Il freddo è arrivato. Con l’inverno cambiano le esigenze del nostro organismo: sentiamo maggiormente il bisogno di cibi più calorici ed è più facile lasciarsi andare a uno sgarro in più. Chi non ha voglia di una cioccolata calda dopo una passeggiata o di un piatto di pasta fumante dopo una giornata gelida? Mettersi a dieta in questo periodo sembra un’impresa ardua. E se invece non fosse così difficile?
«La soluzione c’è», afferma Simona Santini, biologa nutrizionista, laureata in scienze biologiche e in biologia cellulare e molecolare, autrice del libro La dieta delle stagioni (Bur Rizzoli, 18 €). «Basta affidarsi ai prodotti di stagione. Ed esistono molti modi di cucinarli in modo creativo e gustoso: ripeto sempre che un piatto triste non ci farà dimagrire più di uno felice. Saremo solo più depressi. Pensare che la dieta della stagione fredda sia sinonimo di verdure lesse scondite e di passate immangiabili è un luogo comune. È la ragione per cui ho deciso di scrivere un libro sul tema: ogni momento dell’anno offre prodotti che possono solleticare il palato, assecondare le esigenze della bilancia e garantirci una buona salute ». Basta conoscerli.
Perché è così importante la stagionalità?
Perché i prodotti maturati naturalmente e non in frigorifero o in serra mantengono a lungo le loro proprietà nutritive come vitamine e minerali. La natura ci fornisce quello di cui abbiamo bisogno proprio in funzione delle stagioni. In inverno per esempio, quando occorre rinforzare il sistema immunitario per difenderci dal freddo, è opportuno mangiare gli agrumi, che sono ricchi di vitamina C e sostengono le nostre difese naturali. Al contrario i prodotti estivi sono ricchi d’acqua per combattere la disidratazione. Inoltre gli alimenti di stagione, oltre a essere più adatti al nostro organismo in quel momento, sono anche più saporiti e meno cari. È chiaro per esempio che gustare un pomodoro maturato al sole ha un sapore diverso da uno cresciuto in serra in inverno.
Niente verdure surgelate nella dieta di stagione?
Non necessariamente. È un discorso diverso: un alimento raccolto fresco e congelato è migliore, dal punto di vista nutrizionale, di un prodotto fresco ma colto fuori stagione che magari viene fatto maturare grazie alla luce artificiale o ad agenti chimici.
Quali sono i benefici della dieta di novembre e dicembre?
Innanzitutto, come già accennato, dobbiamo fare il pieno di quegli alimenti ricchi di vitamina C che rinforzano le nostre difese immunitarie, come gli agrumi e i kiwi. Anche broccoli e cavolfiori ne contengono ma occorre cuocerli poco (massimo una decina di minuti) e meglio a vapore, perché la vitamina C è una sostanza termolabile che quindi si perde con il calore. Per rinforzare le nostre difese sono utili anche gli alimenti che apportano beta-carotene, un antiossidante molto efficace nel combattere le infezioni e i radicali liberi, che accelerano l’invecchiamento cellulare. Lo troviamo nei funghi e nella zucca. Infine sono importanti anche gli alimenti ricchi di vitamina B, presente in tutte le verdure a foglia verde come per esempio il cavolo nero, gli spinaci, le biete. Ma i benefici degli alimenti di stagione non sono circoscritti al sistema immunitario. La zucca, per esempio, riduce l’assorbimento degli zuccheri e contiene sostanze che favoriscono il buonumore (vedi schede alle pagine seguenti).
Come ci si regola con le porzioni?
Nel mio libro riporto dosi medie, per esempio un piatto di pasta è intorno ai 60 grammi una porzione di pollo è intorno ai 150 grammi. Con il suo regime alimentare quanti chili si possono perdere? Se una persona inizia a seguire la mia dieta, può perdere circa 2 chili e mezzo al mese. Poi può anche seguire questo regime alimentare come mantenimento. Il mio programma permette di perdere peso in modo sano, senza eliminare nessun alimento e soprattutto consente di mantenere il peso forma raggiunto perché si impara a nutrirsi correttamente. Una dieta sbilanciata invece, che per esempio elimina completamente i carboidrati, ha poi l’effetto di far recuperare i chili persi appena si reintroducono questi alimenti nella dieta.
E se si è fuori casa?
È molto facile. Io faccio riferimento al piatto della salute della Harvard University. Un pasto equilibrato deve essere composto dai 3 macronutrienti che sono carboidrati, proteine e vegetali. Immaginiamo di avere davanti un piatto e di dividerlo in due: la prima metà deve essere composta da vegetali, l'altra invece la dividiamo ancora in due. La prima parte la riempiamo con i carboidrati (pasta, riso, avena, orzo, ecc.), la seconda con le proteine (carne, pesce, legumi e uova).
Dieta, una giornata tipo
Colazione
Caffè, orzo o tè - un toast con dell’affettato magro e formaggio spalmabile magro - 1 fico
Spuntino
1 mela e 3 noci
Pranzo
Riso basmati con uova sode e cicoria
Merenda
Coffee bowl
Prendi 6 biscotti di grano saraceno o integrali e 150 g di yogurt greco magro al caffè. Bagna i biscotti in una tazza di latte parzialmente scremato o in un mix di latte e caffè. Prendi una ciotolina e inizia a fare uno strato di biscotti e uno di yogurt fino a esaurire gli ingredienti. Termina con una spolverata di cacao amaro. Riponi in frigorifero per qualche ora o tutta la notte.
Cena
Calamari ripieni di radicchio (vedi ricetta sotto) - scarola stufata - pane integrale
Calamari ripieni di radicchio - La ricetta
Ingredienti per 2 persone: 4 calamari, 1 cipolla, ½ radicchio tondo di Chioggia, ½ costa di sedano, 1 bicchiere di vino bianco, qualche rametto di timo, succo di ½ limone, pepe, olio evo e pangrattato q.b.
Metti in padella mezza cipolla e il sedano tagliati finemente insieme a un po’ d’acqua. Quando la padella è ben calda, aggiungi il radicchio tagliato a listarelle. Dopo un paio di minuti sfuma con una parte del vino e cuoci per 8-10 minuti, aggiungendo acqua se occorre. Continua la cottura fino a che il liquido non sarà completamente evaporato. Aggiungi il pepe e il pangrattato e mescola il tutto. Riempi i calamari già puliti (puoi chiedere al tuo pescivendolo di effettuare quest’operazione) e chiudili con gli stuzzicadenti. Metti i calamari in una teglia rivestita di carta da forno adagiandoli sui rametti di timo. Condisci con il succo di limone, un poco di vino e acqua per la cottura. Inforna a 180 °C per 25 minuti circa in modalità ventilata, aggiungendo altra acqua se serve. Continua la cottura per altri 5 minuti in modalità grill. Impiatta e termina con un poco di pepe e un giro di olio evo.
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