La frutta secca è un peccato di gola che fa male, soprattutto alla linea?
«Non è assolutamente così – spiega il dottor Nicola Sorrentino, specialista in scienze dell’alimentazione e dietetica e direttore della Columbus Clinic Diet – Si tende a pensare che tutto ciò che piace, soprattutto i fuori pasto, sia pericoloso per la salute e la forma fisica. In realtà non è sempre vero e la frutta secca a guscio ne è un valido esempio: pistacchi, noci e mandorle sono calorici ma molto ricchi di benefici e consumarli con moderazione non ha nessun riflesso negativo sul peso».
Un’ottima scelta
Tra le diverse varietà di frutta secca a guscio, i pistacchi si rivelano particolarmente virtuosi dal punto di vista nutrizionale e dietetico.
«Trenta grammi, che corrispondo a circa una cinquantina di frutti, apportano solo 160 calorie – spiega Sorrentino – Senza dimenticare che i pistacchi sono ricchi di proteine, circa il 20% del loro peso, preziose per il buon funzionamento dell’organismo e contengono grassi benefici senza traccia di colesterolo che svolgono un’ottima azione protettiva contro le malattie cardiovascolari e il diabete».
Ideali come spuntino
Oltre a non essere particolarmente calorici, i pistacchi aiutano a stare in linea perché hanno un basso indice glicemico che modifica l’assorbimento dei carboidrati.
«Riducendo la risposta glicemica i pistacchi aumentano il senso di sazietà aiutando così a non esagerare con altri cibi più calorici e meno sani – continua Sorrentino – I pistacchi sono quindi ottimi come spuntino sia a metà mattina che a merenda per non arrivare troppo affamati ai pasti».
Non fanno ingrassare, anzi
Importante per restare in forma è comunque la quantità.
«La porzione ottimale come snack è di circa 30 grammi – spiega Sorrentino – Se non si esagera non si ingrassa, anzi si riesce persino a dimagrire: in uno studio effettuato su un gruppo di donne che consumavano i pistacchi come spuntino due, tre volte al giorno è stata rilevata una diminuzione dell’indice di massa corporea e della circonferenza vita».
Da non dimenticare anche l’apporto di proteine e di magnesio, prezioso quando si sta a dieta per evitare di perdere massa e forza muscolare.
La miglior varietà
I pistacchi arrivano da diverse parti del mondo. «La varietà migliore è quella americana perché oltre ad essere naturalmente dolce e fornire un ottimo apporto di proteine vegetali e fibre contiene anche una minor quantità di sodio rispetto a quella iraniana e turca» commenta Sorrentino.
Il sodio è un minerale che, oltre ad essere responsabile di malattie cardiovascolari, causa ritenzione e aggrava la cellulite. I pistacchi americani inoltre contengono una maggior percentuale di carotenoidi con decise proprietà antiossidanti e protettive.
Le giuste combinazioni
I pistacchi sono buoni da soli, ma anche in abbinamento con altri cibi che con questa aggiunta diventano non solo più gustosi ma anche più sani.
«Abbinati al pesce aumentano la percentuale di grassi benefici, importanti per abbassare i trigliceridi del sangue e prevenire le malattie cardiovascolari – conclude Sorrentino – Grattugiati al posto del formaggio diminuiscono l’introito di colesterolo alimentare; con la frutta fresca alzano l’apporto di vitamine, minerali e antiossidanti».
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Cara lettrice/caro lettore, le consiglio di rivolgersi ad un medico specialista in scienza dell'alimentazione o ad un servizio di dietetica di un ospedale della sua zona. In questo modo, dopo un'adeg...
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