RHOPHYLAC 1SIR 300MCG/2ML -Posologia
Posologia La dose di immunoglobulina anti-D deve essere determinata in funzione del livello di esposizione ai globuli rossi (RBCs) Rh(D) positivi e in base alla conoscenza che 0,5 mL di concentrato di RBCs Rh(D) positivi o 1 mL di sangue Rh(D) positivo vengono neutralizzati con circa 10 microgrammi (50 UI) di immunoglobuline anti-D. Lo schema posologico, che segue, viene raccomandato sulla base degli studi clinici condotti con Rhophylac. Per ulteriori dettagli riguardanti studi specifici vedere paragrafo 5.1. Il dosaggio e lo schema posologico per le immunoglobuline umane anti-D per uso intramuscolare e endovenoso devono anche tenere conto delle raccomandazioni presenti nelle altre linee guida ufficiali. Prevenzione della isoimmunizzazione Rh(D) in donne Rh(D)-negative: • Profilassi pre-parto: la dose raccomandata è una dose singola pari a 300 microgrammi (1500 UI) somministrata per via endovenosa od intramuscolare. - Profilassi pre-parto programmata: Una singola dose di 300 microgrammi tra la 28° e la 30° settimana di gravidanza. Se il bisogno di profilassi pre-parto è identificato nel periodo oltre le 30 settimane di gravidanza, Rhophylac non deve essere negato ma somministrato il prima possibile. - Profilassi pre-parto conseguente a complicanze in gravidanza: Una singola dose di 300 microgrammi deve essere somministrata nel più breve tempo possibile e comunque entro 72 ore. Se sono trascorse più di 72 ore, il medicinale non deve essere negato ma somministrato prima possibile. Se necessario la dose può essere ripetuta ad intervalli di 6 - 12 settimane per l’intera durata della gravidanza. • Profilassi post-parto: la dose raccomandata è una singola dose da 300 microgrammi (1500 UI) somministrata attraverso iniezione endovenosa o intramuscolare. In caso di somministrazione endovenosa, può essere sufficiente una dose minima di 200 microgrammi a patto che possa essere esclusa una emorragia materno-fetale massiva. Nell’utilizzo nel post-parto il prodotto deve essere somministrato alla madre il prima possibile entro 72 ore dal parto di un neonato Rh(D)-positivo (D, Ddebole, Dparziale). Se si superano le 72 ore dal parto, il prodotto deve essere comunque somministrato il più presto possibile. La dose post- parto deve essere comunque somministrata anche quando è stata effettuata una profilassi pre-parto e quando l’attività anticorpale residua della profilassi pre-parto è ancora presente nel siero materno. Se si sospetta una emorragia materno-fetale massiva (volume dell’emorragia > 4 ml di sangue fetale Rh(D) positivo) ad esempio in caso di anemia fetale/neonatale o di morte fetale intrauterina, deve essere determinata la sua entità con metodi appropriati, ad esempio il test di eluizione acida di Kleihauer-Betke per la determinazione del livello di emoglobina fetale (HbF) o la citometria a flusso per l’identificazione specifica dei RBC Rh(D) positivi. In questi casi devono essere somministrate ulteriori dosi di immunoglobuline anti-D come indicato (10 microgrammi (50 UI) ogni 0,5 ml di RBCs fetali Rh(D) positivi o ogni 1 ml di sangue fetale Rh(D) positivo). Trasfusioni incompatibili di RBCs in pazienti Rh(D) negativi La dose raccomandata è di 20 microgrammi (100 UI) di immunoglobulina anti-D ogni 2 ml di sangue Rh(D)-positivo od ogni 1 ml di RBC Rh(D) positive concentrato trasfuso. Il dosaggio appropriato deve essere calcolato con la consulenza di uno specialista in materia di trasfusione di sangue. Il test per RBCs Rh(D) positivi deve essere effettuato ogni 48 ore e devono essere somministrate altre immunoglobuline anti-D fino alla scomparsa dal circolo sanguigno dei RBCs Rh(D) positivi. È sufficiente una dose massima di 3000 microgrammi (15000 UI), anche se sono stati trasfusi più di 300 ml di sangue Rh(D)-positivo o 150 ml di concentrato di eritrociti Rh(D) positivi. Dato il possibile rischio di emolisi, comunque, si suggerisce di non superare la dose di 3000 microgrammi (15000 UI). Si raccomanda l’infusione endovenosa in modo tale da raggiungere immediatamente livelli plasmatici adeguati. Se viene preferita l’iniezione intramuscolare, il volume elevato di prodotto deve essere somministrato in più giorni. Le dosi raccomandate per la prevenzione della isoimmunizzazione Rh(D) sono riassunte nella seguente tabella:
Indicazione | Tempi di somministrazione | Dose |
Profilassi pre-parto: | ||
Profilassi pre-parto programmata | Tra la 28° e la 30° settimana di gravidanza | Singola dose da 300 microgrammi (1500 UI) |
Profilassi pre-parto conseguente a complicanze in gravidanza | Entro 72 h dalla complicanza | Singola dose da 300 microgrammi (1500 UI) † |
Profilassi post-parto: | Entro 72 h dalla nascita | Singola dose da 300 microgrammi (1500 UI) † |
Emorragia materno-fetale massiva (>4 ml) | Entro 72 h dalla complicanza | Singola dose da 300 microgrammi (1500 UI) più : |
• 10 microgrammi (50 UI) ogni 0,5 ml di RBCs fetali Rh(D) positivi | ||
O • 10 microgrammi (50 UI) ogni 1 ml di sangue fetale Rh(D) positivo | ||
Trasfusioni incompatibili | Entro 72 h dall’esposizione | • 10 microgrammi (50 UI) ogni 0,5 ml di RBCs Rh(D) positivi concentrati trasfusi |
O • 10 microgrammi (50 UI) ogni 1 ml di sangue Rh(D) positivo trasfuso |