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3 consigli pratici per superare rimpianti e ripensamenti

Rimuginare spesso sulle azioni incompiute e le cose non dette, ti blocca nel passato. Impara a superare i rimpianti e riappropriarti del tuo presente

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Se non avessi lasciato l’università…, se avessi accettato quel lavoro…Ti capita spesso di ripensare alle decisioni che hai preso e provare un senso di rimpianto? «Molte persone vivono di “se “ e di “ma” usando il condizionale», spiega Terry Bruno, psicoterapeuta e life coach.

«Il rimpianto si insinua nella loro vita per due motivi: da un lato perché partono con delle aspettative elevate che spesso vengono disattese, mettendo in discussione le scelte fatte, dall’altro perché vivono un’insicurezza che le porta a dubitare di ogni azione intrapresa».


Rimuginare porta ansia e frustrazione

«Rimuginare di continuo sulle azioni del passato crea un pensiero ossessivo che intossica la mente togliendo energie e creando emozioni negative come ansia, frustrazione o delusione», dice Mariarita Valentini, psicoterapeuta umanistica bioenergetica a Roma.

«Possiamo parlare di “sequestro emozionale”, perché la persona che vive di ripensamenti è letteralmente sequestrata dalle emozioni negative non riuscendo a cogliere gli aspetti positivi del presente».


Perché è importante vivere il presente

La mente umana è limitata: non può vivere in più dimensioni temporali contemporaneamente. Restare fermi al passato, alle cose che si sarebbero potute fare e non si sono realizzate, preclude il contatto con il presente.

«È importante, quindi, riuscire a gettarsi alle spalle i progetti mancati e concentrarsi su quelli attuali», suggerisce la Valentini. «Sembra un suggerimento banale ma non lo è: il presente è la dimensione temporale che tutti fanno più fatica a vivere.

Una volta alla settimana, prova a fare una passeggiata in un parco soffermandoti sulle cose che osservi: la fontana, gli alberi, il tappeto di foglie rosso, gli uccelli che migrano. Ti permetterà di sintonizzarti sul momento che stai vivendo, impedendo alla mente di rivangare il passato».


Poniti degli obiettivi

«Se, ad esempio, pensi sempre a un lavoro che non hai accettato, rifletti sugli step che puoi mettere in atto per raggiungerlo o trovarne uno analogo. Poniti piccoli obiettivi da realizzare passo dopo passo», spiega ancora l’esperta. «Usa dei post-it colorati (un colore per ogni obiettivo) e attaccali sul computer o sul frigo. Ti stimoleranno a mettere in pratica delle azioni concrete, invece di rimpiangere le occasioni perse».


Tre consigli pratici per lasciarti alle spalle i ripensamenti

1. Cerca di acquisire una “mente dinamica”, pensando che tutto è in evoluzione. Se hai fatto una scelta, significa che in quel momento era la cosa migliore per te.

2. Nel momento in cui arriva il tormentone del “se avessi…”, scrivi su un foglio l’elenco dei pro e contro che quell’azione ti ha portato a distanza di anni. Ti aiuterà a essere più obiettiva e a non cadere nella trappola di edulcorare il passato.

3. Quando hai un ripensamento che non ti dà pace, metti a fuoco il problema e chiediti: “quale era il mio obiettivo?”, “perché ho rifiutato quella proposta o ho rotto con il mio ex?”, “ci sono degli errori che posso riparare?”. Analizza le scelte fatte a freddo, con lucidità: ti libererà dal peso dei rimpianti.


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Articolo pubblicato sul n. 50 di Starbene in edicola dal 28/11/2017



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