ATC: C07AB05 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine: ![]() |
Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE DIVISIBILI |
Presenza Lattosio: ![]() |
Ipertensione arteriosa di qualsiasi tipo e gravità. Angina pectoris stabile da sforzo.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Associazioni controindicate • Floctafenina In caso di shock o ipotensione da floctafenina, i beta–bloccanti determinano una riduzione delle reazioni cardiovascolari compensatorie. • Sultopride Disturbi dell’automatismo (eccessiva bradicardia) per addizione degli effetti inducenti bradicardia. Associazioni sconsigliate • Amiodarone Disturbi di contrattilità, automatismo e conduzione (soppressione dei meccanismi simpatici compensatori). • Glicosidi della digitale Associazione che può prolungare il tempo di conduzione atrio–ventricolare e determinare bradicardia. • Il betaxololo non deve essere usato con verapamil o nell’ambito di una terapia di verapamil di diversi giorni (e viceversa) Associazione che richiedono precauzione • Anestetici alogenati volatili I beta–bloccanti deteminano una riduzione delle reazioni compensatorie cardiovascolari (l’inibizione beta–adrenergica può essere rimossa, durante l’intervento, usando beta–stimolanti). Generalmente, il trattamento con beta–bloccanti non deve essere sospeso: l’interruzione improvvisa deve, in ogni caso, essere evitata. Informare l’anestesista sul trattamento in corso con beta–bloccanti. • Calcioantagonisti (bepridil, diltiazem e mebefradil) Disturbi dell’automatismo (eccessiva bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione atrio–ventricolare e insufficienza cardiaca (effetti sinergici). • Farmaci antiaritmici (propafenone e classe Ia: chinidina, idrochinidina e disopiramide) Disturbi di contrattilità, automatismo, conduzione (soppressione dei meccanismi simpatici compensatori). • Baclofene Aumento dell’effetto antipertensivo. La pressione deve essere controllata e la posologia dell’antiipertensivo aggiustata se necessario. • Insulina e sulfonamidi ipoglicemizzanti (vedere 4.4 "Precauzioni per l’uso" e 4.8 "Effetti indesiderati") Tutti i beta–bloccanti possono mascherare alcuni sintomi di ipoglicemia, quali palpitazioni e tachicardia. Avvertire il paziente perché intensifichi l’autocontrollo della glicemia, particolarmente all’inizio del trattamento. • Lidocaina Interazioni note con propranololo, metoprololo e nadololo. Aumento della concentrazione plasmatica della lidocaina con possibile aumento degli eventi avversi neurologici e cardiaci (riduzione del metabolismo epatico di lidocaina). La posologia della lidocaina deve essere adattata. Durante il trattamento con beta–bloccanti e anche dopo la sua sospensione, deve essere eseguito un controllo clinico e elettrocardiografico e possibilmente anche un controllo della concentrazione plasmatica della lidocaina. • Mezzi di contrasto contenenti iodio In caso di shock o di ipotensione da mezzi di contrasto contenenti iodio, i beta–bloccanti determinano una riduzione delle reazioni cardiovascolari compensatorie. Quando possibile, il trattamento con beta–bloccanti deve essere sospeso prima dell’esame radiografico. Se è essenziale continuare il trattamento, il medico deve disporre dei mezzi di cura intensiva idonei. Associazioni da considerare con attenzione • Farmaci Anti–infiammatori Non Steroidei (FANS) Riduzione dell’effetto antipertensivo (inibizione da parte dei FANS delle prostaglandine vasodilatatrici e ritenzione di sodio e acqua con i FANS pirazolonici). • Calcioantagonisti: diidropiridine come la nifedipina Ipotensione, insufficienza cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca latente o non controllata (effetto inotropo negativo delle diidropiridine "in vitro" di grado diverso in funzione del prodotto considerato e probabile addizione all’effetto inotropo negativo dei beta–bloccanti). La presenza di un trattamento beta–bloccante può anche minimizzare la reazione simpatica riflessa, chiamata in gioco da ogni eccessiva ripercussione emodinamica. • Antidepressivi imipramino–simili (triciclici), neurolettici Aumento dell’effetto antipertensivo e rischio di ipotensione posturale (per effetto additivo). • Corticosteroidi e tetracosactide Riduzione dell’effetto antipertensivo (ritenzione idrosodica con i corticosteroidi). • Meflochina Rischio di bradicardia (per effetto bradicardizzante additivo). • Simpaticomimetici Rischio di riduzione dell’effetto dei beta–bloccanti. • I pazienti che devono sospendere la terapia con clonidina e che stanno assumendo contemporaneamente un agente betabloccante, devono essere attentamente monitorati per il controllo dell’ipertensione. Sospendere il betabloccante diversi giorni prima di una graduale riduzione del dosaggio di clonidinaScheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa contiene: Principio attivo: betaxololo 20 mg