Perché fa bene fare yoga al tramonto – Video

La sera, al tramonto, è un momento ideale per dedicarsi allo yoga: perché il corpo è più caldo rispetto al mattino e la mente si prepara a una pausa. Ecco tre posizioni efficaci. Guarda il video!



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Far sì che ognuno di noi riesca facilmente a inserire le asana nella sua quotidianità. È questo l'obiettivo di Lorenza Minola (nella foto), insegnante di yoga pluricertificata e fondatrice di LoYoga App. Per raggiungerlo occorre avere cura dei messaggi che ci manda il corpo: «L’asana (posizione) è uno strumento, non un fine. È l’asana che si adatta a noi e non il contrario. Rispettiamo il corpo e non pretendiamo di arrivare subito alle posizioni avanzate. Le piccole attenzioni che darò nella descrizione delle asana, consentiranno di affrontare anche classi impegnative senza farsi male e senza pensare che lo yoga non sia per noi. Creeremo uno spazio di consapevolezza: la pratica ci aiuterà a imparare a stare nel corpo, nel respiro, nel presente. Non c’è niente di meglio per gestire l’ansia che la vita quotidiana ci crea che rimanere ancorati al qui e ora», afferma Minola. 

Di seguito ecco alcune posizioni da fare all'ora del tramonto, utili per il sistema immunitario, per rienergizzare e rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro.


Adho Mukha Svanasana: il cane a testa in giù

Questa posizione è fondamentale per compensare i movimenti in apertura delle altre asana della mini pratica. Puoi eseguirla prima e dopo ognuna delle due posizioni. Questa asana lavora sul timo, ghiandola fondamentale del sistema immunitario. Quando la esegui fai attenzione che mani e piedi siano paralleli e ben radicati a terra. L’obiettivo è aprire bene il petto e allungare la schiena quindi se fatichi a tenere le gambe tese piuttosto piegale un po’, l’importante è che la colonna sia bella piatta. Cerca di spingere il petto verso terra. Tieni il collo morbido, rivolgi lo sguardo verso l’ombelico.


Urdvha Mukha Svanasana: il cane a testa in su

Anche questa asana di apertura del cuore stimola il timo. Inoltre dà flessibilità alla schiena e massaggia gli organi addominali. Ma se praticata male, può portare a forti dolori nella zona lombare e/o cervicale. Ecco quindi le attenzioni: non portare lo sguardo verso il cielo ma mantenere la testa dritta e lo sguardo frontale. Stringere i glutei ed essere forti sulle braccia in modo da non “pesare” troppo sulla zona lombare. Mantenere le ginocchia sollevate per non inarcare troppo la schiena (l’asana del cobra arriverà col tempo). 


Adho Mukha Svanasana: il cane a testa in giù

Questa posizione è fondamentale per compensare i movimenti in apertura delle altre asana della mini pratica. Puoi eseguirla prima e dopo ognuna delle due posizioni. Anche questa asana lavora sul timo. Quando la esegui fai attenzione che mani e piedi siano paralleli e ben radicati a terra. L’obiettivo è aprire bene il petto e allungare la schiena quindi se fatichi a tenere le gambe tese piuttosto piegale un po’, l’importante è che la colonna sia bella piatta. Cerca di spingere il petto verso terra. Tieni il collo morbido, rivolgi lo sguardo verso l’ombelico.


Ushtrasana: la posizione del cammello

Un’altra posizione fondamentale per lavorare sul quarto chakra e l’apertura del cuore. Anahata Chakra, è il centro della fiducia, dell’amore, della compassione e del rispetto. Mentre sul piano fisico rende più forte il nostro sistema immunitario. Come nel cane a testa in su (e nel cobra, l’asana più avanzata), è fondamentale tenere i glutei belli contratti in modo da proteggere il tratto lombare, abbandonare la testa all’indietro solo se non si soffre di cervicale, spostarsi sempre di lato, sia per andare ad assumere la posizione sia per tornare con il busto eretto. Questo di nuovo per non caricare troppo la parte bassa della schiena.


Per scoprire la sequenza completa, guarda il video!


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