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Metodo Grinberg: un nuovo approccio al dolore

Questa tecnica punta sulla respirazione e invita al relax. Ecco come agisce

credits: iStock



di Rossana Cavaglieri


Gli ultimi dati Oms sono allarmanti: il dolore cronico colpisce un adulto su cinque. E, secondo la British Pain Society, le persone imparano, loro malgrado, a convivere con artrosi, reumatismi, emicrania, fibromialgia e colite per molti anni. Tempi biblici, in cui i farmaci antinfiammatori e analgesici diventano inefficaci perché l’abuso provoca resistenza (senza contare gli effetti collaterali).


Ma c’è un’altra strada. Non l’ennesima pillola però: una tecnica oggi molto di moda che insegna a cambiare prospettiva sulla sofferenza. Creato nel 1991 dal terapeuta israeliano Avi Grinberg, è arrivato recentemente in Italia. «Insegniamo a considerare il dolore non un nemico da ombattere a tutti i costi, ma una forza naturale, un “appello urgente” del corpo che chiede attenzione», spiega Avi Grinberg, che ha portato il suo metodo in 16 Paesi e scritto diversi libri sull’argomento.


«Di solito di fronte alle sensazioni dolorose si creano barriere: si contraggono i muscoli, si blocca il respiro. Reazioni automatiche che aumentano la tensione, in un circolo vizioso che comporta sempre più sofferenza».
«Nelle sedute individuali si parte dall’analisi del piede che riproduce, come una mappa in scala, le problematiche dell’intero organismo», aggiunge Cristina Mach di Palmstein, professionista Grinberg a Milano.


«Al paziente insegniamo a concentrarsi sulle sensazioni, calmando il dolore con la respirazione profonda. Quando la persona è completamente rilassata, in ascolto passivo del proprio corpo, usiamo diverse tecniche di sfioramento per sciogliere le tensioni». Nel giro di qualche seduta, il dolore si attenua di molto.


I prossimi appuntamenti


In genere il Metodo Grinberg prevede 8-10 sedute individuali a cadenza settimanale (da 70 € l’una), ma nei centri di yoga e di tecniche psicocorporee si stanno diffondendo anche le sedute di gruppo, un po’ meno costose e basate sullo scambio di esperienze. Intanto in Italia si stanno moltiplicando seminari e workshop di 2-3 ore per avvicinare il pubblico al metodo. 


Ecco le prossime iniziative:
>a Milano al centro di Cristina Mach di Palmstein corso di movimento in gruppo, il 23 marzo.
>a Torino Paola Dalmasso conduce nel suo Studio Professionale un workshop i prossimi 19 marzo e 16 aprile.


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Articolo pubblicato sul n.12 di Starbene in edicola dall'08/03/2016

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