LEFLUNOMIDE SA 30CPR RIV20MGFL -Interazioni
Popolazione pediatrica Gli studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti. In caso di uso recente o concomitante di medicinali epatotossici o ematotossici, o quando al trattamento con leflunomide fa seguito il trattamento con questi farmaci senza un periodo di washout (vedere anche le linee guida relative alla combinazione con altri trattamenti, al paragrafo 4.4), gli effetti indesiderati possono aumentare. Pertanto nella fase iniziale dopo il passaggio a un altro trattamento si raccomanda un monitoraggio più attento degli enzimi epatici e dei parametri ematologici. In un piccolo studio (n=30) durante il quale è stata somministrata leflunomide (da 10 a 20 mg/die) in concomitanza con metotrexato (da 10 a 25 mg/settimana), è stato osservato un aumento degli enzimi epatici da 2 a 3 volte in 5 dei 30 pazienti. In tutti i casi questi aumenti sono regrediti, 2 continuando l’assunzione di entrambi i medicinali e 3 dopo la sospensione di leflunomide. In altri 5 pazienti è stato osservato un aumento di oltre 3 volte. Tale aumento si è risolto, in 2 casi continuando l’assunzione di entrambi i farmaci, in 3 casi dopo la sospensione di leflunomide. Nei pazienti con artrite reumatoide non è stata dimostrata alcuna interazione farmacocinetica fra leflunomide (da 10 a 20 mg/die) e metotrexato (da 10 a 25 mg/settimana). Si raccomanda che i pazienti che ricevono leflunomide non siano trattati con colestiramina o con carbone attivo in polvere, poiché questo provoca una diminuzione rapida e significativa della concentrazione plasmatica di A771726 (il metabolita attivo di leflunomide – vedere anche il paragrafo 5). Si ritiene che il meccanismo sia imputabile all’interruzione del ricircolo enteroepatico e/o alla dialisi gastrointestinale di A771726. Se il paziente sta già ricevendo farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e/o corticosteroidi, questi possono essere continuati dopo l’inizio del trattamento con leflunomide. Gli enzimi coinvolti nel metabolismo di leflunomide e dei suoi metaboliti non sono ancora noti con precisione. Uno studio in vivo di interazione con cimetidina (inibitore non specifico del citocromo P450) ha dimostrato la mancanza di un’interazione significativa. In seguito alla somministrazione concomitante di una singola dose di leflunomide a soggetti che ricevevano dosi multiple di rifampicina (induttore non specifico del citocromo P450) le concentrazioni di picco di A771726 sono aumentate del 40% circa, mentre l’AUC non è cambiata in modo significativo. Il meccanismo di questo effetto non è chiaro. Studi in vitro indicano che A771726 inibisce l’attività del citocromo P4502C9 (CYP2C9). Nel corso di prove cliniche non è stato osservato alcun problema di sicurezza quando leflunomide e FANS metabolizzati dal CYP2C9 sono stati co–somministrati. Si raccomanda cautela in caso di somministrazione di leflunomide con farmaci, a esclusione dei FANS, metabolizzati dal CYP2C9, come fenitoina, warfarina, fenprocumone e tolbutamide. In uno studio in cui a volontarie sane è stata somministrata leflunomide insieme a un contraccettivo orale trifasico contenente 30 mcg di etinilestradiolo, non è stata osservata alcuna riduzione dell’attività contraccettiva della pillola e i parametri farmacocinetici di A771726 sono rimasti nell’ambito dei valori previsti. Vaccinazioni Non sono disponibili dati clinici sull’efficacia e la sicurezza delle vaccinazioni in corso di trattamento con leflunomide. Tuttavia la vaccinazione con vaccini vivi attenuati non è raccomandata. Qualora si contempli la somministrazione di un vaccino vivo attenuato dopo la sospensione del trattamento con Leflunomide Sandoz, si deve considerare la lunga emivita di leflunomide