Gengiviti e parodontopatieGENGIVE -Terapia e profilassi
Considerato il nesso causale tra accumulo di placca batterica sulle superfici dentarie e sviluppo di gengivite, e tenendo presente che quest’ultima precede sempre l’insorgenza di una parodontite, il primo obiettivo della profilassi e della terapia delle parodontopatie deve essere quello di tenere la bocca quanto più possibile libera da batteri, placca e tartaro.
A questo scopo, ogni paziente deve attuare due importanti provvedimenti, che richiedono il suo personale impegno:
- effettuare corrette manovre di igiene orale (per quanto concerne questo aspetto, la profilassi della gengivite coincide con la profilassi della carie);
- evitare abitudini alimentari scorrette quali, per esempio, il consumo eccessivo di cibi e bevande acidi, che causano erosione chimica dei tessuti duri dentari e di conseguenza ipersensibilità.
In aggiunta a queste basilari precauzioni, l’odontoiatra potrà procedere ad alcuni interventi volti a un trattamento più specifico delle cause, quali:
- trattamento delle superfici radicolari scoperte con prodotti desensibilizzanti a base di cloruro di stronzio o fluoruro di sodio;
- asportazione di placca e tartaro sopragengivale;
- lucidatura di margini debordanti di otturazioni o corone protesiche, in modo da favorire le manovre personali di igiene dentaria. Una buona odontoiatria conservativa e protesica è di per sé una misura profilattica delle parodontopatie;
- correzione di recessi naturali che causano accumulo di placca (scanalature, concavità e forcazioni radicolari), delle malposizioni e dell’affollamento dentari;
- prescrizione di terapie farmacologiche a base di antisettici e, in casi selezionati, di antibiotici;
- estrazione di elementi dentari non recuperabili;
- stabilizzazione provvisoria di denti con mobilità accentuata;
- asportazione del tartaro sottogengivale e levigatura meccanica delle radici dentarie.
Nelle gengiviti e nelle forme lievi di parodontite gli interventi terapeutici appena menzionati, personali o dell’odontoiatra, sono normalmente l’unico trattamento necessario: nella maggior parte dei casi, in effetti, consentono di ottenere la guarigione. Nelle parodontiti avanzate, invece, alla terapia causale deve far seguito, dopo 6-8 settimane, un nuovo controllo da parte dell’odontoiatra; in tale circostanza bisognerà decidere se:
- programmare una serie di visite per l’igiene da effettuare nello studio professionale, in modo da migliorare le manovre domiciliari, mantenere i risultati ottenuti e prevenire eventuali recidive della malattia (terapia di mantenimento);
- ripetere il trattamento iniziale nelle zone con infiammazione persistente, sempre controllando che le manovre di igiene orale effettuate a domicilio siano eseguite in modo ottimale;
- intraprendere una terapia chirurgica di correzione dei difetti parodontali residui. [A.S.]
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