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Glaucoma: lo sport può prevenirlo e rallentarne la progressione

Può prevenire e rallentare la progressione di questa malattia degli occhi. Lo dicono gli ultimi studi

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Si stima che in Italia riguardi circa un milione di persone, in leggera prevalenza donne, di solito sopra i 45 anni di età. È il glaucoma, una malattia oculare che colpisce le cellule nervose della retina, causando la progressiva perdita del campo visivo spaziale, cioè la cosiddetta visione periferica, fino a oscurare completamente anche quella centrale.

Due recenti studi americani hanno dimostrato che l’attività fisica può essere molto utile per prevenire e rallentare questa malattia.


Se cammini lo eviti

Il primo studio Usa, coordinato dai ricercatori dell’Università della California, ha dimostrato come un’attività fisica costante e vigorosa possa abbassare molto il rischio di sviluppare il glaucoma: «Per l’American Heart Association bisognerebbe fare 10mila passi al giorno, di cui almeno 3mila consecutivi. Altrimenti possiamo considerare 30-40 minuti al giorno di camminata medio-veloce, almeno 4 volte alla settimana», spiega Luciano Quaranta, responsabile del Centro glaucoma degli Spedali Civili di Brescia e professore di Oftalmologia presso l’Università di Brescia.


Puoi ridurre il rischio...

Sempre secondo i ricercatori americani, aumentando di 10 minuti al giorno la propria attività fisica, si può arrivare anche a ridurre del 25% il rischio di glaucoma.

Il motivo? «Muoversi fa aumentare l’ossigenazione della retina e delle sue cellule, rendendole più forti. In più, l’attività fisica contrasta la formazione di radicali liberi nel sistema nervoso centrale, di cui l’occhio fa parte», specifica il professor Quaranta.


...e ostacolare la malattia

Un secondo studio americano, realizzato dall’Università di Baltimora, ha dimostrato l’efficacia dell’attività fisica anche per coloro che il glaucoma lo hanno già. Chi fa movimento in modo continuativo e intenso, se aumenta del 50% il suo impegno quotidiano, taglia fino al 10% il tasso di progressione della malattia.


Le attività più adatte

Corsa, nuoto, bicicletta e tennis sono pratiche aerobiche che migliorano la perfusione oculare, cioè la circolazione del sangue all’interno dell’occhio.

Chi ha già il glaucoma, però, deve evitare il sollevamento pesi e alcune posizioni con la testa tenuta troppo verso il basso. No, infine, agli allenamenti in palestra molto faticosi.


Gli integratori salvavista

Accanto all’attività fisica, anche l’alimentazione gioca un ruolo decisivo nella prevenzione del glaucoma.

Di questa importanza si è parlato durante il recente congresso “Nutraceutica e occhio” che si è tenuto a Roma: «Lo stress ossidativo, responsabile della produzione dei radicali liberi, danneggia anche la retina e il nervo ottico, ed è alla base delle malattie degenerative. Un danno che si può contrastare tramite i nutraceutici, sostanze alimentari che pur essendo presenti nei cibi, non vengono assimilate nelle dosi giuste dall’organismo. Ecco perché vengono concentrate in pillole», spiega il professor Gianluca Scuderi, responsabile dell’Unità operativa di oculistica dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. «Il coenzima Q10 ha per esempio dimostrato proprietà benefiche ed effetti protettivi anche nel glaucoma. Gli Omega 3 riducono la pressione intraoculare, mentre le catechine del cacao migliorano l’afflusso di sangue alla retina».


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Articolo pubblicato sul n. 46 di Starbene in edicola dal 30/10/2018

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