ATC: V09IX04 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine: ![]() |
Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio: ![]() |
Medicinale solo per uso diagnostico. Il fluorodesossiglucosio (18F) è indicato per l’uso in tomografia ad emissione di positroni (PET), negli adulti e nella popolazione pediatrica. Oncologia In pazienti da sottoporre a procedure diagnostiche oncologiche che individuano funzioni o patologie, in cui il bersaglio diagnostico sia rappresentato dal maggior afflusso di glucosio a organi o tessuti specifici. Le seguenti indicazioni sono sufficientemente documentate (vedere anche il paragrafo 4.4): Diagnosi • Caratterizzazione del nodulo polmonare solitario. • Ricerca di cancro di origine sconosciuta, rivelato ad esempio da adenopatia cervicale, metastasi epatiche od ossee. • Caratterizzazione di una massa pancreatica. Stadiazione • Cancro della testa e del collo, compresa l’assistenza nella biopsia guidata • Cancro primitivo del polmone • Cancro della mammella localmente avanzato • Carcinoma dell’esofago • Carcinoma del pancreas • Cancro di colon e retto, in particolare nella stadiazione delle recidive • Linfoma maligno • Melanoma maligno, indice di Breslow > 1,5 mm o metastasi linfonodali alla prima diagnosi Monitoraggio della risposta terapeutica: • Linfoma maligno • Cancro della testa e del collo Indagine in caso di ragionevole sospetto di recidiva: • Glioma con elevato grado di malignità (III o IV) • Cancro della testa e del collo • Cancro della tiroide (non midollare): in pazienti con aumento dei livelli sierici di tireoglobulina e con scintigrafia total body con iodio radioattivo negativa • Cancro primitivo del polmone • Cancro della mammella • Carcinoma del pancreas • Cancro di colon e retto • Carcinoma ovarico • Linfoma maligno • Melanoma maligno Cardiologia In cardiologia l’obiettivo diagnostico è l’identificazione di tessuto miocardico vitale che è in grado di captare glucosio, pur essendo in condizione di ipoperfusione, preventivamente accertata utilizzando adeguate tecniche di imaging del flusso ematico. • Valutazione della vitalità del miocardio in pazienti con grave compromissione della funzionalità ventricolare sinistra che siano candidati a rivascolarizzazione, quando le tecniche di imaging convenzionale non sono risolutive. Neurologia In neurologia l’obiettivo diagnostico è l’identificazione di aree con ipometabolismo glucidico in fase interictale. • Individuazione di focolai epilettogeni nella valutazione prechirurgica dell’epilessia temporale parziale. Patologie infettive o infiammatorie Nelle patologie infettive o infiammatorie l’obiettivo diagnostico è costituito dal tessuto o dalle strutture con contenuto anomalo di globuli bianchi attivati. Nelle patologie infettive o infiammatorie, le seguenti indicazioni sono sufficientemente documentate. Individuazione di focolai anomali che permettano la diagnosi eziologica in caso di febbre di origine sconosciuta Diagnosi di infezione in caso di: • sospetta infezione cronica dell’osso e/o delle strutture adiacenti: osteomielite, spondilite, discite o osteite, anche in presenza di impianti metallici • pazienti diabetici con sospetta neuroartropatia di Charcot del piede, osteomielite e/o infezione dei tessuti molli del piede • dolore in presenza di protesi dell’anca • protesi vascolare • febbre in paziente con AIDS • individuazione di focolai settici metastatici in caso di batteriemia o endocardite (vedere anche paragrafo 4.4). Determinazione dell’estensione dell’infiammazione in caso di: • sarcoidosi • malattia infiammatoria intestinale • vasculite che coinvolge i grossi vasi Follow–up della terapia: • echinococcosi alveolare non operabile, per le localizzazioni attive del parassita durante la terapia medica e dopo la sospensione della terapia.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Tutti i medicinali che modificano i livelli di glucosio nel sangue possono influenzare la sensibilità dell’esame (ad es. corticosteroidi, valproato, carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e catecolamine). In caso di somministrazione di fattori stimolanti la crescita di colonie (CSF), si verifica un maggiore accumulo di fluorodesossiglucosio (18F) a livello del midollo spinale e della milza per parecchi giorni. Questo deve essere tenuto in considerazione per l’interpretazione delle immagini PET. Un intervallo di almeno 5 giorni tra il trattamento con CSF e l’imaging PET può diminuire quest’interferenza. La somministrazione di glucosio e insulina influenza l’afflusso di fluorodesossiglucosio (18F) nelle cellule. L’afflusso di fluorodesossiglucosio (18F) negli organi e nei tumori è ridotto nel caso di livelli elevati di glucosio ematico, come pure di bassi livelli di insulina plasmatica. Non sono stati effettuati studi formali d’interazione tra fluorodesossiglucosio (18F) e i mezzi di contrasto nella la tomografia computerizzata.Scheda tecnica (RCP) Composizione:
1 ml contiene 250 MBq di fluorodesossiglucosio (18F) alla data e ora di calibrazione. L’attività per flaconcino varia da 250 MBq a 2,5 GBq alla data e ora di calibrazione. Il fluoro(18F) decade ad ossigeno(18O) stabile con emivita di 110 minuti emettendo radiazioni positroniche con energia massima di 634 keV, seguite da radiazioni derivanti da annichilazione fotonica di 511 keV. Eccipienti con effetto noto: 5,19 mg/mL di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1