VINCRISTINA TEVAEV 1FL 1MG1ML

TEVA ITALIA Srl

Principio attivo: VINCRISTINA SOLFATO

ATC: L01CA02 Descrizione tipo ricetta:
OSP - USO OSPEDALIERO
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: H Forma farmaceutica:
SOLUZIONE INIETTABILE
Presenza Lattosio: No lattosio
VINCRISTINA TEVA EV 1FL 1MG1ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Vincristina Teva Italia 1 mg/ml soluzione iniettabile è utilizzata sia da sola sia in combinazione con altri farmaci oncolitici per il trattamento di: 1. leucemia linfocitica acuta 2. linfomi maligni, inclusi i linfomi Hodgkin e non Hodgkin 3. mieloma multiplo 4. tumori solidi, inclusi il carcinoma mammario (metastatico) e il carcinoma a piccole cellule del polmone 5. sarcoma di Ewing, rabdomiosarcoma embrionale, tumori neuroectodermici primitivi (come medulloblastoma e neuroblastoma), tumore di Wilms e retinoblastoma 6. porpora trombocitopenica idiopatica. I pazienti con porpora trombocitopenica idiopatica refrattaria alla splenectomia e alla terapia a breve termine con steroidi di tipo corticosurrenale possono rispondere alla vincristina, ma il farmaco è sconsigliato come terapia di prima linea per tale disturbo. Le dosi settimanali consigliate di vincristina, somministrate per 3–4 settimane, hanno indotto remissioni permanenti in alcuni pazienti. Se il paziente non risponde dopo 3–6 dosi, è improbabile che si ottengano risultati con ulteriori dosi.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Interazioni comuni a tutti i citotossici A causa dell’aumento del rischio di trombosi in caso di patologie tumorali, è frequente il ricorso a terapie anticoagulanti. L’elevata variabilità intraindividuale della coagulabilità durante la patologia e la possibile interazione fra gli anticoagulanti orali e la chemioterapia antineoplastica richiedono, se si decide di trattare il paziente con anticoagulanti per via orale, di aumentare la frequenza di monitoraggio dell’INR (rapporto normalizzato internazionale). Inibitori degli isoenzimi del citocromo P450 e della glicoproteina P Gli alcaloidi della Vinca sono metabolizzati dall’isoenzima (CYP3A4) del citocromo P450 3A4 e costituiscono un substrato per la glicoproteina P. Pertanto, può verificarsi un aumento della concentrazione plasmatica di vincristina quando gli inibitori del CYP3A4 e della glicoproteina P, come ad esempio ritonavir, nelfinavir, ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, ciclosporina, nifedipina e nefazodone, vengono somministrati in concomitanza. La somministrazione concomitante di itraconazolo e vincristina è stata associata alla comparsa prematura e/o a una maggiore gravità degli effetti indesiderati neuromuscolari probabilmente correlati all’inibizione del metabolismo della vincristina. Fenitoina e fosfenitoina È stato segnalato che la somministrazione concomitante di fenitoina e di associazioni per la chemioterapia antineoplastica contenenti anche vincristina riducono i livelli ematici di fenitoina e aumentano l’effetto proconvulsivante. Tale associazione non è raccomandata. Se non può essere evitata, la regolazione delle dosi deve basarsi sulle determinazioni dei livelli ematici. Altri citostatici Possono verificarsi interazioni farmacodinamiche con altri citostatici: potenziamento dell’effetto terapeutico e tossico. L’uso concomitante di vincristina e altri medicinali mielosoppressivi quali doxorubicina (in particolare in associazione con prednisone) può potenziare gli effetti depressivi sul midollo osseo. Asparaginasi / isoniazide e altri medicinali neurotossiciQuando si somministrano medicinali neurotossici (quali isoniazide e L–asparaginasi e ciclosporina A) a pazienti trattati con vincristina, si deve tenere in considerazione la possibilità che si verifichi una neuropatia periferica grave e prolungata. In questi pazienti, i medicinali con effetti neurotossici noti devono essere somministrati con cautela sotto monitoraggio neurologico continuo. Vaccini/virus inattivati Dato che il sistema immunitario può essere soppresso a causa del trattamento con vincristina, la formazione di anticorpi in reazione al vaccino può essere ridotta. L’intervallo tra l’interruzione dell’uso dei farmaci che determinano immunosoppressione e il ripristino della capacità dell’organismo di reagire al vaccino dipende dall’intensità e dal tipo degli immunosoppressori, dalla patologia sottostante e da altri fattori; le stime variano da 3 mesi a 1 anno. Vaccini/virus vivi Dato che il sistema immunitario può essere soppresso a causa del trattamento con vincristina, la somministrazione concomitante di un vaccino a virus vivo può aumentare la replicazione e gli effetti indesiderati del virus contenuto nel vaccino e/o ridurre la formazione di anticorpi da parte del corpo come reazione al vaccino; questi pazienti devono essere immunizzati con la massima cautela solo dopo una attenta valutazione dello stato ematologico del paziente e solo in seguito a un parere positivo da parte del medico curante. L’intervallo tra l’interruzione dell’uso dei farmaci che determinano immunosoppressione e il ripristino della capacità dell’organismo di reagire al vaccino dipende dall’intensità e dal tipo di immunosoppressori, dalla patologia sottostante e da altri fattori; le stime variano da 3 mesi a 1 anno. I pazienti con leucemia in remissione non devono ricevere vaccini con virus vivi prima che siano trascorsi almeno 3 mesi dall’ultimo trattamento chemioterapico. Digossina L’assorbimento della digossina può essere ridotto nei pazienti sottoposti a chemioterapia. Pertanto, in alcuni pazienti l’effetto terapeutico della digossina può risultare ridotto. Si consiglia quindi cautela nella somministrazione di queste associazioni. Può essere necessario aggiustare la dose di digossina. Mitomicina C Possono verificarsi reazioni polmonari acute. Radioterapia La radioterapia può potenziare la neurotossicità periferica della vincristina. Ciclosporina, tacrolimus Può verificarsi una immunosoppressione eccessiva con rischio di linfoproliferazione. Altro Durante la somministrazione concomitante di vincristina e fattori stimolanti la formazione di colonie (G–CSF, GM–CSF) sono state segnalate con maggiore frequenza neuropatie atipiche con sensazione di puntura o bruciore nelle estremità distali. Nei pazienti affetti dal tumore di Wilms, è stata riferita una grave tossicità epatica in caso di associazione di vincristina e dactinomicina. In associazione con la bleomicina, la vincristina può provocare la sindrome di Raynaud in modo dose–dipendente.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Ogni flaconcino da 1 ml contiene 1 mg di vincristina solfato. Ogni flaconcino da 2 ml contiene 2 mg di vincristina solfato. Ogni flaconcino da 5 ml contiene 5 mg di vincristina solfato. 1 ml di soluzione contiene 1 mg di vincristina solfato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

Farmaci

PFIZER ITALIA Srl

VINCRISTINA PFIZEREV 1MG 1ML

PRINCIPIO ATTIVO: VINCRISTINA SOLFATO

PREZZO INDICATIVO:15,80 €

PFIZER ITALIA Srl

VINCRISTINA PFIZEREV 2MG 2ML

PRINCIPIO ATTIVO: VINCRISTINA SOLFATO

PREZZO INDICATIVO:31,40 €

TEVA ITALIA Srl

VINCRISTINA TEVAEV 1FL 1MG1ML

PRINCIPIO ATTIVO: VINCRISTINA SOLFATO

PREZZO INDICATIVO:11,23 €