METOPROLOLO KRKA 50CPR200MG RP -Avvertenze e precauzioni
La somministrazione endovenosa di verapamil non deve essere effettuata a pazienti in trattamento con beta-bloccanti. Il metoprololo può aggravare i sintomi dei disturbi circolatori arteriosi perferici, per es. claudicatio intermittente, i sintomi di funzionalità renale gravemente ridotta, condizioni acute gravi con acidosi metabolica e trattamento concomitante con digitalici. Nei pazienti con angina di Prinzmetal, la frequenza e l’entità degli attacchi di angina può aumentare a causa di una contrazione alfa-mediata dei vasi coronarici. Per questo motivo in questi pazienti non devono essere usati beta-bloccanti non selettivi. I beta-bloccanti selettivi per il recettore 1 devono essere usati con cautela. Nell’asma bronchiale o in altre malattie polmonari ostruttive croniche, deve essere somministrata in associazione un’adeguata terapia broncodilatatrice. Può essere necessario aumentare la dose di beta 2 stimolanti. Durante il trattamento con Metoprololo Krka il rischio di interferenza con il metabolismo dei carboidrati o di nascondere l’ipoglicemia è inferiore rispetto all’utilizzo di beta-bloccanti non selettivi. Molto raramente, può aggravarsi un disturbo pre-esistente della conduzione atrioventricolare di grado moderato (possibilità che si verifichi un blocco atrioventricolare). Il trattamento con i beta-bloccanti può aggravare il trattamento di una reazione anafilattica. Il trattamento con adrenalina a dosi normali non sempre determina l’effetto terapeutico atteso. Se Metoprololo Krka viene dato a pazienti con feocromocitoma, deve essere considerato un trattamento con alfa-bloccanti. I dati di efficacia e sicurezza da studi clinici controllati nella grave insufficienza cardiaca sintomatica stabile (classe IV NYHA) sono limitati. Il trattamento dell’insufficienza cardiaca in questi pazienti deve pertanto essere iniziato solo da medici con particolare esperienza e formazione in questo settore (vedere paragrafo 4.2). I pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica in associazione con infarto acuto del miocardio ed angina pectoris instabile sono stati esclusi dallo studio sul quale si fonda l’indicazione per l’insufficienza cardiaca. L’efficacia e la sicurezza per il trattamento dell’infarto acuto del miocardio in associazione a tali condizioni non è stato pertanto documentato. L’utilizzo nell’insufficienza cardiaca instabile non compensata è controindicato (vedere paragrafo 4.3). L’improvvisa sospensione di beta-bloccanti, specialmente in pazienti ad alto rischio, può essere rischiosa e può aggravare l’insufficienza cardiaca cronica così come aumentare il rischio di infarto del miocardio e di morte improvvisa. Pertanto, se possibile ogni sospensione di Metoprololo Krka deve essere fatta gradualmente nell’arco di almeno due settimane, quando la dose viene ridotta della metà ad ogni passaggio, fino alla dose finale, quando la compressa di 23,75 mg di metoprololo succinato (25 mg di metoprololo tartrato) viene ridotta a mezza compressa. La dose finale deve essere somministrata per almeno quattro giorni prima della sospensione. Se si verificano sintomi, è raccomandato un tasso di sospensione più lento. Prima di un intervento chirurgico, l’anestesista deve essere informato che il paziente sta assumento Metoprololo Krka. Non è raccomandato interrompere il trattamento con betabloccanti in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici. L’inizio di terapia acuta di metoprololo ad alte dosi in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici non cardiaci deve essere evitata, in quanto è stata associata a bradicardia, ipotensione ed ictus incluso esito fatale nei pazienti con fattori di rischio cardiovascolare.