Timo, ghiandola

Piccola ghiandola situata nel torace, anteriormente alla trachea, la cui funzione è di assicurare la maturazione dei linfociti T (tipo di globuli bianchi che hanno un ruolo essenziale nella risposta immunitaria dell’organismo). Funzione Il timo è uno dei cosidetti organi linfoidi primari, ed è costituito da un reticolo di cellule epiteliali secretrici di ormoni attivi […]



Piccola ghiandola situata nel torace, anteriormente alla trachea, la cui funzione è di assicurare la maturazione dei linfociti T (tipo di globuli bianchi che hanno un ruolo essenziale nella risposta immunitaria dell’organismo).


Funzione

Il timo è uno dei cosidetti organi linfoidi primari, ed è costituito da un reticolo di cellule epiteliali secretrici di ormoni attivi sui linfociti T (per esempio timulina). In questo reticolo si insinuano i timociti, cellule che rappresentano tutti gli stadi di maturazione tra le cellule linfoidi provenienti dal midollo osseo, e le cellule mature, i linfociti T, che in seguito si disseminano nel sangue e migrano negli organi linfatici secondari (linfonodi, milza, tessuto linfoide mucoso). Il timo inizia a produrre linfociti T a partire dall’ottava settimana di vita embrionale. La sua attività diminuisce con l’età: comincia ad atrofizzarsi durante la pubertà e questa involuzione prosegue sino all’età adulta, in cui viene mantenuta solo una modesta produzione di linfociti T, mentre il loro rinnovamento avviene negli organi linfoidi periferici. Il timo può essere visualizzato grazie alla radiografia del torace.


Patologie

Un’anomalia congenita di questa ghiandola, peraltro eccezionale, provoca nel neonato un grave deficit immunitario (ipoplasia o aplasia timica o sindrome di Di George), correggibile con l’impianto di un timo proveniente da un embrione. Inoltre, un’atrofia timica patologica può essere provocata da un aumento della concentrazione degli ormoni corticosteroidi nel sangue, durante una gravidanza o per influenza dello stress. Questa atrofia può essere indotta da un trattamento immunosoppressore nel quadro di una malattia autoimmune. Viceversa, un certo numero di casi di miastenia (malattia autoimmune caratterizzata da un indebolimento muscolare) è accompagnato da un tumore del timo, che deve essere asportato chirurgicamente.