di Angelo Piemontese
Il 31 maggio ricorre la Giornata mondiale senza tabacco, dedicata alla prevenzione e all’informazione sui danni del tabagismo. Un problema quest’ultimo che riguarda sempre di più il mondo femminile, come mostrano i dati più recenti: «Nel 2015 su 11 milioni e mezzo di fumatori 5 milioni appartengono alla popolazione femminile, prevalentemente con età compresa tra i 30 e 65 anni. L’incidenza di fumatori nelle donne sta pareggiando quella degli uomini», conferma Marco Alloisio, presidente della Lega Italiana per Lotta ai Tumori (LILT), sezione provinciale di Milano.
Smettere di fumare non è facile. Ma un incentivo per i fumatori potrebbe essere sapere che i benefici sulla salute si vedono in tempi brevi. «Numerosi studi confermano miglioramenti in termini di salute che si acquisiscono progressivamente», precisa il dottor Alloisio. Ecco che cosa succede progressivamente all’organismo quando si decide di dire stop al fumo.
COSA SUCCEDE NEL GIRO DI TRE GIORNI
Dopo 36 ore dal momento in cui si è spenta l’ultima sigaretta, i livelli di monossido di carbonio e di nicotina del sangue diminuiscono in maniera significativa, cioè migliora l’ossigenazione e i muscoli si affaticano meno: migliora la resistenza nell’attività fisica e in quella lavorativa. E ne beneficia anche la reattività del cervello. L’alito, poi, non è più sgradevole.
Nel giro di 3 giorni si regolarizzano la temperatura corporea e i battiti cardiaci: l’uso delle sigarette tende infatti a dare aritmie. Il rinnovato maggior apporto di ossigeno al cervello, inoltre, aumenta le performance cognitive.
COSA SUCCEDE DOPO UNO – TRE MESI
Con il passare dei giorni le cose continuano a migliorare. Già nella prima settimana, si riacquistano appieno il senso del gusto per gli alimenti e l’olfatto ritorna a essere completamente funzionante.
Inizia anche una tosse un po’ fastidiosa ma va vista in chiave positiva: vuol dire che la mucosa della trachea e dei bronchi, che serve per togliere le secrezioni del polmone, ricomincia a funzionare, liberando le via aeree dalle scorie residue del fumo.
In capo a un mese i polmoni recuperano fino al trenta per cento della funzionalità respiratoria: significa che si riesce a correre senza più affanno.
Dopo tre mesi scompare la tosse cronica tipica dei fumatori e si è al top delle performance: si riesce a salire le scale senza arrivare in cima col fiatone, per esempio. Migliora anche l’aspetto dei capelli, perché la maggiore ossigenazione dei bulbi piliferi li rende più coloriti e vitali.
COSA SUCCEDE DOPO SEI MESI – 1 ANNO
I benefici si riscontrano anche sulla pelle: scompare la cosiddetta “smoker face”, cioè il corrucciamento della pelle del volto per l’attacco del fumo sui capillari del derma che provoca la formazione di rughe e sparisce l’antiestetico colore dei denti e anche delle unghie, ingiallite per l’effetto topico della nicotina (cioè attraverso il contatto delle dita con la sigaretta).
Gli studi rivelano che dopo un anno il rischio di malattie cardiovascolari, in particolare infarto del miocardio e ictus, è dimezzato.
COSA SUCCEDE DOPO 5 – 10 – 20 ANNI
Dopo 5 anni, comincia a diminuire anche il rischio di tumore ai polmoni e quello legato a patologie cardiocircolatorie si attesta sui livelli della popolazione non fumatrice.
Dopo 10 anni la probabilità di essere colpiti da un carcinoma polmonare è praticamente la stessa di un non fumatore, quindi molto bassa.
Dopo 20 anni il rischio per i tumori correlati al fumo, che colpiscono il cavo orale, l’esofago, il rene, la vescica, si abbassa drasticamente.
Le risposte dei nostri esperti
Cara lettrice/caro lettore, le consiglio di rivolgersi ad un medico specialista in scienza dell'alimentazione o ad un servizio di dietetica di un ospedale della sua zona. In questo modo, dopo un'adeg...
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