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Fisioterapia e riabilitazione: ora il fisioterapista è un robot

Sembra un videogioco. In realtà è un nuovo dispositivo made in Italy per la riabilitazione neurologica, ortopedica e geriatrica

iStock




Rolando ha 70 anni. La fisioterapista lo aiuta a sistemarsi sulla pedana. Davanti a sé, il paziente ha un monitor con una sorta di bersaglio. Il puntino verde, cioè il suo corpo rilevato dai sensori, deve centrare sempre l’obiettivo. La fisioterapista imposta il suo profilo sul tablet e fa partire i primi esercizi.

Siamo a Villa delle Terme, all’Impruneta, in provincia di Firenze. In questa casa di cura del Gruppo Korian, da circa un anno, è in funzione Hunova, il primo robot fisioterapista per la riabilitazione neurologica, ortopedica e geriatrica.

«Si tratta di un dispositivo innovativo che permette la riabilitazione di caviglia, ginocchio, anca e colonna vertebrale. Inoltre, consente di lavorare sulla rieducazione funzionale e motoria e sull’equilibrio», spiega Aladar Bruno Ianes, direttore medico di Korian Italia.


Permette oltre 160 esercizi

Rolando, per esempio, ha avuto un ictus con danni alla mano destra. In più, ha uno scarso controllo della postura. Ora la pedana inizia a muoversi, a inclinarsi, a rendere il suo lavoro più impegnativo. A ogni inclinazione, il paziente riesce a trovare la posizione corretta e a centrare il bersaglio. Un po’ di riposo e poi si ricomincia con i videogame. Sul touch screen appaiono macchinine rosse e palloncini gialli. E mentre la pedana si muove, Rolando deve portare a casa più punti possibile.

Sono giochi semplici, ma studiati per stimolare il sistema nervoso e offrire una ripresa completa. A seconda dell’arto da riabilitare o della zona del corpo da allenare, si possono usare alternativamente la pedana o la seduta, con o senza il touch screen, per eseguire oltre 160 esercizi riabilitativi.


Potenzia i risultati fisici e la motivazione

«Con il supporto dei medici, Hunova permette di misurare le capacità neuromotorie dei pazienti, consentendo di individuare gli aspetti da migliorare e di creare percorsi riabilitativi personalizzati», prosegue Ianes. Con buoni risultati, sembra. A Villa delle Terme, l’efficienza delle terapie è migliorata del 20%.

«Questo dispositivo integra e potenzia il lavoro fatto in palestra con il fisioterapista perché permette di variare gli esercizi e di vigilare sulla loro corretta esecuzione», conferma Lorenzo Pasquini, coordinatore dei fisioterapisti. «Ha poi un effetto positivo sull’umore e sulla motivazione del paziente, due elementi fondamentali per accelerare il recupero».


Dove lo puoi trovare

Hunova è firmato da Movendo Technology, una medical company creata da IIT (Istituto italiano di tecnologia, vedi box a destra), realtà leader in ambito robotico.

Sono già una ventina le strutture italiane che utilizzano questo dispositivo, dal Niguarda di Milano agli Ospedali Galliera di Genova, alla Fondazione Campus Università di Pisa e il Don Carlo Gnocchi di Roma, oltre ai centri Korian (korian.it).


Qui si lavora per il futuro

A Genova si progetta un futuro migliore per la nostra salute, grazie all’Istituto italiano di tecnologia, nato qui nel 2003. Il centro di ricerca scientifica è impegnato su più fronti. Non solo robotica, dunque, ma anche intelligenza artificiale, calcolo computazionale, neuroscienze, nuovi materiali e nanomedicina.

In ambito biomedicale, per esempio, IIT sta realizzando nano navicelle per farmaci innovativi che potranno migliorare l’efficacia delle terapie. È allo studio anche una tecnologia utile alla diagnosi e alla terapia delle patologie dell’apparato digerente: si tratta dell’elettronica organica ingeribile, che permetterà di creare dispositivi e circuiti sia diagnostici sia terapeutici con materiali commestibili e assimilabili dal corpo umano.



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Articolo pubblicato sul n. 15 di Starbene in edicola dal 27/03/2018

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