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Adriano Panzironi: possiamo fidarci del guru della longevità?

Niente pane, pasta e pizza, una valanga di integratori e prodotti brandizzati. Secondo Adriano Panzironi è questa la via per arrivare a spegnere 120 candeline. Una strada che, secondo i medici, non porta affatto lontano

ANSA/ANGELO CARCONI



Promette di superare problemi che vanno dall’insufficienza renale al rischio cancro, con un semplice cambiamento di dieta, basato sull’eliminazione dei carboidrati e l’aggiunta di qualche integratore. E vorrebbe portarci tutti a vivere fino a 120 anni. Adriano Panzironi, già finito più volte sotto i riflettori della cronaca, non è un medico ma si presenta come esperto di medicina e nutrizione. Gode di grande seguito e ha da poco riempito il Palaeur, a Roma, con migliaia di seguaci che giurano di aver cambiato vita da quando seguono i suoi metodi. Ma ecco le basi, inconsistenti e ascientifiche, del regime Life 120.


Carboidrati nel mirino, ma la scienza dice il contrario
Il guru condanna i cosiddetti carboidrati insulinici, cioè responsabili di aumentare l’insulina, accusati di essere il principale motore dei tumori, che, secondo Panzironi, “si nutrono di zuccheri, che noi invece di interrompere continuiamo a fornire con la dieta”. Consiglia di eliminare pane, pasta, pizza, ma anche riso, mais e legumi, la dieta mediterranea insomma.

«La definizione di carboidrato insulinico non ha senso in medicina. Ogni tipo di zucchero, da qualunque fonte provenga, produce quell’effetto», spiega il professor Lorenzo Piemonti, docente di endocrinologia presso l’Università Vita Salute San Raffaele di Milano. «Ma sapete che cosa, più di tutto, accresce l’insulina nel sangue? Le proteine, attraverso gli amminoacidi. Già questo basterebbe per smascherare l’assenza di scientificità dei consigli proposti». Quindi la dieta mediterranea va riabilitata? «Certo, perché non è solo pasta, pane e pizza ma un regime equilibrato che prevede carboidrati complessi di origine vegetale, come i legumi o la pasta, meglio se integrale, poco zucchero bianco, molta frutta e verdura, poca carne rossa e dolci saltuariamente. E ci sono decine di studi che sostengono i suoi effetti positivi».


Cancro e diabete: occhio ai consigli “fake”
Quanto ai tumori che si nutrono di carboidrati? «Questo è vero, tutte le cellule, comprese quelle tumorali, usano lo zucchero. Ma sostenere che smettendo di mangiare carboidrati si toglie benzina al tumore non ha nessun fondamento, perché il corpo continua lo stesso a produrli prendendoli da altre parti, per esempio trasformando i grassi.

È anche vero che la dieta spesso entra a far parte di una terapia antitumorale, ma sempre con un approccio specifico e personalizzato. Prendiamo un caso di cancro all’esofago, in cui il paziente già fatica ad alimentarsi. Togliere i carboidrati significa farlo deperire». Ma anche per il diabete, si rischiano effetti gravi affidandosi a consigli campati per aria. «Un recente studio ha mostrato che aumentare la dose di vitamina D tramite integratori, come suggerito da Panzironi, non ha alcun effetto di prevenzione sul diabete.

E occhio al fai da te sull’insulina. Pensiamo al caso di un bambino con diabete di tipo 1 al quale i genitori dovessero decidere di sospenderla, rischierebbe di morire», aggiunge il professor Francesco Purrello, presidente Sid (Società italiana di diabetologia).


Tanto marketing, zero scienza

E sui consigli speciali di Panzironi, come mangiare solo salumi provenienti da suini neri allevati allo stato brado o usare soltanto il sale dell’Himalaya? «Un animale allevato all’aperto, in modo naturale, ovviamente dà un prodotto migliore rispetto a uno iper industriale, di qualunque colore sia. Mentre il sale è sempre lo stesso, dall’Asia alla Sicilia. Sono tutte invenzioni che servono a impressionare e fidelizzare il seguace, che diventa oggetto di marketing, niente di più», aggiunge il professor Piemonti.

Ma allora perché migliaia di persone dichiarano di ottenere buoni risultati? «Di diete come questa, spesso definite low carb, ce ne sono a decine e tutte nel breve termine hanno effetto su molti soggetti», afferma il professor Piemonti. «Una persona sovrappeso o ipertesa, abituata a un’alimentazione ipercalorica e con troppi zuccheri, per forza si sente meglio se smette di consumare pasta, pane e pizza. Ma ci sono studi scientifici che dimostrano come questi regimi, protratti per anni, finiscano per avere effetti negativi. Basti pensare che il cervello è uno degli organi che più di tutti si nutrono di zuccheri. Ammetto, però, che la medicina ufficiale dovrebbe fare un mea culpa, perché finora la nutrizione è stata tenuta in secondo piano e tanti dottori non hanno sufficienti conoscenze per andare incontro alle esigenze dei pazienti. Di contro, ciò non significa che si debba credere a questi stregoni secondo cui tutti i medici normali complottano ogni giorno per farci ammalare, mentre loro conoscono l’elisir di lunga vita», conclude Lorenzo Piemonti.


Pochi studi tante denunce

Adriano Panzironi, romano, è nato nel 1972. Della sua formazione scolastica si sa poco, non è medico, ma figura come giornalista pubblicista. Il suo sistema ruota attorno al marchio Life 120, con cui propone diete, vende prodotti alimentari, registra filmati per il suo canale online.

L’Ordine dei giornalisti lo ha sospeso, l’Ordine dei medici di Roma lo ha denunciato per esercizio abusivo della professione e l’Agcom gli ha inflitto una multa di 260.000 euro per aver trasmesso informazioni pubblicitarie potenzialmente lesive della salute. Molte delle principali associazioni dei nutrizionisti (Adi, Ansisa, Andid) lo hanno condannato. E di recente, anche il ministro della Salute Giulia Grillo ha stigmatizzato il suo comportamento.


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Articolo pubblicato sul n. 30 di Starbene in edicola dal 8 luglio 2019




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