Ludopatia: ecco dove curarsi dalla dipendenza dal gioco d’azzardo

L’Istituto Superiore di Sanità ha censito ad oggi 163 strutture, dotate di équipe multidisciplinari per dedicarsi alla cura e all’assistenza dei giocatori patologici e delle loro famiglie



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di Erika Tomasicchio


Uscire dal vortice del gioco d’azzardo è possibile. Un aiuto concreto arriva dai 163 servizi di cura a oggi presenti sul territorio nazionale: 68 al Nord, 50 al Centro e 45 distribuiti tra Sud e isole. A censirli (lo studio è ancora in corso) e pubblicare online la relativa mappa sul sito Usciredalgioco.it è il Centro nazionale dipendenze e doping dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità.

Sulla piattaforma, sempre aggiornata, è possibile scoprire in tempo reale le principali informazioni sui centri dedicati alla cura della dipendenza da gioco d’azzardo. Strutture in cui operano varie figure professionali: psicologi, medici e assistenti sociali, infermieri ed educatori professionali. Previa valutazione, l’équipe multidisciplinare prende in carico i giocatori problematici, supportandoli con interventi personalizzati e integrati rivolti in alcuni casi anche alla famiglia. Percorsi che possono essere ambulatoriali, residenziali e semiresidenziali.

Il numero verde

L’ISS ha anche attivato il telefono verde nazionale per le problematiche legate al gioco d’azzardo (tel. 800558822, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16). Un servizio di consulenza, anonimo e gratuito, che fornisce sostegno e orientamento sul tema.
Oltre a informazioni chiare, il numero verde orienta ai servizi territoriali, supporta l’utenza con psicologi esperti, suggerisce gruppi di auto-mutuo aiuto e altre risorse per gestire problematiche economiche e legali.

La ludopatia, un nemico insidioso

La ludopatia è una dipendenza che, a fronte di una gratificazione immediata, crea ossessione e debiti. L’abitudine al gioco – spiega l’ISS - diventa un comportamento persistente e difficile da controllare, fino a dominare la vita del giocatore e compromettere, talvolta in modo grave, le sue relazioni sociali, lavorative e familiari.

In questo caso si parla di disturbo da gioco d’azzardo, che viene diagnosticato dai medici. Per dedicarsi senza sosta a lotterie, gratta e vinci, slot machine e scommesse online, per citare alcuni esempi, le persone che ne sono affette tendono a investire nel gioco quantità sempre crescenti di tempo e denaro, mentire e chiedere prestiti.

Come accorgersi che il gioco sta diventando un problema

Occorre prestare attenzione ad alcuni segnali, spiegano gli esperti ISS: si diventa irritabili quando non si può giocare o qualcuno prova a ostacolare il desiderio di farlo, si aumenta via via il tempo dedicato al gioco e il denaro speso, si ritorna con l’illusione di recuperare i soldi perduti e si nasconde ai familiari l’importo di denaro investito, si arriva a mentire e indebitarsi e si pensa ossessivamente al gioco d’azzardo.

Quanto è diffuso il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia

Secondo uno studio epidemiologico svolto dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS tra il 2017 e il 2018 oltre un terzo della popolazione (36,4%), ovvero 18 milioni di persone, ha ammesso di aver praticato il gioco d’azzardo almeno una volta nei dodici mesi precedenti. 1 milione e mezzo di loro è stato identificato come giocatore problematico.

Per i minori il gioco d’azzardo è vietato. Tuttavia ben il 10,4% dei giovani giocatori italiani, d’età compresa tra i 14 e i 17 anni, è costituito da giocatori problematici. Anche dopo la pandemia il gioco d’azzardo non conosce crisi e continua a crescere soprattutto online, come rivela il Libro blu di Adm, l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli. Il gettito che deriva dagli apparecchi da intrattenimento, come slot machine e videolottery – rivela lo studio - costituisce la fetta più importante del gettito erariale (36,20% del totale).

luglio 2023


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