colpisce il 2% della popolazione. Può essere congenito o acquisito (aneurisma intracerebrale di piccolissime dimensioni dovuto a ipertensione arteriosa cronica). La complicanza principale è la rottura dell’aneurisma, che determina un’emorragia meningea o un ematoma cerebrale, a seconda della zona colpita. Per gli aneurismi arteriosi intracranici si distinguono le mnifestazioni indicate di seguito.

  1. Aneurisma sacciforme intracranico. è il più frequente ed è causato da un’anomalia congenita della parete arteriosa, che evolve lentamente formando una sorta di borsa. La rottura in genere avviene nei soggetti giovani, ma può verificarsi anche in età avanzata, favorita dall’invecchiamento della parete, dall’aterosclerosi o dall’ipertensione arteriosa. La prossimità di strutture nervose di importanza capitale lo rende molto pericoloso per il rischio di compressione e di rottura.
  2. Aneurisma fusiforme intracranico. è di origine aterosclerotica, il grado di gravità dipende dalla compressione esercitata sulle strutture circostanti che può dar luogo a lesioni.
  3. Aneurisma intracranico infettivo. è provocato da lesioni di natura infettiva della parete arteriosa, dovute per esempio a meningite.
  4. Aneurisma intracranico traumatico. Si sviluppa da una lesione traumatica che indebolisce la parete arteriosa.

Aneurisma arterioso degli arti Dilatazione, in un arto, di un segmento di arteria; può essere localizzato alla radice degli arti (arteria succlavia, femorale comune) o sulle piccole arterie distali. Causa pesantezza, intorpidimento e crampi.

Aneurisma arterioso dissecante È una sorta di fissurazione che si forma nello spessore della parete arteriosa in seguito a una lacerazione della parete stessa. In genere è situato sull’aorta discendente. L’aneurisma dissecante si osserva specialmente nelle malattie degenerative delle arterie, per esempio la sclerosi arteriosa.


Diagnosi

L’aneurisma arterioso superficiale è caratterizzato da una tumefazione pulsante, espansiva e indolore. Per gli aneurismi profondi, la diagnosi si avvale di ecografie, arteriografie cerebrali (aneurisma sacciforme intracranico), TC e risonanza magnetica.


Trattamento

Per le forme complesse di aneurisma arterioso di un certo diametro, quando possibile, è auspicabile un intervento chirurgico, dato il rischio inevitabile di rottura o trombosi (formazione di un coagulo).