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Colesterolo: i 7 cibi da tenere d’occhio

Alcuni alimenti possono contribuire ad alzare i livelli di colesterolo “cattivo”. Scopri quali limitare

credits: iStock




Latte

Il latte intero, se consumato abitualmente, può influire sul livello di colesterolo. Può inoltre nuocere alla salute, non solo del cuore e delle arterie, perché stimola la produzione di un ormone, l’IFG1, a sua volta collegato allo sviluppo di alcune forme tumorali.

Meglio quindi alternarlo con bevande di origine vegetale (soia, riso, avena, mandorle...) sempre non zuccherate.

Puoi berlo: 2 volte alla settimana.
Porzione: 150 ml.


Salumi

Anche se contengono meno colesterolo e grassi di un tempo (grazie ai continui progressi delle tecniche di allevamento) le linee guida internazionali dell’American Heart Association dicono di evitarne il più possibile il consumo.

Puoi mangiarli: non più di 1 volta al mese.
Porzione: 50 g.


Uova

Uno medio contiene 186 mg di colesterolo: una vera “bomba” lipidica. Ma questo non significa che devi rinunciare del tutto alle uova.

Puoi mangiarle: 1-2 volte alla settimana.

Porzione: 1, non di più.


Carne

È uno degli alimenti più ricchi di colesterolo e, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non c’è una grande differenza tra quella rossa e quella bianca.

Per questo il suo consumo va sempre limitato, privilegiando tagli magri (molti studi hanno infatti dimostrato che un eccesso di carne, oltre a far male al cuore, provoca un aumento del rischio di diversi tipi di tumore).

Puoi mangiarla: 2 volte alla settimana (bianca); 1 volta ogni 15 giorni (rossa).

Porzione: 120 g.


Formaggi

Sono ricchi di grassi saturi, la cui capacità di aumentare i livelli del colesterolo “cattivo” è nota da decenni.

Puoi mangiarli: 1 volta alla settimana.

Porzione: 50 g (stagionati); 100 g (freschi).


Zuccheri

Quelli ad assorbimento rapido (saccarosio, glucosio, fruttosio) e i dolci contribuiscono ad aumentare i livelli di colesterolo circolanti nel sangue. Infatti, quando li mangiamo si verifica n picco di produzione di insulina, ormone che, a sua volta, stimola l’attività dell’enzima deputato alla produzione del “pericoloso” grasso
nel fegato.

Puoi mangiarli: massimo 1 volta al giorno.

Porzione: 25 g (compresi quelli già presenti naturalmente nei cibi, come la frutta.


Burro

È un concentrato di grassi (colesterolo incluso). Alcuni sono a “catena corta”: forniscono energia prontamente disponibile e sono facilmente digeribili se consumati
crudi. Non va abolito ma usato con parsimonia.

Puoi mangiarlo: 1 volta alla settimana.

Porzione: 10 g.


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Articolo pubblicato sul n. 42 di Starbene in edicola dal 03/10/2017

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