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Invaginazione intestinale

Penetrazione patologica di un segmento di intestino nel tratto sottostante (come il dito di un guanto rivoltato) che provoca un’occlusione intestinale.

Invaginazione intestinale del lattante Forma di invaginazione frequentemente a carattere acuto. Insorge inaspettatamente, di solito a un’età compresa tra i 3 mesi e 1 anno, in lattanti sino a quel momento in buona salute, con maggiore frequenza nei maschi.


Cause

Talvolta è dovuta a un’infiammazione acuta dei linfonodi addominali in occasione di una malattia virale, alla presenza di un grosso polipo o a un’infiammazione del diverticolo di Meckel.


Sintomi e segni

L’invaginazione intestinale acuta si manifesta bruscamente con grida, pianto e agitazione, che durano qualche minuto e poi si placano per riapparire di lì a poco; questi segni si accompagnano al totale rifiuto del cibo. Più tardi può apparire sangue, puro o mescolato alle feci.


Diagnosi e trattamento

La diagnosi si basa sull’ecografia o sul clisma opaco; quest’ultimo esame permette anche il trattamento precoce dell’invaginazione: il segmento invaginato viene riportato nella sua posizione normale gradualmente, aumentando la pressione di introduzione del clistere. Nelle ore che seguono il trattamento occorre tuttavia mantenere uno stretto monitoraggio, anche se il bambino sembra stare meglio, per individuare un’invaginazione persistente. L’invaginazione va trattata d’urgenza. Se persiste, conduce infatti alla necrosi dell’intestino invaginato, i cui vasi sanguigni risultano compressi, con possibile evoluzione verso la peritonite o l’occlusione intestinale.

Nel caso il clisma o un intervento effettuato troppo tardi non diano alcun risultato, può rendersi necessario un intervento chirurgico (resezione della parte invaginata con successivo ripristino della continuità intestinale).

Invaginazione intestinale nel bambino e nell’adulto Forma di invaginazione rara e in genere dovuta a un tumore (polipo benigno o neoplasia maligna). Dà luogo a segni di ostruzione intestinale (dolore addominale, blocco del transito di feci e gas) e può assumere carattere cronico (invaginazione incompleta, che può andare incontro a regressione spontanea o manifestarsi in forma episodica). La diagnosi si basa sul clisma opaco ed eventualmente sull’ecografia.

L’intervento chirurgico (resezione della porzione d’intestino invasa dal tumore) è inevitabile, ma non necessariamente va praticato d’urgenza.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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