Dermatologia ed estetica

Herpes labiale

L’herpes labiale è una malattia infettiva che si manifesta generalmente sulle labbra. L’infezione è causata dal ceppo virale herpes simplex (solitamente di tipo 1) e talvolta può interessare anche guance e palato.

Inizialmente, l’herpes labiale si manifesta con sensazione di bruciore, tensione e prurito che interessano le labbra e l’area circostante. Nel giro di poche ore si assiste, nella medesima area cutanea, alla comparsa di una chiazza arrossata e gonfia (lesione eritemato-edematosa) di modeste dimensioni, che in breve tempo si ricopre di piccole vescicole tese, emisferiche, del diametro di 2-3 mm e raccolte a grappolo; tali vescicole, dei veri e propri serbatoi di virus, hanno un contenuto inizialmente limpido, con un alone periferico arrossato, poi torbido e, nel corso di una settimana, si rompono, evolvendo in croste giallastre. La confluenza di più vescicole può in alcuni casi dar luogo a una lesione simil-bollosa. Le lesioni erpetiche non lasciano solitamente esiti cicatriziali e hanno una durata inferiore agli 8-10 giorni.

Durante tutto questo periodo il rischio di infettare un’altra persona tramite contatto diretto (per esempio mediante lo scambio di bicchieri infetti oppure attraverso baci o rapporti sessuali) aumenta notevolmente.

In particolare, il più alto rischio di contagio si ha quando le vescicole si aprono, lasciando fuoriuscire i i virus (intorno al quarto o quinto giorno).

Le recidive sono molto frequenti, poiché il virus rimane nell’organismo per tutta la vita, spostandosi, attraverso le vie nervose, dalla pelle alle radici dei nervi; in quest’ultima sede i virus rimangono in uno stato di latenza, per riattivarsi ai primi segni di debolezza del sistema immunitario.

La frequenza con cui si riattiva il virus cambia da persona a persona: molte presentano un’eruzione più volte al mese, altre solo 2-3 volte all’anno; la stessa sede anatomica tende a essere colpita più volte nelle recidive. Capita spesso che l’infezione torni a manifestarsi in concomitanza di un periodo molto impegnativo (da un punto di vista sia fisico sia mentale), di una indigestione, di un’eccessiva esposizione alla luce solare oppure come conseguenza di altre malattie o dell’assunzione prolungata di alcuni farmaci. Anche alterazioni ormonali legate alla gravidanza o al ciclo mestruale possono favorire l’azione degli herpes virus. Il riconoscimento precoce dei sintomi consente di intervenire tempestivamente, limitando l’eruzione attraverso l’impiego di apposite pomate a base di zinco o eparina.

La diffusione del virus ad altre aree cutanee, come gli occhi o i genitali, è piuttosto rara, ma non si può escludere completamente. Allo stesso modo, è difficile trasmettere ad altre persone l’infezione attraverso l’utilizzo comune di oggetti contaminati, come lenzuola o asciugamani. Trattandosi, in ogni caso, di possibili veicoli di infezione, è bene fare attenzione anche al rispetto di tali norme igieniche: lavarsi spesso le mani ed evitare di grattare le lesioni. L’herpes labiale non va confuso con le afte, piccole lesioni della mucosa, che compaiono all’interno della cavità orale o nella lingua a causa di fattori diversi (stress, intolleranze alimentari, abuso di alcuni farmaci, ferite causate dall’accidentale masticazione della mucosa).

La terapia è locale e consiste nell’applicazione di una crema specifica, contenente una sostanza antivirale, da applicare sul punto delle labbra in cui si stanno formando le vescicole dell’herpes. La crema deve essere utilizzata con la massima tempestività, dunque proprio nel momento in cui il soggetto avverte i primi sintomi (in genere un lieve bruciore localizzato in un punto delle labbra). È consigliabile l’uso di creme protettive specifiche per le labbra, che possono aiutare a lenire il fastidio temporaneo.

Se le recidive sono frequenti, soprattutto nel periodo estivo, è importante proteggere le labbra con un filtro solare ad alto fattore di protezione quando ci si espone al sole intenso; inoltre, è bene limitare il consumo di alimenti e bevande troppo caldi o troppo freddi poiché possono provocare dolore nelle aree lesionate.

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