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Menopausa: perché oggi non è più un momento critico

Sempre più donne vivono questa fase della vita con positività, leggerezza e ironia. Ecco cosa è cambiato

credits: istock




Si può sorridere, anzi ridere, di vampate, ormoni impazziti e crisi esistenziali? Certo. Il film francese 50 primavere, ora al cinema, lo fa benissimo.

Perché quando racconta di Aurore, che scopre di essere in menopausa e, al tempo stesso, che diventerà presto nonna, lo fa con leggerezza e intelligenza.

E ci fa capire che anche l’ultimo tabù sta cadendo: questa età, prima considerata come un momento critico e negativo, sta diventando una fase propositiva. Basta guardarsi intorno per avere la conferma: le over 45 di oggi sono consapevoli, protagoniste al lavoro e in famiglia.


Il grande cambiamento

I progressi della scienza, inutile negarlo, hanno dato una mano. Così oggi le 50enni italiane si sentono in forma e attive, come testimonia anche un recente sondaggio di Procter & Gamble su oltre 600 signore: l’88% è attenta alla salute, il 78% si sente giovane, il 61% pensa ancora al sesso.

E come affrontano la menopausa? L’età media in cui si dice addio al ciclo è 51 anni e, secondo la Fondazione Gimbe, 8 donne su 10 soffrono di disturbi come vampate e insonnia, che durano circa 4 anni. Ma la medicina offre aiuti e rimedi validi. L’importante è parlarne.

«Però, solo 3 su 10 ne discutono con medico o farmacista», spiega Elena Mora, autrice del delizioso libro Menopausa più vita (Cairo). «È sbagliato: si tratta di problemi che, se trascurati, diventano seri. Affrontiamoli subito per renderli lievi.

Per vivere al meglio questa fase serve il giusto ottimismo e oggi le mie coetanee ce l’hanno. A chi manca, basti pensare che le nostre nonne arrivavano a quest’età già piene di acciacchi e rughe e nella maggior parte dei Paesi del mondo è ancora così».

Negli Stati Uniti gli esperti etichettano il climate rio come “the big change”, il grande cambiamento, ma oggi non è più un terremoto a cui si assiste impassibili. «È l’epoca della libertà», prosegue Elena Mora.

«Gli estrogeni sono gli ormoni dell’accudimento, dell’emotività, quelli che ci fanno dire sì anche quando non siamo d’accordo. Quindi approfittiamo della loro diminuzione e rompiamo le catene delle schiavitù dei sentimenti, sentiamoci libere di fare e provare quello che vogliamo.

Questa è una nuova rinascita: con la saggezza dovuta all’esperienza possiamo buttarci in nuove avventure, professionali e sentimentali, con il mix perfetto di razionalità e spregiudicatezza».


Non è più un tabù

Vampate e insonnia, quindi, possono essere tenuti sotto controllo. Ma lo spauracchio della depressione? «Purtroppo è stata spesso una compagnia della menopausa, ma le cose stanno migliorando», spiega Loredana Tromboni, psicologa e psicoterapeuta.

«La società penalizza ancora il decadimento fisico, ma oggi siamo circondati da over 60 di successo, stile Jane Fonda, che rivendicano con orgoglio i segni del tempo. Nella quotidianità della gente comune, certo, pesano soprattutto gli equilibri familiari.

La donna, se è diventata mamma dopo i 30-35, dice addio al ciclo in concomitanza con il menarca della figlia, oppure quando il nido si svuota perché i figli vanno ll’università. A volte, poi, il partner  non capisce il momento delicato. La famiglia, allora, diventa con facilità terreno di litigi e incomprensioni e fonte di stanchezza.

Per fortuna, le donne i conoscono meglio, si vogliono più bene, parlano di questi temi e non si vergognano più di chiedere aiuto se serve. Il primo passo è sempre vivere questo cambiamento come un passo avanti, una trasformazione. Un concetto da ripetere come un mantra».


Tra ironia e solidarietà 

Un corpo che cambia, il linguaggio della seduzione da inventare: le analogie tra menopausa e adolescenza non sono poche. «Infatti nel mio libro o coniato il termine sessanteenager», sorride Elena Mora.

«Ovviamente  sono banditi i paragoni, ma bisogna intendere il climaterio come una nuova giovinezza. E se i chili in più ci demoralizzano facciamo attività fisica e giochiamo sull’invisibilità: abbiamo sempre detto che le over 50 sono invisibili? Mettiamo in pratica questo aspetto, vestiamoci come ci pare e sbizzarriamoci tanto nessuno baderà al nostro look.

L’importante è giocare con l’ironia». Non deve mancare nemmeno la solidarietà. «È finita l’epoca della guerra tra femmine», conclude l’autrice. «Ormai siamo donne sicure e coscienti, addio sgambetti. Meglio fare rete e mettersi a disposizione delle più giovani, figlie o colleghe.

Abbiamo tanto da dare e sentirsi utili fa bene. Così, prima di fare le nonne, possiamo diventare mentori delle nuove generazioni».


Lo yogurt amico

Si chiama “Terza via” e presto potremmo trovarlo negli scaffali dei supermercati. Parliamo di uno yogurt inventato e brevettato da Guglielmo Buonamici, ricercatore dell’università di Pisa.

Lo studioso ha tilizzato degli estratti vegetali ricavati da un albero dell’Amazzonia per creare un prodotto che aiuta a combattere gli squilibri ormonali legati al climaterio. Disturbi e irritabilità, insomma, saranno sconfitti a colpi di cucchiaio

E con il sesso? La menopausa porta scompiglio anche tra le lenzuola. Gli sbalzi ormonali si riflettono sui rapporti perché il desiderio cala. Ma anche questo è un tabù da sconfiggere.

In America hanno già iniziato a farlo. Secondo una ricerca degli psicologi dell’università della California, 7 donne su 10 vogliono riscoprire il piacere dopo l’addio al ciclo. Si informano dal ginecologo, provano terapie e soluzioni individuali e, a 5 anni dall’ingresso in questa nuova fase, si dichiarano soddisfatte della loro vita sessuale.



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Articolo pubblicato sul n.4 di Starbene in edicola dal 09/01/2018

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