hero image

Perché l’allenamento di gruppo è più efficace e divertente

Allenarsi in gruppo accresce la motivazione, cancella la fatica e migliora i risultati. Lo confermano gli esperti. Noi ti proponiamo il workout, a te la scelta del team

Foto: iStock



I numeri parlano chiaro: dopo tre mesi il 94% di chi ha sottoscritto un abbonamento per l’allenamento individuale in palestra abbandona. Le motivazioni sono sempre le stesse: manca il tempo, non arrivano i risultati e, soprattutto, ci si sente soli, poco entusiasti, senza motivazione.

«Allenarsi in gruppo è più piacevole e utile per chi inizia, aiuta a mantenere l’impegno con lo sport, a inserirlo tra le cose piacevoli della settimana», esordisce Anna Nosella, psicoterapeuta e psicologa dello sport. A patto di non avere un carattere introverso, amante della solitudine e del silenzio.


Allenamento in gruppo: ti impegnerai di più

«Per tutti gli altri, per chi apprezza la socialità e la compagnia, lo sport in team mantiene alta la motivazione, che in genere dopo le prime lezioni, se si è da soli, tende a scemare, e innesca un meccanismo di responsabilità reciproca: sai che gli altri contano su di te per l’allenamento, ma anche per mantenere il gruppo attivo, vivace», spiega la psicologa. «E poi, soprattutto, c’è l’effetto della coesione sociale: quando ci si allena insieme ci si incoraggia e si raggiungono risultati migliori. Vedi gli altri che si impegnano e tu sei portata a fare lo stesso».

Lo confermano anche gli studi. Paul Estabrooks, neuroscienziato dell’Università del Nebraska specializzato nelle dinamiche dei gruppi, ha esaminato 44 pubblicazioni scientifiche dedicate ai benefici del fitness e del movimento. Concludendo che ci si allena al meglio, e con più soddisfazione, se si è parte di un gruppo ben gestito, organizzato.

«Sono fondamentali elementi come il dialogo, la condivisione degli obiettivi, la creazione di una competizione amichevole e poi il tempo e l’attenzione dedicato al feedback di tutti», aggiunge Anna Nosella, commentando i risultati di Estabrooks. Il traguardo è chiaro, ci si parla, in modo da affrontare subito difficoltà e problemi, e ci si sostiene, in modo piacevole, giocoso.

«È interessante anche lo studio presentato dall’International Journal of Sport and Exercise Psychology. Racconta dell’effetto “coesione” e di come permetta di sentire meno la fatica», continua l’esperta. «In pratica dividendo un gruppo di studenti in un team dove i ragazzi si allenavano da soli e in un altro dove lo facevano insieme, sempre al vogatore e per sessioni di 45 minuti, si è visto che i secondi avevano maggiore tolleranza allo sforzo. Inoltre, i benefici aumentavano ancora di più se il training veniva svolto con i soliti compagni e non con estranei», sottolinea l’esperta.

Non ti resta che iniziare, contattare gli amici più cari, i colleghi più simpatici e metterti in moto. Ti lasciamo già uno spunto, un workout studiato dalla nostra trainer. Perfetto per iniziare, ma anche per progredire, insieme.



Fai la tua domanda ai nostri esperti

Leggi anche

Sumo squat con i manubri per gambe, braccia, glutei tonici

Addominali, il plank: le regole per fare l'esercizio in modo corretto

Superman in quadrupedia: pancia piatta e postura corretta