Occlusione intestinale del neonato
Ostruzione parziale o totale delle vie digerenti del neonato in conseguenza della quale il transito si interrompe o non si instaura.
Cause
La causa va ricercata di norma in una malformazione (malformazioni anorettali, atresia esofagea). Altre forme di occlusione possono essere dovute a infezioni severe (enterocolite ulceronecrotizzante).
Tipi di occlusione
Si distinguono vari tipi di occlusione, in base alla localizzazione e all’anomalia cui danno luogo.
Atresie dell’intestino tenue e del colon Sono interruzioni congenite di questi organi.
Enterocolite ulceronecrotizzante del prematuro È un’infiammazione della mucosa intestinale con ulcere e piaghe da necrosi, che colpisce solitamente bambini venuti alla luce prima della trentaduesima settimana di gestazione o sottoposti a una rianimazione difficoltosa alla nascita. È ancora controversa l’origine della malattia (batterica o virale).
Ileo da meconio Caratterizzato dalla presenza di un voluminoso ammasso di meconio (prime feci del neonato) indurito, si osserva di frequente nella fibrosi cistica.
Malattia di Hirschsprung È un’affezione congenita consistente nella mancata innervazione di una parte del colon, che inibisce la peristalsi e impedisce il normale transito intestinale.
Occlusioni duodenali Riguardano il segmento superiore dell’intestino.
Volvolo completo dell’intestino tenue È una torsione del viscere su se stesso, che rischia di degenerare rapidamente nella necrosi della porzione colpita.
Sintomi e segni
L’addome appare gonfio quando l’ostacolo intestinale è basso (occlusione colica), mentre è piatto nelle occlusioni alte, per esempio duodenali. Può insorgere vomito biliare (enterocolite ulceronecrotizzante). Il ritardo o l’assenza dell’evacuazione di meconio si osserva anche nella malattia di Hirschsprung, nella fibrosi cistica, nell’atresia del tenue e quando il colon è di ridotte dimensioni. L’occlusione, spesso dolorosa, scatena il pianto nel neonato.
Diagnosi
Si basa sull’esame clinico del bambino. Talvolta l’esplorazione rettale si rivela utile per mettere in evidenza una stenosi o per provocare un’emissione di meconio, soprattutto nella malattia di Hirschsprung.
La conferma della diagnosi avviene in un contesto chirurgico specializzato, dove si effettuano esami radiologici complementari (per lo più radiografia semplice dell’addome). Per la diagnosi della malattia di Hirschsprung è necessaria una biopsia rettale.
Trattamento e prognosi
Spesso il trattamento medico viene posto in atto immediatamente: si praticano aspirazione gastrica, antibioticoterapia, alimentazione mediante perfusione endovenosa, in alcuni casi inserimento di una sonda rettale. Il trattamento chirurgico è indicato in presenza di lesioni estese: correzione della torsione dell’intestino tenue, ablazione del segmento leso e abboccamento delle parti sane del tubo digerente e così via. La prognosi di questi interventi è generalmente buona. Tuttavia, l’approccio chirurgico alle occlusioni duodenali non consente sempre la ripresa immediata del transito intestinale.
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