Dermatologia ed estetica

Il concetto di bellezza
Autotrapianto di capelli
I primi trapianti di capelli, effettuati intorno al 1950, consistevano nel mettere sul cuoio capelluto innesti cilindrici larghi 4 mm di 10-12 bulbi; il difetto era che i capelli trapiantati crescevano a ciuffetti, con un evidente “effetto bambola”.
Attualmente invece viene utilizzato il micro-autotrapianto follicolare FUSS (Follicular unit strip surgery, ovvero chirurgia delle unità follicolari), che consiste nel trapiantare i singoli follicoli piliferi, contenenti da uno a quattro bulbi e detti anche microinnesti, con un effetto finale molto più naturale. Il costo e il prezzo dell’autotrapianto è influenzato da vari elementi quali la struttura in cui ci si opera, il compenso del chirurgo e dei suoi assistenti, il numero di capelli da trapiantare e la durata dell’intervento, e può essere valutato dal chirurgo soltanto dopo la visita preoperatoria; in genere, comunque, ogni seduta ha un costo che oscilla tra i 3000 e i 10000 euro.
Prima di ricorrere al micro-autotrapianto FUSS, il chirurgo deve valutare l’estensione della zona calva da coprire e la densità e qualità dei restanti capelli: ciò comporta l’esclusione dall’autotrapianto dei soggetti che si trovano al sesto o settimo stadio della classificazione di Norwood, ovvero con calvizie molto grave ed estesa, in quanto il rapporto tra zona donatrice e superficie calva non è adeguato. È preferibile eseguire questo trapianto dopo i 24-25 anni, quando l’evoluzione della patologia appare stabilizzata. In anestesia locale si esegue il prelievo (del tutto indolore) di una striscia di cuoio capelluto dalla nuca, zona in cui le unità pilifere sono insensibili agli effetti degli ormoni maschili e quindi, anche dopo il loro trapianto nella zona calva, continuano a crescere forti e vitali per tutta la vita; nella zona di prelievo non rimane alcun segno evidente, perché viene subito nascosto dai capelli. La striscia prelevata è lunga circa 24 cm e larga 1,5 cm e permette di ottenere circa 3000-3500 bulbi; la riserva di capelli prelevabile dalla nuca non è comunque inesauribile, anche se può arrivare alla cifra di 10-12.000 bulbi.
Dopo il prelievo si ritagliano i singoli microinnesti, i quali possono contenere 1 o 2 bulbi (mono o bi-bulbari) oppure 3-4 bulbi. Gli innesti monobulbari sono efficaci nel rinfoltire la linea frontale, ma non sono in grado di rinfoltire sufficientemente la parte centrale e più ampia della zona calva, area in cui sono più indicati i microinnesti da 3-4 bulbi. Una seduta di trapianto di capelli prevede mediamente l’impiego di circa 400 innesti mono-bibulbari e 700/800 mini-innesti, per un totale di circa 3000-3500 bulbi.
Gli innesti vengono inseriti sul cuoio capelluto mediante microincisioni effettuate con uno speciale ago (detto ago di Nokor), profonde 4-5 mm e distanti tra loro 2-3 mm. Per ricostruire la linea frontale, la più importante dal punto di vista estetico, si trapiantano singoli bulbi. L’infoltimento è graduale e progressivo e può richiedere varie sedute, in ognuna delle quali vengono inseriti 3000-3500 bulbi (un numero minore di innesti comporterebbe un eccessivo protrarsi dell’intervento); la distanza minima tra un innesto e l’altro dovrebbe essere non inferiore a 2 mm.
Nel trapianto di capelli occorre sempre considerare la probabile evoluzione della calvizie, per cui almeno il 30% degli innesti va posizionato nelle zone adiacenti la parte più diradata.
Infatti l’effetto estetico deve rimanere nel tempo, anche quando i capelli vicini a quelli innestati cadranno per la progressione della calvizie.
Un’altra modalità di autotrapianto, diversa da quella FUSS, è il trapianto follicolare monobulbare FUE (Follicular unit extraction, estrazione di unità follicolari). Questo tipo di trapianto viene effettuato mediante un microaspiratore monobulbare che funziona come un microbisturi circolare ed è quindi in grado di prelevare segmenti minimi di cuoio capelluto contenenti uno o due bulbi. Questo sistema è efficace nel ridurre le stempiature fino a un massimo di 500-600 bulbi da trapiantare, ma non per le zone ampie in quanto comporta un numero di sedute, e quindi un costo maggiore, rispetto all’autotrapianto a microinnesti.
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