Ultrasuoni & Co.: i trattamenti contro il rilassamento del corpo

Il rilassamento cutaneo è uno degli inestetismi più odiati e difficili da risolvere, ma le nuove tecnologie oggi consentono di raggiungere ottimi risultati anche sui punti critici: collo, braccia e interno cosce



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Nell’elenco dei cedimenti più odiati dalle donne, in testa ci sono quelli che “colpiscono a tradimento”, rivelando all’improvviso il trascorrere del tempo: collo, braccia, interno cosce, parte superiore del ginocchio.

«In realtà, non si tratta di cedimenti repentini, ma spesso preparati da anni in cui queste zone vengono trascurate», premette Dorian Ottavian, chirurgo plastico a Treviso.

«Il collo è il caso più tipico: si dedicano attenzioni costanti al viso e ci si accorge del collo solo quando comincia a manifestare pesantemente i trascorrere degli anni».

Finora per questi cedimenti non c’erano soluzioni, se non chirurgiche. Ma oggi i trattamenti mirati esistono, eccoli.


Il lifting non chirurgico del corpo

«Per il rilassamento di collo, braccia, interno cosce, parte superiore del ginocchio, oggi il trattamento più mirato è rappresentato dagli ultrasuoni microfocalizzati con sonda ecografica», spiega il chirurgo plastico.

Gli ultrasuoni microfocalizzati veicolano energie a bassa intensità per tempi brevissimi (millisecondi) e raggiungono punti precisi posti a 3 diversi livelli di profondità: il derma profondo a 1,5 mm, il tessuto sottocutaneo a 3 mm e la fascia muscolare a 4,5 mm.

Mentre sulla superficie della pelle non avviene alcuna dispersione di calore, in profondità gli ultrasuoni microfocalizzati inducono un riscaldamento intorno ai 70°, ideale per denaturare le vecchie fibre collagene indebolite dagli anni. Questa “distruzione” controllata fa sì che la pelle attivi un graduale processo di autoriparazione detto neocollagenesi, ovvero produca, in sostituzione del vecchio, nuovo collagene, con conseguente ricompattamento della pelle. 


L'azione sui muscoli

«Le novità di questa tecnologia (che ha ben 4 approvazioni FDA, il severo ente di controllo USA) sono due», precisa lo specialista.

«La prima, è che tutto questo avviene sotto guida ecografica, così il medico vede cosa accade sotto la pelle e può evitare i vasi sanguigni, senza rischiare che si formino lividi. La seconda è la possibilità di agire a una profondità di 4,5 mm, dove si trova la fascia muscolare che, verso i 40 anni, tende a cedere. Gli ultrasuoni microfocalizzati agiscono sul muscolo “liftandolo”, cioè tirandolo su».


Un’unica seduta

Il trattamento si svolge in un'unica seduta. Prima di intervenire, lo specialista stende sulla pelle un gel come quello che si utilizza per le ecografie. Comincia quindi ad applicare il manipolo che conduce gli ultrasuoni, sotto il controllo della guida ecografica: il trattamento dura dai 30 ai 90 minuti in base all'estensione dell'area da trattare.

Molto importante: sulla superficie della pelle non c'è alcuna dispersione di calore, quindi non si avverte dolore, si sviluppa solo un lieve rossore che scompare del tutto in 2-3 ore.


Anche d’estate

Via libera all’esposizione al sole, ovviamente utilizzando una crema protettiva: si tratta di uno dei pochi trattamenti con medical devices cui ci si può sottoporre anche in estate. I risultati, in termini di tonicità, migliorano mese dopo mese, via via che le nuove fibre collagene si riformano.

Secondo gli studi, i risultati si mantengono stabili a due anni dal trattamento.

I costi? Da 700 ai 1.000 euro per il collo, fino ai 4.000 per zone più estese


Alternative e sinergie, caso per caso

A seconda dell’area che ha bisogno di maggiore tonicità, è possibile utilizzare anche altre metodiche di medicina estetica.

«Per braccia e gambe, per esempio, se oltre al cedimento c’è un problema di adipe, si può intervenire prima con la cavitazione: le onde emesse dal macchinario intaccano selettivamente le membrane delle cellule adipose, provocando al loro interno un aumento della temperatura che le fa implodere.

Questo causa la fuoriuscita del grasso contenuto che verrà poi drenato attraverso la via linfatica ed ematica ed infine metabolizzato nel fegato. Dopo questo trattamento, che può essere esterno o interno (detto allora lipoemulsione), la zona è pronta per essere rassodata con gli ultrasuoni microfocalizzati con sonda ecografica», specifica il chirurgo plastico.

«Sul ginocchio, quando c’è un antiestetico cedimento della pelle della zona superiore, si possono abbinare gli ultrasuoni microfocalizzati con delle sedute di radiofrequenza, per mantenere i risultati nel tempo. Sul collo, infine, è utile associare iniezioni biorivitalizzanti, a base di vitamine o acido ialuronico libero, perfetto per mantenere l’idratazione», conclude lo specialista.


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