Anemia infantile
Riduzione del tasso di emoglobina nel neonato e nel lattante.
Anemie del neonato Si parla di anemia del neonato nei casi in cui il tasso di emoglobina risulta inferiore a 0,15 g/ml.
Le anemie emorragiche osservate alla nascita possono derivare da un passaggio anormale di sangue tra il feto e la madre o tra feti gemelli, da un passaggio anormale di sangue fetale nella placenta o da un’emorragia causata dalla rottura del cordone.
Le anemie emorragiche riscontrate dopo la nascita possono essere dovute a un’emorragia digestiva (reflusso gastroesofageo con esofagite), a un cefaloematoma o a un’emorragia intracranica (nei prematuri).
Le anemie emolitiche osservate alla nascita sono anomalie causate da un’incompatibilità sanguigna maternofetale (incompatibilità Rh), oggi quasi sempre prevenuta, o da un’incompatibilità del gruppo sanguigno. Sono associate a ittero. Altre anemie possono essere legate a infezioni (malattie del feto o infezioni batteriche) o a una carenza di ferro o acido folico dovuta a uno stato di malnutrizione della madre o alla sua assunzione di alcuni farmaci.
Anemie del lattante Sono essenzialmente di origine ferropriva, mentre è più raro che derivino da un’anomalia congenita della membrana dei globuli rossi (sferocitosi ereditaria), dell’emoglobina (drepanocitosi) o degli enzimi (deficit di G-6-PD).
Cause
La carenza di ferro può avere le cause elencate di seguito.
- Riduzione del capitale ferroso alla nascita. Si verifica in caso di prematurità, poiché le riserve di ferro del feto si formano prevalentemente nell’ultimo trimestre di gravidanza; di gravidanza gemellare, dove le riserve trasmesse dalla madre sono spartite tra i due feti; di emorragie maternofetali o fetoplacentari, come in caso di placenta previa.
- Aumento del fabbisogno di ferro, nella crescita anormalmente rapida dei prematuri e degli ipotrofici.
- Apporto di ferro insufficiente con la dieta, in caso di regime esclusivamente latteo troppo prolungato o di diarrea cronica.
- Perdita di sangue che impone la ricerca di emorragie minime e ripetute, in presenza di reflusso gastroesofageo ed esofagite.
Segni e sintomi
Il sintomo principale è il pallore della pelle e, soprattutto, delle mucose. Esso può essere associato ad altre manifestazioni che indicano una carenza di ferro: disturbi digestivi e anoressia, arresto dell’aumento ponderale, infezioni ripetute, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio.
Trattamento
Le anemie emorragiche gravi possono richiedere trasfusioni, quelle emolitiche necessitano di un opportuno controllo terapeutico. Infine, le infezioni responsabili di anemia sono trattate in relazione alla causa responsabile. Le carenze di ferro e acido folico possono richiedere un’integrazione dell’elemento carente.
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