Ludopatia in aumento: le cause, come riconoscerla e curarla

Spesso si comincia a scommettere per noia, ma poi diventa un’ossessione. Una dipendenza comportamentale aumentata soprattutto durante il Covid. Ma la cura c’è. Da non sottovalutare i primi sintomi



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Di solito si comincia per noia, per ingannare il tempo, ma poi diventa un’ossessione. È il percorso di chi rimane ingabbiato e risucchiato in quella che si trasforma in una vera e propria tirannia, capace di condizionare e rovinare la vita. È la ludopatia.

La confessione di Nicolò Fagioli, talentuoso centrocampista piacentino, su come è entrato nel vortice delle scommesse illegali, ha riacceso i riflettori su quella che può essere classificata come una malattia della psiche. Tant’è che il calciatore ha raccontato di aver cercato di curarsi in passato e per un periodo di tempo ha avuto l’illusione di essere uscito dalla dipendenza. «Avendo molto tempo libero», le scommesse «sono un modo per vincere la noia», ha detto anche Fagioli.


Ludopatia in aumento dal Covid

Nota come gioco d’azzardo patologico (Gap), la ludopatia è una dipendenza comportamentale che può compromettere gravemente la qualità della vita delle persone che ne sono affette, dal lavoro alle relazioni. La sua diffusione è aumentata soprattutto durante il Covid quando la lunga permanenza a casa ha avvicinato tanti giovani ma anche adulti a questa forma di gioco favorito dalle piattaforme online, quindi più accessibile e fuori da ogni controllo.
«Alcuni in un mese arrivano a giocarsi cifre da capogiro, anche fino a dieci volte lo stipendio», spiega Stefano Gardenghi, direttore dell’unità operativa Dipendenze patologiche dell’Ausl di Imola. Il gioco d’azzardo ha dinamiche simili alle dipendenza per alcol e droghe. Gardenghi fa questo esempio: «Se scommetto 100 euro dopo un po’ quel quantitativo non mi fa più effetto, così alzo la posta non solo per rientrare delle perdite, ma anche per avere gli stessi brividi di prima». Si entra in una spirale dalla quale è difficile uscire. Anche perché, come illustra bene l’esperto, ciò che muove il giocatore d’azzardo non è il desiderio di vincere. «All’inizio lo fanno per questo, ma alla fine quello che cercano e di cui non possono fare a meno è la carica di adrenalina che si genera aspettando il risultato – spiega –. Le nuove modalità di giochi online creano ancora più dipendenza, perché l’attesa è breve e così la persona mantiene alte le emozioni forti e i livelli di dopamina e serotonina».

Da un’indagine commissionata dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2018, emerge che una persona ogni 39, nel nostro Paese, soffre di ludopatia.
Nel 1994 invece il gioco d'azzardo patologico è stato inserito nel DSM-IV, il manuale diagnostico dei disturbi mentali ed è riconosciuto anche dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, che specifica come spesso la ludopatia può essere accompagnata da depressione, disturbo bipolare, attacchi di panico, impulsività e disturbi vari legati allo stress.


Come curarsi dalla ludopatia

La cura c’è. Come spiegato alla Gazzetta dello Sport da Lorenzo Castelli, psicologo e psicoterapeuta esperto in gioco d'azzardo patologico, «è necessario un processo terapeutico che prenda in considerazione diversi piani. Uno può essere quello fisiologico e quindi va fatta una valutazione anche psichiatrica per verificare l'eventuale bisogno di un trattamento farmacologico». Secondo l’esperto «è indicata la psicoterapia. Un approccio cognitivo-comportamentale può avere dei buoni risultati a cui si aggiunge un accompagnamento di tipo più psico-educativo, con modalità più pratiche e più pragmatiche che possano andare a ridurre la patologia in sé».

Per la cura di questo disturbo ci sono 163 strutture sparse sul territorio nazionale, come riporta il Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di Sanità. Inoltre è attivo il numero verde Usciredalgioco, 800 558822, dedicato all’ascolto di coloro che vogliono intraprendere un percorso per allontanarsi dalla dipendenza.

Non vanno sottovalutati i primi segnali ossessivi come irritabilità o inquietudine quando si cerca di smettere o di giocare meno; tendenze criminali al fine di ottenere i soldi; fare grandi puntate di denaro per recuperare le perdite precedenti; mentire circa la quantità di denaro spesa al gioco e impostare grandi quantità di denaro per sentire l’eccitazione da gioco.
L’intervento tempestivo è fondamentale per sottrarsi alla spirale ossessiva. La ludopatia è pari a qualsiasi forma di dipendenza patologica, non va sottovalutata.

19 ottobre 2023

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