Hypericum perforatum (iperico)
Pianta appartenente alla famiglia delle Ipericaceae. La droga è costituita dai fiori e dalle foglie essiccate. I componenti principali sono composti fenolici, in particolare acido clorogenico e acido caffeico, epicatecolo, iperforina (un derivato prenilato del fluoroglucinolo) e adiperforina. I flavonoidi sono abbondanti e rappresentati in particolare da rutina, quercetina, iperoside, isoquercitroside, kempferolo e biflavonoidi, olio essenziale, tannino catechico e procianidine. I costituenti responsabili della colorazione giallo-aranciata del succo sono dei naftodiantroni, biogeneticamente derivati dall’emodol-antrone, e sono essenzialmente l’ipericina, la pseudoipericina, la protoipericina e la protopseudoipericina. L’iperforina e i suoi derivati sembrano essere le sostanze più dotate di attività antidepressiva.
La droga è presente nelle monografie OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità); la Commissione E Tedesca indica per l’estratto secco nebulizzato un titolo in ipericina non inferiore allo 0,2%. Studi farmacologici sperimentali hanno dimostrato che l’iperforina è un potente inibitore del reuptake della serotonina, della dopamina, della noradrenalina, del GABA e dell’acido glutamico. Un estratto idroalcolico di droga fresca ha dimostrato una specifica affinità per i recettori del GABA, della serotonina e delle benzodiazepine, un’affinità non specifica per i recettori dell’adenosina e un’attività inibitoria per la MAO di tipo A e B. Il meccanismo che causa l’effetto antidepressivo dell’iperico non è ancora completamente chiarito. I primi studi hanno focalizzato l’attenzione sull’inibizione della MAO e della catecol-O-metiltransferasi (COMT), enzimi responsabili del catabolismo della serotonina e di altre amine, il che spiega in parte l’aumento delle amine cerebrali (noradrenalina, dopamina e serotonina) indotto dall’iperico. Un altro possibile meccanismo è rappresentato dalla capacità della droga di modulare la produzione dei mediatori dell’infiammazione come le citochine (in particolare l’interleukina 6 coinvolta nella modulazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene).
Solo raramente e per dosaggi elevati sono stati osservati fenomeni di fotosensibilizzazione, oltre a modesti disturbi gastrointestinali, reazioni allergiche, affaticabilità e astenia.
L’estratto di iperico riduce i livelli sierici della teofillina, della digossina, della ciclosporina, del warfarin, dell’antiretrovirale indinavir. L’associazione con altri antidepressivi triciclici o fluoxetina è sconsigliata senza prescrizione medica.
Mancano studi clinici che ne confermino la sicurezza d’uso in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica, per cui si raccomanda prudenza nell’utilizzo, che deve avvenire esclusivamente su prescrizione medica.
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